Addio a Joe Barone, direttore della Fiorentina
È morto a 57 anni per un infarto. Dirigente divisivo, al club viola ha dato tutto. Era originario di Pozzallo (Ragusa), come il 'sindaco santo' La Pira.
Joe Barone, direttore generale italoamericano della Fiorentina, è morto il 19 marzo all’ospedale San Raffaele di Milano. Avrebbe compiuto 58 anni il 20 marzo. Barone era ricoverato in terapia intensiva dalla sera di domenica 17 marzo in seguito a un infarto acuto al miocardio che lo aveva colpito in albergo prima del match Atalanta-Fiorentina, poi rinviato. Accanto al dirigente nelle ultime ore della sua vita la famiglia: la moglie Camilla, i 4 figli, Pietro, Salvatore, Giuseppe e Gabriella e anche il nipotino di soli 11 mesi. Assente il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, che era atteso al capezzale dell’amico per la giornata di mercoledì 20 marzo.
In ospedale Barone era ‘attaccato’ a quella che viene definita la resurrection machine, un apparecchio all’avanguardia che si usa per i casi più gravi e che ha salvato molte vite. Una tecnologia che purtroppo non è bastata a salvarlo. L’ultimo comunicato della Fiorentina sulle sue gravi condizioni di salute risaliva alle ore 12 di lunedì 18 marzo. “Joe Barone rimane ricoverato presso la terapia intensiva cardio-chirurgica dell’ospedale San Raffaele di Milano in condizioni cliniche critiche in conseguenza di un arresto cardiaco extra ospedaliero” recitava la nota. “Le funzioni vitali sono sostenute da tecniche di supporto meccanico artificiale“.
Il comunicato della Fiorentina
La notizia della morte del direttore generale dei viola ha determinato profondo sconcerto nel club di Firenze. In un comunicato la società del patron Rocco Commisso spiega che “con un dolore profondo e immensa tristezza, la Fiorentina oggi perde un suo punto di riferimento, una figura che ha segnato la storia recente del Club e che non sarà mai dimenticata. Il Direttore Generale Giuseppe Barone, dopo il malore occorso domenica, è venuto a mancare oggi presso l’ospedale San Raffaele di Milano“.
“Rocco Commisso e la sua famiglia – prosegue in comunicato – Daniele Pradè, Nicolas Burdisso, Alessandro Ferrari, Vincenzo Italiano, Cristiano Biraghi e tutta la Fiorentina sono distrutti per la terribile perdita“. La perdita “di un uomo che ha offerto la sua grande professionalità, il suo cuore e la sua passione per questi colori, di un amico disponibile e sempre vicino in tutti i momenti, sia quelli più felici e, soprattutto, quelli più difficili. Tutto il mondo viola si stringe in un abbraccio commosso alla moglie Camilla, ai suoi figli e a tutta la famiglia Barone in questo momento di enorme sconforto“.
Joe Barone, vita da lottatore
Giuseppe Barone, detto Joe, per una coincidenza era nato nello stesso luogo di nascita di Giorgio La Pira, l’indimenticato ‘sindaco santo’ di Firenze, ossia a Pozzallo (Ragusa), in Sicilia. All’età di 8 anni ricorda il quotidiano fiorentino La Nazione, si trasferì con la famiglia a Brooklyn in cerca di fortuna. E negli Stati Uniti si è costruito una carriera in ambienti bancari. In gioventù ha giocato anche a calcio, senza tuttavia diventare professionista.
L’incontro con Rocco Commisso, l’imprenditore italoamericano che acquisterà la Fiorentina nel 2019, cambiò i suoi orizzonti professionali. Barone fece ingresso in Mediacom, la società di Commisso che 5 anni fa, al momento dell’acquisto del club viola, rappresentava la quinta azienda statunitense nel campo dei servizi Tv via cavo. Quando l’attuale patron della Fiorentina acquistò i New York Cosmos, Joe Barone cominciò a occuparsi di calcio a tempo pieno. Fino al fatidico 2019, ossia al momento in cui, assieme a Commisso, approdò in Italia alla guida della Fiorentina.
Il Viola Park e gli scontri coi giornalisti
L’operazione Viola Park – il centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli – resta una sua creatura, ricorda La Nazione. Il suo rapporto con la città non è sempre stato facile. Ottime alcune operazioni di mercato in uscita, non sempre quelle in entrata. Non sono mancati nel corso di 5 anni divergenze con l’opinione pubblica e con una parte della tifoseria. Dirigente dal carattere forte e divisivo, Joe Barone ha sempre difeso la Fiorentina fuori e dentro il campo. Qualche volta è andato anche oltre i limiti nei rapporti con la stampa cittadina ma tutti gli riconoscono le qualità di un dirigente vero: passione senza compromessi, protagonismo autentico, visione. Sostituirlo non sarà semplice.