Un ponte spazzato via dalla corrente del torrente Liveron in piena a Malo (Vicenza), 16 maggio 2024. Foto Ansa/Tommaso Quaggio
Il maltempo sta mettendo a dura prova il Nord Italia. In Veneto, a causa delle forti piogge, il fiume Muson dei Sassi ha rotto un argine il 17 maggio ed è esondato a Camposampiero (Padova). Alcune abitazioni, evacuate, sono rimaste isolate. In tutta la regione gli allagamenti coinvolgono i centri abitati dei comuni di Asolo, Castelfranco Veneto, Altivole, Casier, Fonte e Mogliano Veneto (Treviso), Quarto d’Altino (Venezia), e Camposampiero (Padova). Dal 16 maggio un uomo di 66 anni è disperso dopo essere caduto in un canale in piena a Cantù, in provincia di Como.
A Vicenza e provincia la Protezione civile dichiara l’allerta rossa, dopo le previsioni di nuove abbondanti precipitazioni. Un’alluvione così a metà maggio “non ce l’aspettavamo” ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Crescono i livelli del Po in Lombardia ed Emilia-Romagna. A Milano e in tutta la Regione è stato prolungato l’avviso di criticità arancione (moderata) per il maltempo, con rischio idrogeologico e rischio idraulico. Come detto, un 66enne è caduto in un canale in piena a Cantù, in provincia di Como. L’uomo si sarebbe trovato su un ponticello pedonale insieme a degli amici sopra il canale della roggia, carico d’acqua a seguito delle forti piogge che hanno colpito anche il Comasco. L’incidente è avvenuto intorno alle 18.20 circa del 16 maggio in via caduti di Nassiriya.
L’indicazione delle autorità vicentine alla popolazione è di non entrare negli interrati ed evitare gli spostamenti non necessari. Sono ancora allagate e quindi interrotte alcune vie. La Protezione Civile ha emesso un avviso di criticità idrogeologica e idraulica, valido fino alle 14 di venerdì 17 maggio. Il maltempo è tale che preoccupa la situazione dei bacini di Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Basso Brenta-Bacchiglione, Livenza e Lemene.
“Siamo di fronte a fenomeni di precipitazioni eccezionali, che si sono abbattuti soprattutto nel Vicentino, nel Veronese e nel Padovano“, ha affermato il governatore del Veneto, Luca Zaia. L’apertura dei bacini di laminazione “ha permesso di evitare un disastro. Si sono registrate precipitazioni record. Nella zona Pedemontana Vicentina e Veronese c’è stata una media 180 millimetri d’acqua, con punte di 229, in sole 6 ore. Nella serata di giovedì abbiamo attivato l’Unità di Crisi. In mattinata ho poi firmato il decreto per la dichiarazione dello stato di emergenza per avversità meteo. Bombe d’acqua simili a maggio, in Veneto, non si erano mai viste“.
Un’alluvione così a metà maggio “non ce l’aspettavamo“, ha sottolineato Zaia. “È un fenomeno eccezionale per la stagionalità e per le sue caratteristiche. Acquazzoni intensi in pochissimo tempo, che non permettono uno sgombero dell’acqua superficiale di andarsene con velocità. Siamo in oggettiva difficoltà. Siamo di fronte a un fatto inusuale, non programmato“. Per Zaia tra le cause è da considerare anche l’azione sugli argini di animali come nutrie e tassi: “Lo sfondamento a Castelnuovo e Isola Vicentina ne è la dimostrazione. Senza voler male a questi animali, noi dobbiamo salvaguardare la vita dei cittadini“.
Crescono anche i livelli del Po in Lombardia ed Emilia-Romagna, in seguito alle intense precipitazioni che hanno interessato diverse aree nel settore nord-occidentale del bacino e i conseguenti fenomeni di piena di alcuni affluenti, in particolare lombardi. L’Agenzia interregionale stima che i livelli del fiume possano nuovamente crescere nelle prossime 24-36 ore, con valori prossimi alla soglia 1 di criticità (ordinaria, colore giallo) nel tratto tra Piacenza e Boretto.
Le piogge dovute al maltempo hanno continuato a cadere copiose su Milano, dove è stata prorogata l’allerta arancione. Il Centro operativo comunale della Protezione civile è attivo per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi e per coordinare gli interventi. Il Seveso ha raggiunto la soglia di attenzione. Durante l’allerta meteo, il Comune ha ribadito l’invito a non sostare nelle aree a rischio esondazione dei due fiumi, in prossimità dei sottopassi, sotto gli alberi e le impalcature di cantieri, dehor e tende. È importante provvedere alla messa in sicurezza di oggetti e vasi sui balconi e di tutti i manufatti che possono essere spostati dalle intemperie.
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