Come riconoscere i danni da freddo sulle piante
Le gelate e le basse temperature potrebbero rappresentare un problema per foglie e fiori
Durante i mesi invernali, il clima rigido potrebbe rappresentare un rischio per alcune piante che non sono abituate a sopportare il freddo. A tal proposito, scoprire quali potrebbero essere i possibili danni causati da gelo e altre intemperie potrebbe apparire piuttosto utile.
Tecnicamente, i danni causati dal freddo sulle piante rientrano nella definizione di fisiopatie. Con quest’ultime, infatti, si definiscono gli stress dovuti a condizioni climatiche e ambientali sfavorevoli. Di base, le fiosiopatie si verificano a causa di un drastico abbassamento delle temperature. Quest’ultimo è, difatti, potenzialmente in grado di alterare i livelli di linfa nella pianta e procurare, pertanto, danni anche irrimediabili. Di seguito, dunque, andiamo ad individuare i ‘sintomi‘ più comuni ed evidenti.
Danni più comuni
Tra i danni più gravi vi sono quelle causati da temperature poco idonee alla stagione. Ovvero, il gelo e il freddo (considerando i limiti di ogni pianta) servono alle piante. Tuttavia, se a dicembre o febbraio le temperature sono al di sopra della media stagionale, può succedere che la pianta vada in fase vegetativa ed emetta le gemme. In questo modo si rende più vulnerabile ad eventuali gelate tardive che possono creare danni molto gravi a foglie e frutti, oltre che la proliferazione di parassiti e fitofagi. Inoltre, è importante sapere che il freddo e il gelo causano il congelamento delle sostanze liquide contenute nelle cellule. Di conseguenza, questi liquidi si possono gonfiare causando la rottura delle pareti delle cellule. Quando si verifica questo fenomeno, nel momento in cui le temperature si rialzano, i tessuti saranno molli e flaccidi e in poco tempo seccheranno inevitabilmente.
Tra gli altri danni che il freddo è potenzialmente in grado di generare sulle piante vi sono poi quelli combinati all’azione del vento. In questo caso, nell’eventualità in cui ci sia vento gelido, le foglie si ghiacceranno e potranno presentare sintomi simili a quelli da stress idrico e quindi secchezza e accorciamento. Passando, invece, alla neve è interessante sapere che quest’ultima risulta per le piante meno nociva rispetto a quanto si possa immaginare. Anzi, la neve può fungere da isolante contro il freddo. La sua azione negativa è, piuttosto, riscontrabile a causa del suo peso. Esso, infatti, potrebbe spezzare i rami, per questo è bene scuotere le piante nel caso in cui accumuli neve in eccesso.
Perché il freddo “aggredisce” le piante
Seguendo alcune linee guida si può dire che resistono al freddo più le piante conifere, mentre i sempreverdi a foglia larga sono i meno resistenti. Per proteggere le piante dal freddo è anche importante prestare attenzione alla fase di potatura. Le piante potate da poco tempo, infatti, conservano un leggero movimento della linfa che può risultare deleterio in caso di gelate. Infine, vale la pena ricordare che ad essere più robusti sono gli esemplari adulti, perché contengono meno acqua di quelli giovani. Si può dire, in definitiva, che i danni causati dal freddo alle piante si verificano, principalmente, quando il limite termico viene superato.
A tal proposito, vale la pena ricordare che non esiste una temperatura minima che possa essere comune a tutte le piante. Infatti, esistono specie vegetali che possono resistere anche a temperature al di sotto dello zero e altre che, invece, non resistono neanche a 10 gradi al di sopra dello zero. Facendo questa doverosa precisazione, quindi, non risulterà difficile immaginare come, per prendersi cura di una pianta, sia innanzitutto importante conoscere le sue esigenze termiche. Questa accortezza, infatti, permetterà di agire nel modo più opportuno al fine di trovare un possibile ricovero durante l’inverno.