Voto di scambio in Sicilia, nuovi arresti. Sospeso il vicepresidente della Regione
Seconda operazione delle forze dell'ordine in pochi giorni. Indagato per corruzione Luca Sammartino che è anche assessore regionale all'Agricoltura
Non c’è pace, politicamente parlando, per la Sicilia. Il 17 aprile i carabinieri di Catania hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 11 persone tra esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori. Le accuse, a vario titolo, sono di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti.
Si è trattato di un’operazione a vasto raggio, compiuta da 100 militari nelle province di Catania e Palermo. Fra gli arrestati il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando (lista civica con appoggio di Fratelli d’Italia). Ai domiciliari il suo precedente oppositore politico, poi divenuto alleato, Mario Ronsisvalle. Indagato per corruzione e sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vicepresidente della Regione Sicilia Luca Sammartino, che è anche assessore regionale all’Agricoltura e uno degli esponenti di spicco della Lega Sicilia. Il provvedimento si colloca nell’ambito di indagini del nucleo investigativo dei carabinieri del comando provinciale di Catania condotte fra il 2018 e il 2021 e coordinate dalla procura distrettuale etnea.
Sicilia, l’inchiesta “Pandora“
Dall’inchiesta in Sicilia, denominata Pandora, emergerebbero accordi illeciti tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca mafiosa Santapaola-Ercolano, riguardanti l’elezione nel 2015 dell’attuale sindaco Santi Rando. I carabinieri hanno notificato al primo cittadino di Tremestieri un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata. Ulteriori indagini avrebbero fatto luce su quella che la procura di Catania definisce “la successiva ‘degenerazione affaristica‘ dell’Ente, messa in atto dai funzionari infedeli mediante numerose corruttele, per concedere permessi e assegnare lavori agli ‘imprenditori amici‘“.
Le accuse dei magistrati
Emergerebbe inoltre, secondo la ricostruzione dell’accusa, “una strategia dei vertici comunali” finalizzata a “neutralizzare ogni forma di opposizione politica“. Per i magistrati si tratterebbe in pratica “dell’accordo corruttivo con lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsivalle, poi transitato tra i sostenitori di Rando per le amministrative del 2021“.
Ronsisvalle, titolare di una farmacia a Tremestieri, avrebbe tratto vantaggi “attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale“. Il tutto “anche grazie all’intervento di Luca Rosario Sammartino, principale referente politico del sindaco, all’epoca dei fatti deputato regionale e attuale vicepresidente della Regione“. In cambio Ronsisvalle, sempre stando alle accuse dei magistrati, avrebbe promesso “il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto dal Sammartino“.
Sicilia, l’arresto di Russo
L’operazione dei carabinieri segue di pochi giorni quella che lo scorso 9 aprile ha portato all’arresto dell’ex consigliere comunale di Palermo, Mimmo Russo (di Fratelli d’Italia). L’uomo, storico referente dei precari palermitani, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio politico-mafioso, concorso in estorsione aggravata e concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. L’inchiesta è stata coordinata dalla Dda di Palermo.
L’arresto dell’ex assessore Sorbello
Del primo marzo è invece la notizia dell’arresto di Giuseppe Sorbello, ex assessore regionale ed ex sindaco di Melilli, paese nel Siracusano. Il politico, eletto nelle fila dell’Udc (Unione di Centro), è finito agli arresti insieme ad altre 11 persone nell’ambito dell’operazione Asmundo. Secondo l’accusa, alle amministrative di Melilli del 2022, Sorbello avrebbe “accettato la promessa di ottenere voti in cambio di denaro” e si sarebbe impegnato “a operarsi per agevolare la scarcerazione del figlio di un affiliato“. Le elezioni furono vinte dall’attuale sindaco, Giuseppe Carta, deputato regionale del Movimento per l’Autonomia con il 75% dei consensi. Se tutte queste vicende fanno politicamente piangere il Centrodestra, di certo non ride il Centrosinistra, alle prese col caso Bari e Regione Puglia, ormai deflagrato a livello nazionale.