Equinozio di Primavera: nel 2024 arriva in anticipo
Scopriamo il significato del giorno che segna l'inizio ufficiale della nuova stagione
Stiamo per salutare l’inverno e dare il benvenuto alla primavera e a segnare questo momento è l’Equinozio di Primavera. Momento cruciale del calendario astronomico (ma non solo) che per il 2024 sembra arrivare in anticipo.
L’Equinozio di Primavera corrisponde al primo giorno di primavera e in questa data si svolgono i festeggiamenti che segnano l’inizio ufficiale della nuova stagione. In tutto il mondo (e in certi paesi in modo particolare) si celebra questa ricorrenza con grande fermento, per ricordare la fine della stagione rigida e l’inizio di quella rigogliosa caratterizzata da frutti e fiori. L’Equinozio di Primavera, inoltre, demarca il ritorno del Sole e delle temperature miti.
Le spiegazioni astronomiche all’Equinozio di Primavera
Dal punto di vista prettamente astronomico, l’Equinozio di Primavera si verifica quando nessuno dei due emisferi terrestri (boreale e australe) è inclinato verso il Sole. E, come conseguenza, il Sole si trova esattamente perpendicolare all’equatore. Questo fa sì che entrambi gli emisferi ricevano la stessa quantità di luce solare. Dopo il giorno segnato dall’Equinozio di Primavera, uno dei due emisferi (a marzo quello boreale e a settembre quello australe) inizia ad inclinarsi verso il Sole. In questo modo quell’emisfero riceve più ore di luce al giorno. Per questo motivo con l’arrivo della bella stagione si percepisce un’alba un po’ anticipata e un tramonto un po’ ritardato.
Osservando ancora un po’ la volta astrale, è interessante notare che durante l’Equinozio di Primavera l’eclittica (ovvero la la linea immaginaria che segna il percorso che il Sole compie nel cielo) e l’equatore celeste (ovvero il punto in cui il piano immaginario su cui si trova l’equatore terrestre interseca la volta celeste) si sovrappongono l’uno sull’altro. Questi due punti, in genere, sono inclinati di circa 23° l’uno rispetto all’altro. E tale inclinazione fa sì che le stagioni si alternino durante l’anno, così come i climi, i solstizi e gli equinozi. Nel 2024 l’Equinozio di Primavera cadrà il 20 marzo 2024 alle 03:07 GMT (04:07 ora italiana), mentre nell’emisfero australe lo stesso evento sarà il 23 settembre 2024 alle 12:44 GMT (13:44 ora italiana). E, benché la primavera sia segnata con il 21 marzo (oltre che con lo sbocciare dei primi fiori), in realtà dal 2008 si verifica questo anticipo che si protrarrà ancora fino al 2043.
Una data fissa o variabile?
Volendo portare dei riferimenti più precisi, nel nostro emisfero (che è quello boreale) l’Equinozio cade generalmente tra il 19 e il 21 marzo. La data fa rifermento al Meridiano di Greenwich (Greenwich Mean Time – GMT) e quindi può variare a seconda del fuso orario. Per gli astronomi dunque, la primavera ha inizio quando il Sole si trova rispetto alla Terra nella posizione sopra decritta e, pertanto, può cambiare di anno in anno. Per i meteorologi, invece, la primavera si basa sui cicli annuali delle temperature. Oltre che sul calendario gregoriano che aiuta a mantenere una data fissa e agevola gli studi, poiché suddivide l’anno in quattro parti uguali.
Un altro aspetto molto interessante sul quale vale la pena soffermarsi è, infine, la durata delle ore di luce e buio che durante l’Equinozio di Primavera si dica corrispondano. In realtà, tale credenza è errata, poiché la vera giornata in cui il giorno dura 12 ore così come la notte è chiamato Equiluce. Con uno scarto variabile di qualche decina di secondi, questa giornata cade qualche giorno prima dell’Equinozio di Primavera (emisfero boreale) e qualche giorno dopo l’Equinozio d’Autunno (emisfero australe) e dipende dalla latitudine. Insomma, anche per i meno appassionati di stelle sarà difficile non trovare un pizzico di fascino in questo delicato, preciso e puntuale meccanismo celeste.