Meghan Markle, le voci sulla Casa Bianca si fanno più insistenti
Gli esperti analizzano le prossime mosse della duchessa
Meghan Markle crede che le donne possano cambiare il mondo. E dopo la sua visita in stile presidenziale in Nigeria, gli esperti sostengono che si stia preparando a scalare la politica diretta alla Casa Bianca. La co-protagonista di Suits, Erika Alexander, ha dichiarato negli ultimi giorni che la duchessa del Sussex “si sta dirigendo alla Casa Bianca”, prevedendo di essere un’attivista e sostenitrice delle donne. Secondo le opinioni raccolte dal MailOnline, inoltre, potrebbe essere a pochi passi dalla presidenza, a patto che segua un percorso senza inciampi.
Secondo le notizie raccolte dal MailOnline, Meghan Markle potrebbe essere molto vicina alla realizzazione del progetto politico. Il famoso storico Christopher Phelps, esperto di politica statunitense, ha dichiarato che il principe Harry potrebbe rinunciare alla cittadinanza inglese per favorire il successo della moglie. Ha affermato: “Sarebbe una bella storia. Il principe britannico che l’amava così tanto da rinunciare alla cittadinanza britannica per diventare americano. Non ci sarebbe alcun obbligo per lui di farlo, ma dovrebbe farlo se lei vuole avere un po’ di credibilità“. Proprio il viaggio della coppia in Nigeria è apparso a molti come un potenziale trampolino di lancio per la sua carriera politica. Un insider ai vertici della politica liberale della California ha detto al tabloid che la duchessa di Sussex potrebbe tramare un “salto in coda” ispirato a Donald Trump per ricoprire una carica elevata.
Secondo le speculazioni, però, la presidenza degli Stati Uniti potrebbe essere il suo obiettivo finale. Una fonte ha affermato: “Lei ha gli occhi puntati sul premio“. Il professor Phelps, che insegna all’Università di Nottingham in Inghilterra, ha detto che si possono tracciare parallelismi tra Meghan Markle e l’ex attore Ronald Reagan, che fu governatore della California prima di diventare il 40esimo presidente degli Stati Uniti dal 1981 al 1989. Anche Schwarzenegger è passato dal mondo dello spettacolo alla politica. Mentre continuano le speculazioni sulle sue ambizioni politiche, gli esperti hanno analizzato nel dettaglio i passi che potrebbero permetterle costruire una campagna di base per portarla a Washington.
Meghan Markle: gli esperti studiano la sua ascesa in politica
Secondo le fonti la campagna politica di Meghan Markle sarebbe iniziata in sordina quando si è recata a Uvalde dopo la tragedia. La duchessa ha deposto un mazzo di rose bianche in un memoriale improvvisato per le vittime dell‘attacco alla Robb Elementary School. Meghan non ha parlato pubblicamente del possesso di armi.
Il suo tour pseudo-reale in Nigeria la scorsa settimana, la sua crescente presenza agli eventi Invictus e la sua apparizione a sorpresa a Uvalde indicherebbero un’aspirazione politica. Gli esperti prevedono che se il suo obiettivo è una carica elevata, dovrà seguire un aumento del sostegno pubblico ai diritti delle donne, ai gruppi delle minoranze e alle comunità LGBTQ+. Stando agli esperti dovrebbe anche acquisire un ente benefico per dimostrare agli americani che “può effettivamente gestire qualcosa”.
Il professor Phelps ha affermato che le donne, in particolare, sono gli elettori chiave a cui rivolgersi, soprattutto per i democratici. Un ruolo maggiore negli Invictus Games potrebbe essere vantaggioso per Meghan Markle grazie al suo sostegno agli eroi militari. Un ruolo a parte nella sua ascesa politica è rappresentato dai viaggi. I Sussex insistono sul fatto che il loro viaggio in Nigeria non è stato un tour reale. Ma dal momento in cui hanno cantato l’inno nazionale britannico e hanno partecipato agli eventi sul tappeto rosso, molti hanno visto la cosa in modo diverso. La coppia starebbe organizzando altri tour di questo tipo. Un politico californiano ha detto al MailOnline: “Sembrava il primo grande passo verso Meghan che diventava una statista. Harry si è seduto in fondo. Era la sua First Lady, per così dire“. Tuttavia, secondo gli esperti, i Sussex non sono abbastanza ricchi per finanziare una campagna politica vincente alla Casa Bianca.
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