Animali che vivono nel deserto: i più “impavidi” e resistenti
Nonostante si tratti di uno degli ambienti più inospitali, diversi esseri viventi riescono a sopravvivere in questo luogo
Secondo concezione abbastanza diffusa tra gli ambienti più inospitali del Pianeta ci sono le zone desertiche. Tuttavia, esistono alcuni animali che vivono e sopravvivono nel deserto e che delle sue caratteristiche ne hanno fatto l’habitat più naturale.
Le aree desertiche sono quelle caratterizzate da pochissime piogge e zone molto aride che, proprio per questo, rendono difficile lo sviluppo di vegetazione. L’immaginario comune definisce come deserto le zone sabbiose e dal clima tutt’altro che temperato, come il deserto del Sahara o quello arabo. Tuttavia, rientrano nella definizione di deserto anche ambienti molto freddi come le regioni polari. Qui, infatti, nonostante la presenza di acqua, essa risulta comunque inaccessibile perché sempre allo stato di neve o ghiaccio. A fronte di quanto detto, i deserti (sia caldi che freddi) ricoprono un terzo della superficie terrestre. Osservando tuttavia i deserti caldi, è interessante notare come, ciascuno con le sue peculiari caratteristiche, siano il luogo in cui vivono diversi animali.
Cammelli e dromedari, ma non solo
Ovviamente, per poter sopravvivere al clima desertico gli esseri viventi che vi abitano hanno dovuto escogitare, nel corso evolutivo, adattamenti che spesso risultano davvero estremi, oltre che molto affascinanti. Molti di essi riescono a conservare acqua e cibo. Altri hanno ‘inventato’ diversi stratagemmi per proteggersi dal caldo. Un esempio sono i roditori che passano gran parte del tempo sotto la sabbia ed escono solo di notte. Andando ad osservare più da vicino gli animali che vivono nel deserto, al primo posto si mettono senza dubbio cammelli e dromedari.
Caratterizzati per le loro gobbe (una per il dromedario, due per il cammello), questi ungulati hanno diverse caratteristiche che gli consentono di vivere nel deserto. A partire dalle ciglia lunghe che proteggono gli occhi dalle tempeste di sabbia, le zampe piatte e callose per camminare sulla sabbia e le dune e poi le gobbe, veri serbatoi di risorse energetiche. Chiamato anche “volpe del deserto“, un altro animale che vive nel Sahara è il fennec. A distinguerlo sono le caratteristiche orecchie a punta che, oltre ad aiutarlo a scovare le prede sotto la sabbia (al più impercettibile rumore), sono un efficiente sistema di raffreddamento. I numerosi vasi sanguigni che le irrorano, infatti, dissipano il calore.
Stratagemmi di sopravvivenza degli animali del deserto
Vive esclusivamente nei deserti australiani, invece, il diavolo spinoso (attualmente a rischio minimo di estinzione), con il corpo squamoso che gli consente di difendersi dai predatori e camuffarsi tra la vegetazione del deserto. Inoltre, le sue spine sono attraversate da minuscoli canali che gli consentono di assorbire l’acqua che convoglia poi nella bocca. Nel deserto del Namib vive il coleottero della nebbia che raccoglie l’acqua in un modo davvero originale. All’alba, quando nell’aria si forma la nebbia umida dell’Oceano Atlantico, si posiziona in cima alle dune lasciando bene esposto il dorso in modo che le goccioline di umidità si posizionino sul suo corpo, fino a scivolare nella bocca.
Ed infine, tra gli animali del deserto che meritano di essere menzionati, anche la vipera di Peringuey. Quest’ultimo è un serpente velenoso che vive in Namibia e nell’Angola meridionale. Si presenta con la testa piatta e gli occhi sulla sommità che gli consentono di rimanere nascosta nella sabbia, ma di sbirciare comunque le potenziali prede. Dal movimento sinuoso, questo serpente si sposta lateralmente poggiando sulla sabbia solamente due punti del corpo così da non scottarsi con la sabbia rovente.