A causa della guerra fra Israele e Hamas a Gaza stanno crescendo nel mondo gli atti di antisemitismo. Anche in Italia. La senatrice a vita Liliana Segre li subisce da molto tempo. E in questi giorni ha commentato la forte ondata di un fenomeno che si credeva non dovesse mai più tornare a livelli intensi. “Ricevo minacce pazzesche che ho ignorato per anni” ha affermato Segre durante un evento al Memoriale della Shoah di Milano il 13 maggio.
“Mi preoccupo di questi odiatori” ha aggiunto Segre. “In generale dovrebbero essere protetti e curati. Ma io ho visto tutto, come potrei avere paura a uscire di casa?“. “Dico sempre – ha aggiunto – che ho vissuto invano. Per 30 anni sono andata nelle scuole a raccontare ciò che era successo. E ritrovarmi a 94 anni a sentirmi dire ‘stai attenta, stai a casa’… A me piace vivere, sono attiva, ho tante passioni. E dovrei stare a casa perché qualcuno vuole ammazzarmi? No“.
Segre: “Noi accusati sempre di tutto“
“Non mi aspettavo questa ondata spaventosa di odio e antisemitismo – ha proseguito la senatrice – anche nei confronti di ebrei italiani che non c’entrano niente con le decisioni politiche di Israele e magari non le condividono. Siamo sempre stati odiati e perseguitati. Ma nonostante la Shoah e tutto quello che possiamo raccontare, il popolo di Israele continua a vivere nell’indifferenza generale“. “Siamo accusati di tutto quello che noi per primi non vorremmo vedere” ha aggiunto.
Sulla tragedia dell’antisemitismo è intervenuto anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “Dal 7 ottobre (ossia dal giorno in cui dopo il massacro di 1200 israeliani da parte di Hamas è scattata la reazione di Israele contro Gaza, ndr.) abbiamo avuto il 1000% di aumento di segnalazioni di sentimenti d’odio. Abbiamo alzato le barriere ma il sentimento di antisemitismo può alimentare forme di terrorismo“. Il ministro dell’Interno ha parlato durante lo stresso evento al Memoriale della Shoah di Milano a cui ha presenziato la senatrice a vita Liliana Segre. “Io noto che nella discussione pubblica c’è una certa sottovalutazione. Negare la parola a qualcuno o assaltare un obiettivo di matrice ebraica, è la cosa più sbagliata. Ogni azione che cela una riproposizione di sentimenti antisionisti e antisemiti va rifiutata da tutti” ha aggiunto Piantedosi.
L’antisemitismo in Italia
L’Osservatorio antisemitismo della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – CDEC ha elaborato una Relazione su atti e discorsi antisemiti in Italia nel 2023. I dati raccolti rilevano un netto aumento degli atti di antisemitismo. A seguito di 923 segnalazioni, sono 454 gli episodi di antisemitismo individuati dall’Osservatorio nel corso dell’anno passato. Si tratta di un dato in forte crescita rispetto ai 241 episodi rilevati nel 2022.
Di questi, 259 riguardano l’antisemitismo in rete e 195 si compongono di atti accaduti materialmente, tra cui un’aggressione fisica e 40 casi di minacce. Al cospirazionismo, principale matrice ideologica che alimenta l’odio contro gli ebrei, si aggiungono ora le reazioni legate alle tensioni in Medio Oriente. Infatti, a seguito dei più recenti sviluppi del conflitto in corso tra Israele e Hamas, gli atti contro gli ebrei sono aumentati nella quantità e mutati nella forma. Gli episodi rubricati tra ottobre e dicembre sono 216, circa la metà dei quali consumati offline. In occasione del Giorno della Memoria, lo scorso 27 gennaio, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato come lo sterminio degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale – la Shoah – sia stato “il più abominevole dei crimini“.