Da anni è in discussione la figura quantomeno controversa della cosiddetta ‘veggente’ della Madonna di Trevignano Romano, Gisella Cardia. E ora anche la Chiesa cattolica prende posizione. Il 6 marzo un’apposita Commissione della diocesi di Civita Castellana (Viterbo), da cui dipende la comunità ecclesiale di Trevignano, sul lago di Bracciano, ha emesso un decreto. Vi si dichiara la ‘non soprannaturalità’ delle presunte apparizioni della Madonna.

Il vescovo Marco Salvi ha comunicato il verdetto che fa chiarezza su una storia che ha dell’incredibile. Soprattutto per il presunto giro di truffe attorno alle ‘apparizioni’ della Madonna di Trevignano che, ora è ufficiale, neanche la gerarchia ecclesiastica riconosce. Del resto la Chiesa cattolica non ha mai riconosciuto ufficialmente, se non in maniera molto limitata, neppure le famigerate apparizioni della Madonna di Medjugorje. Anzi, Papa Francesco si è mostrato apertamente scettico, pur autorizzando i pellegrinaggi in Bosnia.

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La posizione del vescovo

Nel decreto ecclesiale, Salvi impone alla veggente Gisella Cardia – all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla – di rispettare le decisioni prese. E di cominciare “un iter di purificazione“. Inoltre, avverte “i fedeli di astenersi dall’organizzare e/o partecipare a incontri privati e/o pubblici (siano essi di preghiera e/o di catechesi) che diano per certa e indubitabile la verità sovrannaturale degli eventi di Trevignano“.

Nel documento firmato dal vescovo di Civita Castellana si precisa che “il titolo Madonna di Trevignano non ha alcun valore ecclesiale. E non può essere usato come se lo avesse, anche in ambito civile. Infine, ricordo a tutti che la comunione di amore con la Beata Vergine Maria, Madre del Signore e della Chiesa, viene nutrita a partire dalla Parola di Dio. E dalla liturgia della Chiesa, che sono il vero e reale luogo d’incontro quotidiano con colei che ci viene donata dalla Trinità quale segno di consolazione e di sicura speranza.”

Seguaci di Gisella Cardia si radunano sui prati di Trevignano per le presunte ‘apparizioni’ della Madonna. Foto Ansa/Giulia Marrazzo

La cosiddetta veggente Gisella Cardia afferma di vedere la Madonna a Trevignano ogni mese allo stesso giorno e alla stessa ora. Ha inoltre raccontato di aver visto la Madonna versare lacrime di sangue, fornendo come “prova” una statuetta della Vergine Maria acquistata a Medjugorje. Dal 2016 Cardia organizza gruppi di preghiera ogni terzo giorno del mese, quando sostiene che la Vergine le apparirebbe per comunicarle messaggi destinati ai fedeli. La vicenda ha avuto un enorme clamore mediatico e molti hanno accusato la donna e il marito Gianni Cardia di aver inventato tutto al fine di lucrare sui fedeli.

Donazioni anche di 100mila euro

Il vescovo Marco Salvi aveva disposto un’indagine sul caso di Trevignano nell’aprile del 2023. A distanza di quasi un anno è dunque arrivato il verdetto definitivo che esclude la veridicità delle apparizioni. Nell’aprile dello scorso anno, proprio nell’imminenza della Pasqua, la vicenda era finita all’attenzione della procura di Civitavecchia a seguito di una denuncia. L’ipotesi è che ci sia da anni una maxi truffa ai danni di diverse persone, con la scusa delle apparizioni. In sostanza, si fa strada, anche nell’opinione pubblica, l’ipotesi che la veggente si sia fatta fare molte offerte dai fedeli in buona fede per poi intascarsele. Alcune persone avrebbero versato somme considerevoli alla onlus della Cardia, anche superiori ai 100mila euro, secondo una testimonianza riportata lo scorso anno da Repubblica.