Cenoni sostenibili: 5 modi per ridurre l’impatto sul Pianeta
Dai pasti alle buone abitudini per ridurre le conseguenze sull'ambiente
Anche durante le Feste è possibile mostrare attenzione al benessere del Pianeta, ecco perché è importante pensare anche ai cenoni sostenibili. Dall’attenzione verso gli sprechi, al menù più responsabile, sono diversi i modi in cui si può promuovere la sostenibilità anche durante le festività.
Con l’arrivo delle Feste aumentano anche le occasioni per condividere la tavola con amici e parenti. Anche in questo clima, però, si può (e si deve) pensare al Pianeta. Esistono, infatti, diversi modi per rendere i cenoni sostenibili e attenti alle esigenze dell’ambiente. Dalla scelta del menù all’attenzione verso gli sprechi, ogni azione può essere fatta nel modo corretto per promuovere la sostenibilità. Di seguito alcuni consigli pratici.
Cenoni sostenibili gustosi
Innanzitutto prima di scegliere il menù, è bene entrare nel merito degli sprechi alimentari. Infatti, durante le Feste si è più propensi ad acquistare di più anche a prezzi più elevati, mettendo in secondo piano l’eventualità di buttare il cibo avanzato. I cenoni sostenibili passano, invece, da una spesa responsabile: acquistare il giusto ed evitare ogni forma di eccesso. A questo punto si può procedere con la definizione del menù. Partiamo dalla carne. Come è ben noto, la produzione di carne ha un impatto notevole sull’ambiente, dalle emissioni prodotte negli allevamenti intensivi, ai concimi artificiali, al trasporto.
Si può pensare quindi, di inserire la carne in una sola portata, preferendo il pollame alla carne bovina. Quest’ultima, infatti, produce emissioni pari a dieci volte in più. Volendo, però, rinunciare alle proteine animali si potrebbe pensare ad un menù totalmente vegetale e più sostenibile. Del resto, come ha ricordato anche il WWF in un articolo pubblicato sulla sua pagina ufficiale, nella tradizione nostrana esistono piatti vegetali estremamente gustosi. Un’accortezza fondamentale, in questo caso, è quella di optare per prodotti a chilometro zero o locali. Ovvero, frutta e verdura che prima di arrivare nelle nostre tavole non abbia attraversato il Continente con viaggi che hanno prodotto emissioni di CO2 piuttosto consistenti.
Come ridurre la produzione di emissioni
Nei cenoni sostenibili può rientrare anche il pesce, l’unica nota da tenere presente è che esso provenga da specie ittiche non sottoposte a sofferenza. Per quanto riguarda la scelta dei dolci, invece, facendo riferimento ad alcuni studi basati sulla LCA (Life Cycle Assessment – valutazione del ciclo vita), le emissioni di gas climalteranti, calcolate per un chilogrammo di cioccolata fondente, sono circa la metà rispetto a quelle della cioccolata al latte e bianca.
Per quanto riguarda la frutta, anche Greenpeace fornisce un consiglio importante, ovvero quello di evitare frutti esotici. Per capire meglio questo concetto si può precisare come un kg di frutta che arriva da mille km di distanza, via mare, produce circa 10 gr di CO2, via area cento volte di più. Ed infine, l’ultima accortezza che vogliamo sottolineare, per i rendere i cenoni più sostenibili, è relativa alla tavola e agli imballaggi. Evitare, in assoluto, l’usa e getta. Nel caso in cui non si possa proprio fare a meno della plastica, optare sempre per materiali compostabili e meno inquinanti. Una chicca finale sostenibile? Segnaposto realizzati con erbe aromatiche, tappi di sughero riciclati o fiocchi e nastri ricavati dalle Feste precedenti.