Quello che resta dopo le Feste: come riciclare gli avanzi
Cosa fare quando dopo pranzi e cenoni non tutto quello che viene messo in tavola finisce per essere consumato
Uno degli aspetti maggiormente legati alle Feste ha sicuramente a che fare con le tavole imbandite. Ma cosa fare del cibo che non si consuma? Non volendo cedere agli sprechi, tra le soluzioni migliori c’è sicuramente quella di riciclare gli avanzi. Ecco alcuni consigli per farlo in modo tradizionale o originale.
Come ci è capitato più volte di ribadire, tra le prime regole della sostenibilità rientra la riduzione degli sprechi. E se, nonostante le accortezze per una spesa intelligente e responsabile, le tavole imbandite di ogni prelibatezza in queste Feste hanno conservato rimanenze di cibo ancora buono, riciclare gli avanzi è una soluzione ottima per rispettare il Pianeta. Ad oggi, infatti, sono sempre di più le persone che desiderano tendere ad uno stile di vita sostenibile e che riduca al minimo l’impatto negativo. Dunque, proponendo alcune gustose idee, è possibile ‘ridonare’ vita al cibo rimasto intatto in tavola.
Voce del verbo riciclare… anche gli avanzi
Il riciclo è uno dei pilastri portanti della sostenibilità e in questo clima di vita responsabile e attenta al Pianeta, è utile sapere che anche gli avanzi si possono riciclare. Ovviamente si parla di cibo conservato bene e che non abbia alterato il suo stato diventando quindi dannoso. E fatta questa premessa partiamo dal pane, uno degli alimenti più presenti, ma anche più versatili. Se, infatti, da una tavolata ricca di persone sono avanzate diverse fette di pane già affettato, il suo destino non deve essere il cassetto dell’umido. Il pane, infatti, si può trasformare in una zuppa con legumi e verdure, oppure può essere triturato per trasformarsi in pangrattato riutilizzabile in altre mille occasioni.
Ma non è tutto, con il pane secco e ammollato si possono fare gli gnocchi o i canederli. Per non parlare della mollica, che si addice perfettamente a certi sughi adoperati per la pasta. E rimanendo sulle fette, cosa fare dei pezzetti di panettone e pandoro rimasti intonsi sul vassoio, ma ormai secchi? Basta scaldarli e spalmarvi sopra marmellata, crema di nocciole o quant’altro per preparare una colazione più che gustosa. Quando le fette si sono ridotte i pezzi troppo piccoli, si possono creare basi per per zuccotti, zuppe inglesi, tiramisù e persino cheese-cake.
Come utilizzare rimasugli di carne e pesce
Per quanto riguarda patate o verdure di vario genere possono diventare la base o i protagonisti principali di torte salate ‘svuota-frigo’, oppure, zuppe calde e ricche di ogni ingrediente. Ma se si vogliono riciclare proprio tutti gli avanzi, è bene sapere che anche la carne ha il suo posto in uno stile di vita sostenibile. I ritagli di carne rimasti nel piatto da portata, per esempio, possono essere impastati con patate e pane, passate in pangrattato e fritte o cotte al forno per trasformarsi in sfiziose polpette.
Allo stesso modo, con uova, salumi e cubetti di verdure si può creare un polpettone. Un sugo di carne per condire una pasta deliziosa può essere creato con tutti gli avanzi di pollo, ma anche cotechino e zampone. E sorte simile può toccare agli avanzi di pesce che, rigenerati al vapore, tornano buoni da mangiare ‘nature’, mentre uniti a verdure miste possono trasformarsi in zuppe gourmet. Insomma, anche con il clima di Feste ancora nell’aria, la parola d’ordine resta sostenibilità che si declina, inevitabilmente, nel verbo riciclare (e in questo caso: riciclare gli avanzi).