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La creatività non conosce confini. Gianni Molaro è volato nei giorni scorsi a Bruxelles dove è stato l’ospite d’onore al Parlamento Europeo in occasione di una conferenza organizzata dall’Onorevole Aldo Patriciello, Europarlamentare e membro del Partito Popolare Europeo, che ha visto la partecipazione di professionisti della Regione Campania, tra cui il Dottor Antonio Agostino Ambrosio.
Il talentuoso stilista partenopeo ha mostrato tutta la sua esperienza e professionalità come esempio per le nuove generazioni. L’intervento del designer ha sottolineato quanto sia difficile per i ragazzi al giorno d’oggi intraprendere una strada nel comparto del fashion. Gianni Molaro ha ripercorso anche tutti gli ostacoli che ha incontrato nel suo cammino per affermarsi come stilista di successo nel settore wedding e non solo. Una bellissima storia di talento, orgoglio, ma anche di riscatto sociale. Il designer infatti non si è mai arreso alle prove che ha trovato lungo il suo percorso, ma ha lottato per difendere sempre i propri sogni. Di seguito proponiamo ai nostri lettori il discorso al Parlamento Europeo di Molaro.
“Ieri ho avuto l’onore di parlare di moda e dei giovani stilisti nella sede del parlamento Europeo. Ho portato come esempio la mia esperienza, quella di un ragazzo di povera famiglia che non aveva nulla, se non i propri sogni.“- ha dichiarato Molaro- “Da adolescente ho fatto molti sacrifici e tanta gavetta per realizzarli e per poter cambiare il percorso della mia vita. All’eta di ventidue anni aprii il mio atelier ed iniziai la mia storia fatta di lavoro e soddisfazioni. I giovani oggi verso la stessa età finiscono gli studi di moda ed hanno bisogno di esperienza prima di iniziare, ciò vuol dire che prima dei trent’ anni non potranno intraprendere un vero percorso lavorativo.”
“Un mestiere non si insegna solo a scuola, bisogna fare una lunga esperienza, apprendere molto, per poi dare un contributo valido nel mondo del lavoro.”- chiosa Gianni Molaro– “Si devono capire tutte le difficoltà di progettazione, produzione e di mercato. Spesso si impiegano anche quattro o cinque anni per essere pronti ed iniziare. Un giovane studente finiti i propri studi è convinto d’aver raggiunto il suo sogno. E’ felice della sua laurea ed è pronto a varcare la porta del mondo del lavoro per avere le prime soddisfazioni, sia quelle lavorative che quelle economiche ed essere inoltre anche indipendente dalla propria famiglia. Una angosciosa verità è nascosta dietro quella porta.”- ammonisce Gianni Molaro–
“Appena varcata la porta lo studente trova un baratro da dove cerca di uscirne immediatamente. Inizia per lui, ed aggiungo per la famiglia, uno scoraggiamento ed una lunga sofferenza interiore. Ho chiesto di riformare la scuola, bisogna ritornare ad avere i laboratori nelle scuole dove ogni giorno i ragazzi, oltre agli studi classici, possano anche fare pratica.”- afferma Molaro.
“La politica deve far sì che i ragazzi entrino tutti i giorni nelle aziende e non solo con un tirocinio di cento ore. Vi porto un esempio: una ragazza che vuole imparare a fare la sarta, dal primo giorno entra in un laboratorio ed inizia con i così detti “punti lenti”, fino a che le viene affidato un intero abito da cucire. A volte impiega anche cinque anni di apprendimento.“
Ed ancora: “La Comunità Europea deve aiutare i ragazzi e sostenere le aziende che li accolgono in un modo concreto. I giovani verso l’età di ventidue/ventitrè anni devono essere già formati, devono affrontare il mondo del lavoro con capacità ed esperienza. Devono poter essere indipendenti economicamente. E’ necessario che dopo il percorso di studio amino il proprio lavoro e siano felici della strada intrapresa. Spero che questo mio piccolo contributo possa essere recepito dalle autorità europee. Se così non fosse tutti insieme possiamo insistere e lottare per dare un futuro migliore ai nostri ragazzi, abbiamo il dovere di farlo. Siamo il più bel Paese del mondo, abbiamo i migliori artigiani, non possiamo arrenderci! Un grazie all’onorevole Aldo Patriciello che mi ha dato questa opportunità, ed un grazie di cuore al dottor Antonio Agostino Ambrosio. Viva l’Europa unita, Viva la nostra bella Italia.”- conclude Gianni Molaro.