Codice della Strada: nuove leggi per chi abbandona gli animali?
Si potrebbero presto inasprire le pene per chi compie un gesto di incuria e crudele verso un animale domestico
In Commissione alla Camera è stato approvato l’emendamento secondo il quale è previsto un inasprimento delle pene rispetto all’abbandono degli animali in strada. Misure che andrebbero ad aggiungersi, con le eventuali modifiche, alle leggi già previste dal Codice della Strada.
In materia di abbandono di animali esistono già delle leggi che ne puniscono l’azione. A tal proposito, l’Art. 727 del Codice Penale recita: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze“. Dato per assunta tale legge, ad oggi, una nuova modifica al Codice della Strada potrebbe portare ulteriore misure.
L’importanza di leggi contro l’abbandono di animali
Secondo quanto riporta anche Ansa, in Commissione alla Camera sarebbe già stato approvato l’emendamento proposto dalla Lega e che prevede pene più severe per chi abbandona gli animali in strada o nelle pertinenze anche se non si dovessero verificare incidenti. A tal proposito, infatti, i deputati leghisti Elena Maccanti, Andrea Dara, Domenico Furgiuele, Riccardo Augusto Marchetti ed Erik Pretto hanno dichiarato: “In Commissione Trasporti abbiamo approvato l’emendamento della Lega al Codice della Strada che prevede un inasprimento delle pene per chi abbandona il proprio animale. Un fenomeno incivile che, soprattutto in estate, ha raggiunto numeri inaccettabili e che mette a rischio anche la sicurezza degli utenti. Auspichiamo che questi provvedimenti possano avere un effetto deterrente rispetto a pratiche barbare, pericolose e criminali“.
Considerato già un fenomeno perseguibile e inaccettabile, l’abbandono degli animali assume ancor meno tolleranza trasformandosi in un reato sempre più punibile. Ogni anno gli animali abbandonati sul ciglio della strada sono moltissimi e le conseguenze, oltre alla sofferenza e nella maggior parte dei casi il decesso dell’animale stesso, sono un’infinità di incidenti stradali spesso gravi. A fronte di questa dinamica, che esige di essere condannata, sorge l’emendamento per l’inasprimento delle pene.
Cosa potrebbe cambiare
Nel dettaglio si parla di un aumento pari ad un terzo della pena già prevista dall’Art. 727 Cp. per chi abbandona gli animali. Inoltre, se l’abbandono dell’animale in strada provoca un incidente stradale, con conseguente morte o lesione di una o più persone, si applicheranno le pene previste per i reati di omicidio stradale e lesioni stradali gravi o gravissime. Dunque, reclusione da tre mesi ad un anno per lesioni gravi, da un anno a tre anni per lesioni gravissime e da due anni a sette anni per omicidio stradale.
In aggiunta, vengono applicate anche le sanzioni accessorie che comprendono, a seconda dei casi, la sospensione o la revoca della patente rispetto alla gravità dell’accaduto. L’attenzione verso il benessere degli animali sembra essere crescente. Come è bene sottolineare, infatti, l’emendamento arriva anche dopo la modifica al Codice Penale con l’Art. 544-ter. in materia di maltrattamento di animali. Secondo questa legge, infatti, chiunque procuri danno ad un animale, senza ragione o per crudeltà, è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. Tale pena aumenta della metà se il maltrattamento, la sevizia o il carico di lavoro non adatto all’etologia dell’animale ne procurano la morte. Un riconoscimento, dunque, rispetto ai diritti degli animali che meritano di essere posti sotto l’attenzione di tutti.