Le malattie più comuni legate agli occhi e come riconoscerle
Orzaiolo, congiuntivite, uveite e blefarite come curarle
È capitato a tutti, almeno una volta, di provare una sensazione di fastidio più o meno prolungato agli occhi, simile a pizzicore, bruciore o arrossamento: si tratta spesso di malattie legate agli occhi, situazioni transitorie, ma sempre fastidiose e talvolta in grado di generare qualche preoccupazione.
Escluse le cause di immediata identificazione, come il contatto con agenti esterni quali moscerini, detergenti o prodotti di make-up, è importante indagare eventuali ulteriori cause per capire come affrontare il problema in maniera corretta. Le malattie oculari sono infatti numerose ed è sempre importante rivolgersi ad un medico oftalmologo che può effettuare una diagnosi qualificata ed esperta.
Malattie legate agli occhi, cosa fare
Zeiss, leader mondiale nella produzione di lenti per occhiali da vista e strumenti oftalmici, con il supporto del Dottor Franco Spedale, Direttore dell’Unità Operativa a funzione Dipartimentale dell’Oculistica dell’Ospedale di Chiari ASST Franciacorta, aiuta a fare chiarezza sulle principali malattie, come si sviluppano e quali possono essere le cause e i possibili trattamenti.
L’orzaiolo, tra le malattie legate agli occhi, è un’infiammazione dell’occhio localizzata a livello della palpebra, che si manifesta con un rigonfiamento arrossato e doloroso e si forma quando il dotto escretore di una delle piccole ghiandole sebacee presenti al suo interno si ostruisce, impedendo al materiale oleoso di defluire e andare a lubrificare la superficie anteriore e le mucose dell’occhio. Normalmente, si distingue tra orzaiolo esterno ed interno: mentre l’orzaiolo esterno è di norma ben visibile, quello interno spesso non è invisibile, ma si manifesta con una palpebra molto rossa e gonfia.
L’orzaiolo non è contagioso
L’infezione non si trasmette né da persona a persona né da un occhio all’altro del soggetto interessato, soprattutto se si rispetta la raccomandazione di non toccare con le mani la palpebra. Un orzaiolo nasce da un’infezione batterica le cui cause possono essere diverse, per esempio una carenza di igiene oppure diversi fattori di rischio come il diabete mellito o un sistema immunitario compromesso. “L’orzaiolo in genere guarisce da solo e non richiede alcun trattamento particolare.“- dichiara Franco Spedale- “L’esposizione a una lampada termica, gel oculari antisettici e un collirio antibiotico possono aiutare nel processo di guarigione. Così come impacchi tiepidi di acqua borica e massaggi” In ogni caso, finché l’orzaiolo non è completamente guarito si deve evitare di truccare gli occhi e l’area cutanea circostante e indossare lenti a contatto.
Congiuntivite
Si manifesta quando si infiamma la congiuntiva, ovvero la membrana trasparente che ricopre il bulbo oculare e le mucose interne delle palpebre. Può capitare che la congiuntivite sia monolaterale, ma è molto frequente che sia bilaterale o che cominci in un solo occhio e passi rapidamente anche all’altro. Spesso la congiuntivite può essere contagiosa. La congiuntivite può essere causata da batteri, virus, parassiti oppure da stimoli esterni. Le cause non infettive includono il contatto con sostanze corrosive, lesioni e corpi estranei presenti nell’occhio, nonché il fumo, la luce UV, la polvere e le correnti d’aria. “Il trattamento varia in funzione delle cause che hanno determinato la congiuntivite.” -spiega Spedale- “È necessario quindi fare una distinzione tra congiuntivite batterica, virale o allergica.” Si consiglia, inoltre, di non indossare le lenti a contatto finché l’infezione non è stata debellata.
Malattie legate agli occhi: uveite
E’ una malattia infiammatoria o primaria dell’occhio o più spesso collegata a malattie autoimmuni. Per tale motivo la diagnosi è spesso tardiva e in alcuni casi complicata. L’occhio è arrossato con dolorabilità nei movimenti e alterazioni della visione più o meno marcati. “L’uveite va trattata con colliri cortisonici cui spesso si associano colliri dilatatori della pupilla ed in alcuni casi con colliri che abbassano la pressione degli occhi. La cura della malattia primaria è però necessaria per ridurre la comparsa di complicanze.”– dichiara Spedale. La prevenzione della forma infettiva dell’infiammazione si basa principalmente su misure di igiene per evitare l’ingresso dei microrganismi patogeni.
Malattie legate agli occhi: blefarite
Consiste in un’infiammazione dei margini palpebrali che appaiono irritati con ciglia “sporche” e incrostate. Questo disturbo, tra le più comuni malattie legate agli occhi, non fa distinzioni di sesso ed età, anche se sembrerebbe più comune negli individui sopra i cinquanta anni. Può presentarsi in forma acuta o cronica, la più comune. Si possono distinguere due forme, anteriore o posteriore, in base alla sua localizzazione. I sintomi che suggeriscono la presenza di un’infezione sono palpebre rosse, incrostate, gonfie, con prurito o bruciore, così come la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio.
“È possibile accelerare il processo di guarigione procedendo con estrema cura durante la pulizia delle palpebre applicando ogni giorno impacchi caldi e umidi sugli occhi per circa dieci minuti per aiutare a sciogliere le secrezioni più ostinate che si formano nelle ghiandole. Quindi, usare un cotton fioc per asciugare la sostanza liquefatta e rimuoverla in direzione delle ciglia”.– spiega Spedale. Si può prevenire un’infezione delle palpebre evitando gli stimoli esterni che la causano: questi includono agenti irritanti come la polvere e il fumo e altre impurità presenti nell’aria. Evitare le correnti d’aria aiuta a prevenire i casi acuti di blefarite.