Estro, creatività, charme, eleganza, ma anche fascino, ingegno, passione. Sono queste le cifre stiliste che contraddistinguono l’alta moda firmata Anton Giulio Grande. Il talentuoso couturier è stato il protagonista assoluto della giornata di martedì 20 febbraio sulle passerelle milanesi.
In occasione della Milano Moda Fashion Week il designer ha presentato la sua ultima collezione intitolata Callas Rock Forever a Fiera Milano Rho. Un vero e proprio omaggio all’icona della musica lirica a cento anni dalla sua nascita. La sfilata, che ha avuto il tripudio dei quattrocento ospiti accorsi, è stata organizzata in collaborazione con Lineapelle-Unic Concerie Italiane ed ha messo in mostra la maestria del celebre stilista calabrese, da sempre riconosciuto universalmente per l’alta moda donna. Tra le celebrità, che sono accorse ad applaudire il designer, si distinguevano: Maria Grazia Cucinotta, Valeria Marini, Katia Noventa, Emanuela Folliero, Mirca Viola e Cecilia Gayle .
In questa occasione Anton Giulio Grande ha realizzato per la prima volta nella storia della sua couture dei look genderless. Capi in pelle dal sapore rock, camicie interscambiabili con intarsi di piume e pizzi, che si traspongono con estrema facilità e disinvoltura dal guardaroba di lui a quello di lei senza esitazione, mantelle no gender dal sapore moderno e dal forte impatto visivo. Abbiamo incontrato Grande nel backstage della sfilata a Milano, a cui abbiamo partecipato, e ci ha raccontato nel dettaglio le sue creazioni dedica alla Divina.
Anton Giulio Grande: l’intervista esclusiva a VelvetMAG
No alle etichette e addio ai generi, in passerella va in scena una moda contemporanea che travalica i confini di genere. Il designer ha mostrato per la prima volta nella storia della sua couture, dei capi da uomo, come la tuta e la camicia, interamente realizzati in pelle e ricami. “Sono rimasto tremendamente affascinato da Maria Callas. Lei è una vera e propria diva moderna, un’antesignana di tanti pregiudizi che al tempo erano uno scandalo. Ha amato con tutte le sue forze Aristotele Onassis, rimanendone scottata. Sono rimasto ipnotizzato dalla raffinatezza, dalla personalità di questa diva, ma anche dalla modernità dei suoi look dell’epoca. Trovo che la Callas sia una diva moderna perché è stata un’antesignana di tanti pregiudizi che al tempo erano scandalo. Ha amato un uomo complicato che l’ha fatta tremendamente soffrire”- dichiara in esclusiva a VelvetMAG il designer.
In passerella 25 look donna e 20 uomo, in cui i confini sembrano sfumare
“La mia vuole essere sicuramente una collezione leggiadra che evidenzia il senso di libertà, ho immaginato una donna che spicca il volo sentimentalmente a 360gradi”- afferma in esclusiva a VelvetMAG Grande. Il senso di leggerezza e del volo è rappresentato dalle piume, elemento cardine dell’haute couture ed intrinseco nella storia della Maison Anton Giulio Grande, che evidenziano una donna trasversale, libera e senza pregiudizi, proprio come la Callas, in grado di spaziare perfettamente nel ruolo di soprana ed attrice. “Nel 1968 Maria viene abbandonata da Aristotele, diventa una donna che muore per amore come quando canta nella Traviata” – spiega a VelvetMAG l’istrionico stilista – “Quello della Callas diviene quindi un grido struggente verso l’amore della sua vita, proprio verso quell’uomo che l’aveva lasciata di punto in bianco per sposare un’altra donna ricca e famosa: Jacqueline Kennedy”.
Estrema fluidità sulla catwalk
“L’uomo attinge dalla donna e viceversa. Ed è un continuo rimando tra l’uno e l’altra, come la camicia da uomo con intarsi, pizzi e piume che può fare capolino nel guardaroba di lei. No alle etichette ed addio ai generi, proprio come la diva Callas, inconsapevole diva trasversale dell’epoca” spiega Anton Giulio a VelvetMAG – “ La pelle diventa opera d’arte ed un terreno fertile nel quale il couturier esprime appieno la sua maestria e creatività. “Nel finale per l’uomo mi sono ispirato alla figura della Callas nel tight modernissimo grigio e nelle mantelle che immagino indossate con delle camice rock per la prima al Teatro alla Scala.” – conclude Grande.
Le lavorazioni sono espressione dell’alta artigianalità simbolo del Made in Italy, con borchie, strass, Swarovski. I tessuti vanno dai grandi colli a lance, alla duchesse con ruote panoramiche di mantelle di lana e seta, agli abiti iper ricamati in pietre preziose. “Per una Callas dal sapore rock che potrebbe vivere perfettamente al giorno d’oggi.”- dichiara il designer. Le creazioni non dimenticano i veri dettami della couture classica. L’emozionante sfilata ha avuto la colonna sonora proprio dei celebri brani della Callas remixati in chiave moderna.
La vibrante palette cromatica sui toni pastello
La palette cromatica vira prettamente sui colori pastello, una scelta inusuale dello stilista che da sempre ha eletto invece il nero come colore cardine della sua couture. Si va dal rosa salmone, ai rossi corallo, agli azzurri e celesti, al grigio perla, al bianco cristallo per finire sui toni più scuri del grigio fumo di Londra, petrolio e dell’immancabile nero, colore o meglio cifra stilistica del designer. Anche per questa stagione 2024 si rinnova e prosegue la collaborazione tra Anton Giulio Grande ed Italiana Accessori srl che ha curato lo studio e la decorazione dei capispalla in pelle e delle personalizzazioni in strass e paillettes.
L’evento è stato realizzato in collaborazione con: LINEAPELLE – UNIC Concerie Italiane; Italiana Accessori S.r.l. Hair – TONI PELLEGRINO TEAM; Make Up – MAURIZIO CALCAGNO, Samudra Wellness.