La Russia avanza in Ucraina con una rapidità mai vista prima
Gli americani vogliono prolungare il conflitto almeno fino a Novembre, ma Putin prepara l'assalto.
Sul fronte ucraino, la Russia avanza giorno dopo giorno. E con una rapidità mai vista prima conquista villaggi strategici ucraini, come Novomikhailovka e Semenivka. Il grido d’allarme è arrivato recentemente anche dal comandante dell’esercito, Syrsky, che ha affermato come “la situazione al fronte stia peggiorando”.
Com’è noto i comandanti degli eserciti, anche per mantenere alto morale delle truppe e l’orgoglio dell’esercito, sono sempre gli ultimi a parlare o a darsi per vinti. E dunque quando arrivano da loro certe notizie significa che la situazione è di gran lunga peggiore di quel che si pensi. Gli esperti temono infatti un cedimento del fronte entro l’estate. Quando Putin sferrerà un assalto massiccio. Nel frattempo gli USA hanno sbloccato 61 miliardi di aiuti all’Ucraina, ma solo 14 miliardi in realtà saranno trasformati in armi. Zelensky dovrà resistere verosimilmente almeno fino alle elezioni americane di Novembre.
La Russia conquista villaggi strategici. Arrivano nuovi aiuti americani all’Ucraina
I russi stanno avanzando con velocità incalzante in Ucraina. Puntando a quei villaggi con una posizione strategica che consentono di conquistare altri territori a effetto domino. Adesso Putin si muove infatti alla conquista della città di Časiv Jar, da dove poi potrà facilmente muovere le truppe verso i 3 bastioni dell’ultima linea difensiva ucraina, come Kostjantynivka, Kramators’k e Sloviansk. Gli USA nel frattempo, per prolungare la tenuta del fronte ucraino, hanno approvato un pacchetto di 61 miliardi. Non saranno compresi però nel pacchetto i sistemi Patriot per la difesa antiaerea, a differenza di Israele. Ma hanno già provveduto a fornire Kiev di alcuni missili a lungo raggio come gli Atacms. Che possono colpire il territorio russo in profondità. Un passo in avanti dell’amministrazione USA, che teme da sempre gli attacchi degli ucraini diretti al territorio russo. Che hanno preso d’assalto negli ultimi mesi le raffinerie russe, provocando un grave rialzo dei prezzi del greggio, oggi arrivato di nuovo alle stelle.
Dei 61 miliardi di aiuti però solo 14 saranno trasformati in armi. La camera USA ha stabilito infatti che 23 miliardi verranno utilizzati per ricostruire le scorte militari USA, 14 saranno usati dalla Casa Bianca per acquistare direttamente dalla propria industria bellica le armi da spedire in Ucraina. 11 miliardi poi finanzieranno le attuali operazioni statunitensi in Ucraina, come il lavoro di intelligence e di addestramento dei piloti ucraini. E infine i restanti 8 miliardi serviranno per l’assistenza e la sopravvivenza economica del regime di Zelensky ormai da tempo in banca rotta. 14 miliardi però non bastano per vincere la guerra, e sono molto lontani dalle cifre spese dall’Occidente per la controffensiva dell’anno scorso. Appare chiaro che gli USA cercano in realtà solo di tardare lo sfondamento russo. Almeno fino alle elezioni americane di Novembre. Biden, infatti, non può permettersi un crollo del fronte durante la campagna elettorale.
Le difficoltà di Zelensky ed i piani di Putin
Ma il morale delle truppe ucraine è molto basso. Soprattutto dinnanzi ad una avanzata russa che si sta rilevando più veloce del previsto, conquistando incessantemente roccaforti strategiche. La Russia è riuscita infatti a produrre e a importare milioni di proiettili di artiglieria e si è procurata migliaia di droni dai suoi partner, come l’Iran e la Corea del Nord. Mentre le forniture occidentali non hanno tenuto il passo e si sta raschiando il fondo del barile degli arsenali militari. Ma non solo. Mosca è riuscita a reclutare militari in tutte le sue provincie, mentre Kiev ha fallito la mobilitazione generale. Con molti uomini in età da combattimento – circa 300mila – che si sono dati alla fuga dal Paese.
In questo quadro decadente, il presidente Zelensky, vedendo la propria leadership politica inevitabilmente posta in forte crisi, ha fatto fuori i vertici militari che erano diventati dei papabili concorrenti politici interni. Secondo Foreign Affairs se non ci sarà un’inversione a breve di questa tendenza la situazione è destinata a peggiorare e raggiungere il punto più basso entro l’estate. Quando Putin sferrerà un importante assalto. Il presidente russo infatti ha tutta l’intenzione di far cadere l’Ucraina prima dell’eventuale arrivo a Novembre di Trump alla Casa Bianca. E di conquistare gran parte del territorio in modo tale da porsi con il futuro presidente USA in una importante posizione di forza.