La strega bambina, l’autobiografia postuma di Sandra Milo è in libreria
L'attrice si racconta senza filtri nella sua autobiografia postuma pubblicata da Piemme
Si intitola La strega bambina l’autobiografia pubblicata postuma e scritta da Sandra Milo, una diva del cinema che si racconta senza filtri.
Si è spenta il 29 gennaio 2024 Sandra Milo. Sono trascorsi quasi sei mesi da allora e Piemme ha proposto in libreria la sua autobiografia postuma. Si intitola La strega bambina, un appellativo che la stessa Sandra Milo ha dato a se stessa. Così, infatti, inizia il suo racconto: “Io vi racconterò la vera storia di una bambina, una strega, una santa, un’erba inestirpabile”.
Inserita nella collana di Storie vere, La strega bambina è catalogata come un’autobiografia che Sandra Milo ha scritto prima di quel 29 gennaio. Star del cinema e icona della televisione nostrana, ha vissuto molto del tempo tempo sullo schermo vivendo avventure che ha voluto poi racchiudere in un volume, disponibile in libreria dal 21 maggio 2024.
La strega bambina, Sandra Milo si racconta in un’autobiografia postuma
Il mio libro dei sogni: con questo sottotitolo Sandra Milo si racconta, attraverso un volume postumo completato pochi mesi prima della sua scomparsa. Si è spenta a 90 anni, Sandra Milo, una carriera da diva cinematografica alle spalle che le ha permesso di lavorare con i grandi dello schermo come Federico Fellini. Come suggerisce Ansa, Sandra Milo lavorava da tempo alla sua autobiografia e ha consegnato gli ultimi capitoli pochi mesi prima della sua morte. Un ritratto inedito, firmato di proprio pugno, dove si descrive “una strega bambina“. Questa è la storia di Salvatrice Elena Greco, il vero nome di Sandra Milo che ha poi scelto un nome d’arte per la sua carriera. Un’autobiografia voluta e attesa, in cui si racconta in tutto e per tutto.
Torna alle origini quand’era soltanto una bambina, cresciuta in una famiglia povera, per poi arrivare alla famiglia che ha costruito una volta adulta. Sandra Milo parla dei suoi figli e dei suoi grandi amori, degli incontri importanti che hanno definito la sua carriera e il suo privato come ad esempio il faccia a faccia con Federico Fellini. La chiamava Sandrocchia e l’ha resa una star in 8 e mezzo, film in cui ha interpretato l’amante di Marcello Mastroianni. Ma quella raccontata ne La strega bambina non è soltanto la Sandra attrice: c’è anche la Sandra donna, la Sandra mamma, la Sandra sognatrice. “In un solo giorno il corso della tua esistenza cambia per sempre e ti ritrovi a fare i conti con un passato ingombrante e un tempo che non ti lascia modo di progettare il futuro”, scrive nell’autobiografia.
E prosegue: “A quale domani può aspirare chi ha davanti a sé pochi mesi? Per una che si è sempre vissuta pienamente l’attimo presente non è poi così importante proiettarsi in avanti. Eppure, guardando la linea della vita sulla mia mano destra, ho sempre pensato che sarei stata un’ultracentenaria. Sbagliavo. Ma non ho paura della morte, sono serena, in pace con me stessa“. Al centro di questa storia c’è l’amore, che ha accompagnato la sua intera esistenza sullo sfondo. “Così ne ho fatto incetta, lo cerco sempre, lo tengo vivo e brillante in me, ed è sempre nell’amore che trovo pace, che individuo il senso di ogni cosa“, racconta. Tutto ciò che non sappiamo è raccolto in questo volume. Un saluto appropriato ad una diva tra le dive.