Non si allenta la triste corsa degli animali a rischio estinzione nel mondo. Solo in Italia, sono decine le specie che potrebbero scomparire per sempre dalla Terra, apportando perdite importantissime a tanti ecosistemi.
Purtroppo, la definizione “estinzione di massa” non riguarda solo il passato, infatti ad oggi sono moltissime le specie animali che rischiano di scomparire per sempre dalla Terra, tanto che gli esperti parlano dell’attuale sesta estinzione di massa della storia. La nostra era è caratterizzata da una tragica corsa verso la perdita di molte migliaia di specie animali e vegetali, con un ritmo velocissimo e mai registrato nelle ere precedenti. E in questo caso, la colpa più grande è relativa alle azioni dell’uomo. Sono azioni quali bracconaggio, agricoltura intensiva, riscaldamento globale e urbanizzazione, infatti, a causare la perdita di esseri viventi che non torneranno mai più.
Animali e il devastante fenomeno dell’estinzione di massa
Sebbene la ciclicità della vita sulla Terra è un fenomeno che, inevitabilmente, può causare l’estinzione di alcune specie, l’azione antropocentrica dona oggi un pressante e drammatico contributo. Ma se l’uomo è il principale artefice delle sorti di molti animali e della loro estinzione, è pur vero che sempre l’umanità può mettere in atto azioni per frenare questo flusso in negativo. Nonostante sia complicato stimare il numero esatto degli animali che ogni anno vanno incontro all’estinzione, gli esperti stimano che, attualmente, siano circa il 28% le specie animali che rischiano di scomparire. A fornire questo dato è l’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), che dal 1964 è impegnata nella stesura della Lista Rossa degli Animali in Via d’Estinzione.
La Lista dell’IUCN classifica le specie a rischio in base allo status di conservazione e alle minacce legate alla loro sopravvivenza. A tal riguardo si trovano nella Lista: specie “estinte“, specie “estinte in natura“, specie “in pericolo critico“, specie “in pericolo” e specie “vulnerabili“. Dopo queste importanti premesse, facendo una parentesi sull’Italia, non si può parlare di una situazione rosea. Nel nostro Paese, attualmente, secondo le liste rosse del Comitato Italiano dell’IUCN, 6 delle 672 specie di vertebrati valutate in Italia si sono estinte in tempi recenti, mentre le specie in via d’estinzione sono in totale 161, di cui 138 terrestri e 23 marine.
Le specie più a rischio in Italia
Volendo stilare una sorta di ‘top-five’, degli animali che maggiormente rischiano l’estinzione in Italia, troviamo senza dubbio l’Orso bruno marsicano. Di questa specie, infatti, si contano attualmente circa una cinquantina di esemplari distribuiti all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. La principale minaccia per questi maestosi mammiferi è la corposa riduzione degli spazi forestali e boschivi in cui abitava questa specie. Ad essa si associa poi la caccia illegale e il bracconaggio. Tra gli animali che rischiano l’estinzione in Italia si trova anche la tartaruga Caretta Caretta. Specie più diffusa nel Mediterraneo, oggi a rischio a causa di: cattura accidentale, distruzione dei siti riproduttivi (dovuta principalmente ad estrazione mineraria) e inquinamento marino. Altra meravigliosa e maestosa specie che rischia l’estinzione in Italia è l’Aquila fasciata. Oggi esistono circa 50 coppie di questi animali distribuito soprattutto in Sicilia e più raramente in Calabria e Sardegna.
Un altro volatile minacciato nel nostro Paese è la caratteristica Pernice bianca (chiara in inverno e scura d’estate). Vive soprattutto nelle praterie alpine e da qualche anno rientra tra gli animali a rischio estinzione “vulnerabile“. A minacciare queste creature sono i cambiamenti climatici e la caccia indiscriminata. Infine, bellissimi animali che rischiano di scomparire per sempre dall’Italia (e dal mondo) sono diverse specie di farfalle. Infatti, 37 tra le 288 specie autoctone sono inserite nella Lista Rossa. Principale minaccia, in questo caso, l’urbanizzazione e l’agricoltura intensiva che stanno annientando i loro habitat naturali. A fronte di quanto detto, dunque, è facile dedurre che azioni più responsabili e meno devastanti potrebbero salvare centinaia di migliaia di animali fondamentali, oltre che per loro unicità, anche per la sussistenza di interi ecosistemi (compreso quello in cui vive e sopravvive l’uomo).