Raffaello, Tiziano e Rubens in mostra a Palazzo Barberini
Le Gallerie Nazionali di Arte Antica e Galleria Borghese presentano una nuova inedita esposizione
Diversi dipinti della Pinacoteca della Galleria Borghese saranno esposti a Palazzo Barberini. Una mostra con opere di Raffaello, Tiziano e Rubens, insieme a capolavori di Sandro Botticelli, Giovanni Bellini, Antonello da Messina, Lucas Cranach, Paolo Veronese, e molti altri.
Saranno 50 i capolavori di maestri dell’arte che saranno esposti nell’Ala Sud del Piano nobile di Palazzo Barberini a Roma. Le opere provengono dalla Pinacoteca della Galleria Borghese che, insieme a Le Gallerie Nazionali di Arte Antica, presenta la mostra Raffaello, Tiziano, Rubens. Capolavori dalla Galleria Borghese a Palazzo Barberini. L’esposizione eccezionale, nata dall’inedita collaborazione tra le due istituzioni museali, ha anche lo scopo di permettere al pubblico di continuare a fruire del patrimonio conservato al primo piano della Galleria Borghese durante l’ambizioso progetto di rinnovamento e tutela reso possibile grazie ai fondi del PNRR.
Grandi capolavori in mostra
La mostra si presenta come un’occasione unica e imperdibile per mettere in dialogo due collezioni che condividono una storia simile. Si tratta del ‘racconto’ legato a due figure cruciali della vita politica e culturale romana del Seicento, Maffeo Barberini e Scipione Borghese. Un percorso che crea, dunque, un’ideale vicinanza storica e culturale, e non ultima, anche geografica. L’esposizione presenta opere di valore inestimabile come Amor Sacro e Amor Profano di Tiziano, il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, la Dama con liocorno di Raffaello, la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini. A cui si accompagnano, tra le tante altre, anche la Madonna con Bambino, san Giovannino e angeli di Sandro Botticelli, Susanna e i vecchioni di Peter Paul Rubens, la Predica del Battista di Paolo Veronese.
Come ha tenuto a precisare, in una nota stampa ufficiale, Thomas Clement Salomon, direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, si tratta di: “Un evento del più alto valore istituzionale a testimonianza della vicinanza, non solo geografica, ma anche professionale che lega i due musei“. Prosegue ancora Salomon: “Nel solco tracciato da Scipione Borghese e Maffeo Barberini, che oggi avrebbero gioito per questa iniziativa, speriamo che il pubblico possa ammirare i capolavori borghesiani a Palazzo Barberini e celebrare questa mostra difficilmente ripetibile nei prossimi decenni“.
Un progetto unico e ‘irripetibile’
Anche la direttrice della Galleria Borghese, Francesca Cappelletti, tende a sottolineare la preziosità di questo evento artistico, che rappresenta una vera unicità nel suo genere. “Nello svolgimento di interventi importanti del PNRR che cambieranno l’aspetto della Pinacoteca al primo piano della palazzina – ha ricordato Cappelletti – la Galleria Borghese, con uno sforzo eccezionale di tutto il suo personale, non chiuderà mai e durante i lavori rimarrà visitabile. La mostra a Palazzo Barberini consentirà di rendere sempre visibile il patrimonio della Galleria e di istituire rapporti e risonanze con un’altra eccezionale collezione barocca e con un’altra grande istituzione museale“.
Nello specifico, dopo il restauro delle facciate, i lavori presso la Galleria Borghese comprenderanno la sostituzione delle tappezzerie e l’ammodernamento degli infissi. Tutto nell’ottica dell’efficientamento energetico, l’ampliamento dell’accessibilità culturale, l’aggiornamento dei depositi e il restauro di alcune grandi tele. Come tende a precisare la nota stampa ufficiale, che presenta la mostra visitabile dal 29 marzo al 30 giugno 2024, il progetto nella sua complessità verrà illustrato come prologo alla mostra in Palazzo Barberini. Inoltre, a Palazzo Barberini il temporaneo disallestimento delle sale dell’Ala Sud sarà occasione per un’approfondita campagna fotografica e di conservazione preventiva delle opere normalmente esposte in questi ambienti.