“Non lo faccio x moda” è il primo podcast di Giulia Salemi, conduttrice radiofonica e televisiva. Amatissima nella così tanto affollata cornice social, è qui, nel corso di questa intervista che ci racconta la sua nuova esperienza professionale.
Ha tanta voglia di raccontare e non a caso, questa sua caratteristica arricchisce una chiacchierata, dai toni frizzanti esattamente come il suo podcast Non lo faccio x moda. A 31 anni Giulia Salemi mostra tutta la maturità conquistata e che le ha permesso in questi ultimi anni di crescere e diversificarsi rispetto agli esordi della sua carriera.
Giulia Salemi è stata concorrente del Grande Fratello Vip, opinionista, influencer, imprenditrice e ora intervistatrice nel suo primo podcast, il cui titolo è venuto fuori quasi da un fraintendimento parlando con una giornalista. La Salemi sceglie di raccogliere le testimonianze dei suoi ospiti in una intervista che ha più i connotati di un reciproco scambiarsi confidenze. Molti volti dello spettacolo e non solo, raggiungono Giulia nel suo salotto dai colori pastello.
Qui, esplodono storie di vita raccontate a cuore aperto: spaziando dalla felicità ai disagi legati al successo, e vedono tra i protagonisti Alfonso Signorini, L’estetista Cinica, Clara, Giulia De Lellis, Beatrice Luzzi e tanti altri. E fin dal titolo il podcast pare avvisare quei possibili interlocutori che spesso sentenziano prima di conoscere a fondo, con un: «Ecco, vi anticipo io prima di una possibile e (quasi scontata) polemica», beh, anche se possibile, non è solo questo!
Giulia Salemi in esclusiva a VelvetMAG e quel “tilt” per cui non si accettano scuse
«Come sappiamo, il podcast è diventato quasi una moda e il titolo del mio, nasce proprio per contrastare questa moda» spiega Giulia Salemi che è oggi in esclusiva qui a VelvetMAG. Il concept del programma si basa sullo scambiarsi idee professionali. Per questo in Non lo faccio x moda viene messa in rilievo l’amicizia, la relazione con l’intervistato, motivo per il quale Giulia, ha scelto Alfonso Signorini per primo. «Voglio fare questo podcast perché ho qualcosa da dire, ma soprattutto i miei ospiti hanno qualcosa da dire. Ho scelto persone e amici che hanno un grande vissuto e che possono condividere con me quelli che sono stati i loro disagi generazionali per poter aiutare chi ci ascolta, e farlo sentire meno solo».
La promo del suo podcast inizia con quanto segue: “Mi chiamo Giulia Salemi, ho 31 anni e sono in tilt?”. Non è dunque un caso che la mia prima domanda, vada un po’ a scavare tra le ombre dei tilt personali degli ospiti, i loro personali attimi di ‘svolta’. «Quel tilt è scattato ai 30. Anche se non te li senti, anche se non li dimostri, il numero sulla carta d’identità c’è. Secondo me, in base ad ogni età scattano delle responsabilità diverse, ed io, che sono sempre stata un’eterna Peter Pan, ho dovuto fare i conti col diventare donna. Da qui in poi sono subentrate una serie di responsabilità e una presa di coscienza, e perché no, anche voglia di potermi evolvere».
Non ci sono scuse per non dare voce a quel tilt che anche se in un primo momento potrebbe allarmarci, altro non è che la possibilità di trovare una strada che possa darci la facoltà di evolvere. «Queste strade vanno affrontate – mi anticipa Giulia prima di passare alla domanda successiva – non vengono più ammesse leggerezze perché dai 20 ai 30 siamo più giustificati. Ma dai 30 ai 40 bisogna iniziare a mettere le basi di quella che sarà la tua vita futura».
Qual è il fil rouge che lega l’ospite a te?
Volevo ospiti molto diversi. Donne e uomini che hanno tutti un vissuto, una storia da raccontare. Voglio la verità! Principalmente, poi, sono tutte persone che partono in qualche modo da zero. Ce l’hanno fatta e hanno qualcosa da dire, hanno voglia di aprirsi e sì, hanno voglia di raccontare la verità. Il fil rouge che lega e ci lega è la sostanza umana.
Quando arriva il punto di svolta, è inevitabile salutare qualcosa del passato
Nella prima puntata del suo podcast, Giulia Salemi domanda ad Alfonso Signorini come fossero stati i suoi 30 anni. Lei li ha superati da poco per questo ho preferito chiedere come fossero stati i suoi 20 anni. «Giulia a 20 anni? Era una ragazza piena di sogni, di speranze e pochi soldi. Inizialmente abitavo in un appartamento dove vi erano dieci ragazze e condividevo un letto a castello. Ad ogni modo, penso che le difficoltà della vita poi ci forgino. Chi ha tutto subito e facile, non si gode poi fino in fondo i traguardi. Io, sarà che mi son dovuta sudare questi dieci anni, ogni piccola conquista me la sono sudata, cercata e poi goduta».
Durante l’esperienza del Grande Fratello Vip che ti ha vista opinionista social, hai parlato spesso del ‘sentiment’ dei concorrenti. Se dovessi chiederti il tuo oggi?
Sereno! Sento che sto cambiando.
Una delle più recenti esperienze professionali che ti ha vista da inviata, è quella vissuta a Sanremo per il Festival con Tv Sorrisi e Canzoni.
Ogni opportunità lavorativa per me è una nuova sfida e un’opportunità di crescita. Lo spettacolo non è un ambiente facile. Ci sono dei pregiudizi, soprattutto nei confronti del mio mondo. E quindi, riuscire a dimostrare professionalità e cercare di farti prendere sul serio e farti rispettare da persone che comunque fanno parte di questo mondo, superarla, è stata una sfida e mi ha donato una grande energia.
Io, ero al settimo cielo! Ogni cantante ha qualcosa da raccontare ma lì, nel pieno del Festival di Sanremo li trovi spesso molto stanchi. Ma con Tv Sorrisi e Canzoni abbiamo pensato di trovare un modo diverso per interagire con gli artisti ponendo le domande sottoforma di gioco. Con questo clima un po’ leggero si sono tutti un po’ aperti. Sarò comunque per sempre grada a due direttori: Alfonso Signorini e Aldo Vitali. Nonostante Sanremo sia una settimana molto dinamica, ricca, il format ha funzionato e mi ha reso felice.
E’ grazie a questa esperienza che nel mio podcast voglio anche portare l’ambito musicale e non soltanto quello dello spettacolo, dell’intrattenimento e del web. Infatti, nel mio podcast ci sarà Clara. In futuro mi piacerebbe avere altri ospiti cantanti e sai, fanno un po’ fatica ad aprirsi. Io per esempio sono una chiacchierona come in questa intervista (ridiamo, n.d.r.).
Come è stato quindi intervistare Clara?
«Clara l’ho conosciuta a Sanremo. E’ una ragazza brava, bella ed ingamba e secondo me, con un vissuto da raccontare. Anche questa è una puntata da non perdere!».
A distanza di anni dal tuo esordio, cosa hai abbandonato, cosa hai lasciato andare di te?
«L’imprudenza, parte della mia impulsività e la non preparazione. Quando ero più piccola mi buttavo a capofitto. Agivo senza ragionare e poi sai, la vita è così da ragazzi può succedere. Ora sono molto più mirata. Ho imparato a dosarmi». E con questa ultima confidenza Giulia Salemi saluta i lettori di VelvetMAG, senza dimenticare un invito speciale ad ascoltare il suo Non lo faccio x moda, podcast prodotto da Taag!, l’agenzia di talent management attiva nel mondo dell’intrattenimento di Mondadori Media, online ogni venerdì su Youtube e su tutte le più note piattaforme in streaming.