La primavera che guarda ad Oriente di Vittorio Camaiani
La copertina di aprile dedicata alla nuova collezione 2024
Il viaggio di Vittorio Camaiani per la collezione Primavera-Estate 2024 profuma d’Oriente, come racconta la copertina esclusiva di VelvetMAG n.191, con lo scatto di Paola Labianca. Tessuti, atmosfere, colori, e quella raffinatezza leggera che lo accomuna profondamente ad una civiltà antichissima, che anche attraverso la sua creatività approda fino a noi.
Il fascino del mistero, il silenzio di luoghi intrisi di spiritualità, quasi eterici, rivivono negli abiti creati da Vittorio Camaiani. Da Shanghai, magari in pieno primo Novecento ad oggi, il couturier marchigiano ci conduce nel suo viaggio personale, nel suo percorso ideativo, che dai paesaggi orientali trae colori, forme sinuose, ispirazione che rivive in vestiti meravigliosi, presentati in esclusiva ancora una volta presso la Galleria del Cardinale Colonna a Roma.
La collezione Primavera-Estate 2024 di Vittorio Camaiani
E’ nell’intervista in uscita domani, proprio allo stilista Vittorio Camaiani – realizzata dalla nostra Elena Parmegiani – che potrete ripercorrere l’intera ispirazione dietro questa collezione, le scelte e le tendenze che da singoli spunti creativi si sono trasformati in abiti eterei, e allo stesso tempo sontuosi, sognanti, che hanno conquistato – con applausi a scena aperta durante la sfilata di presentazione – il pubblico e la stampa. Accorso numeroso nella residenza seicentesca dei principi Colonna. Il viaggio ci suggerisce una partenza da Bali, l’Isola degli Dei, e ogni singolo lembo di queste incredibili sete, organze, lini, georgette, porta con sé la magia di quei luoghi che vuole raccontare con tutto quel potere magnetico da cui è stato rapito lo stesso Vittorio Camaiani. Che ci spiegato come molto spesso proprio la sua ispirazione arrivi “in luoghi dove spesso è difficile usare la matita e un cahier“.
L’estetica orientale che si fonde con lo sguardo e le suggestioni tutte italiane dello stilista, creando un filo conduttore apprezzatissimo nei batik, sintesi tra quell’est sognante e noi. Inteso anche come il cuore delle spiagge marchigiane care a Camaiani. La magia di luoghi capaci di inneggiare all’eleganza, alla lentezza, ai sensi sospesi, come pure a forme di spiritualità più alte. Come se ogni singolo abito e accessorio avesse una sorta di doppio potere: di portarci in un sogno orientaleggiante, e di riportare nella vita di tutti i giorni – perché ancora una volta lo stilista crea anche abiti perfettamente indossabili anche al di là delle occasioni speciali – “piccoli souvenir”.
Colori e accessori che arrivano direttamente dall’Oriente
E la semplicità di molte linee è arricchita da splendidi accessori: come l’obi. Un nodo che per lo stilista rappresenta anche il senso della collezione, il legame tra due mondi lontani, una cifra di stile che “annoda” l’Occidente all’Oriente. O la stola. Ormai il marchio di Vittorio Camaiani che come un abbraccio da un viaggio i Oriente è nata. E come il viaggio nei ricordi si trasforma nella vita in tanti modi, tanti capi. E come un bel ricorso può essere celato in una borsa o in una valigia. Ma quel che è certo è che questi sogni si coloreranno dei colori che abbiamo visto sfilare: quei verdi intensi, la gamma dagli azzurri del cielo, fino al blu del mare. Tra geometrie e disegni floreali, dove non manca l’alternanza ritmata del bianco e nero, fino alla sfida di un ghiaccio grigio che la luce dell’estate di Camaiani sa illuminare.