Vittorio Emanuele di Savoia è morto: si è spento il figlio dell’ultimo re
Il membro della famiglia reale italiana a cavallo tra la monarchia e la repubblica
Si è spento il principe Vittorio Emanuele di Savoia all’età di quasi 87 anni. Figlio dell’ultimo re d’Italia, con suo grande rammarico, ha trascorso la maggior parte della propria vita all’Estero. Era nato il 12 febbraio 1937: da subito acclamato con il titolo di principe dell’Impero e principe di Napoli, era destinato ad ereditare la corona del Regno d’Italia. Ciò non è mai accaduto e la sua vita è stata parte della scrittura di una nuova pagina di storia.
In oltre otto decenni, il principe Vittorio Emanuele di Savoia ha lasciato il segno nella storia italiana in modi diversi. Figura a cavallo tra il Novecento e il nuovo Millennio, era tra i pochi a poter raccontare in prima persona i concitati momenti che hanno accompagnato la nascita della nostra Repubblica. Terminata la Seconda Guerra Mondiale, infatti, suo nonno abdicò il 9 maggio 1946. Allora lui divenne principe ereditario. Il 5 giugno, poco dopo le votazioni per il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946, dato il clima di ostilità re Umberto II ordinò alla regina Maria José di lasciare l’Italia con i figli. La sua vita cambiò definitivamente nella notte tra il 12 e il 13 giugno, quando il governo, senza attendere la proclamazione dei risultati definitivi, conferì i poteri di capo provvisorio dello Stato al presidente del Consiglio.
Re Umberto lasciò l’Italia per evitare ulteriori spargimenti di sangue. La Costituzione Italiana sancì l’esilio dei Savoia, che durò fino al 2002. Questa situazione lo costrinse a rimanere lontano dall’Italia e a lanciare più appelli per favorire il proprio ritorno. Ma l’esilio non è stato la sua unica pagina di vita travagliata. Un altro momento saliente della sua lunga esistenza è quello che ha riguardato il matrimonio con la sua Marina Doria. La loro unione è stata felice per decenni e dal loro amore è nato il principe Emanuele Filiberto di Savoia. Ma il matrimonio non ottenne il favore della famiglia.
La vita turbolenta del principe Vittorio Emanuele di Savoia
Dopo il fidanzamento, durato circa 13 anni, il principe Vittorio Emanuele di Savoia decise di sposare Marina Doria contro il volere di suo padre, l’ultimo re d’Italia. Il loro amore sfidò tutto, riuscendo a trionfare l’11 gennaio 1970 con nozze civili a Las Vegas, e successivamente religiose a Teheran. Poco tempo dopo, nel 1972, la coppia ha accolto il primo figlio, Emanuele Filiberto. Negli anni all’Estero, l’ultimo erede al trono è stato protagonista di vicende diplomatiche, ma anche giudiziarie. Dopo la revoca dell’esilio, infatti, nel 2007 ha richiesto allo Stato italiano un risarcimento da 260 milioni oltre alla restituzione dei beni privati. Nel 2022 è tornato a chiedere anche la restituzione dei gioielli di famiglia, attualmente in possesso della Banca d’Italia. A sua volta, però, il principe Vittorio Emanuele di Savoia è stato oggetto di procedimenti giudiziari.
Negli Anni Settanta si trovò indagato per traffico di armi, accusa poi archiviata. In seguito, nel 1978, si trovò coinvolto nell’omicidio di Dirk Hamer, al centro del recente documentario Netflix. Il principe Vittorio Emanuele di Savoia risultò anche iscritto alla loggia massonica P2 di Licio Gelli con la tessera numero 1621. A partire dal 2006, infine, il principe è stato accusato di corruzione, concussione, gioco d’azzardo, falso e sfruttamento della prostituzione. Una alla volte tutte le accuse sono state archiviate e alla fine ha ottenuto un risarcimento per i giorni trascorsi in carcere da innocente. Influente, coinvolto nella cerchia delle élite italiane ed europee, l’ultimo volto di casa Savoia oggi lascia l’immagine di una figura controversa e – per certi versi – ancora misteriosa. A dare l’annuncio la Real Casa di Savoia: “Alle ore 7:05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra. Luogo e data delle esequie saranno comunicati appena possibile“.
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