L’estate 2024 è arrivata con lentezza: nessuna esplosione di calura anticipata. Per questo abbiamo optato per una tartaruga “fredda” tendente al blu. Che troverete nello scatto di Antonio Martello che spesso ci dona il suo sguardo per volgersi oltre la moda, lo spettacolo, continuando però a sognare.
Sarà un giugno assai denso e umano: in primis sarà tempo di elezioni europee – quelle dell’8 e del 9 giugno che potrebbero consegnare al Vecchio Continente un nuovo assetto politico. Che dovrà fare i conti con guerre ormai e purtroppo alcune “vecchie”; tutte sanguinose, che lo lambiscono sul fronte ucraino, come su quello mediorientale. Gli italiani e non solo cominceranno le loro vacanze, o quanto meno ad andare più piano, come le tartarughe appunto. Il Bel Paese si riempirà di turisti, che si sa non amano i mesi del grande caldo. Mesi in cui anche noi scegliamo di viaggiare altrove. Ma giugno no, sarà ancora un tempo di “vacanze attese”.
L’estate 2024 e quell’attesa lenta di (buone) notizie
La celebre tartaruga Oogway, protagonista della pellicola Kung Fu Panda sostiene ad un certo punto parlando con il protagonista: “Non esistono notizie belle o brutte, Shifu. Esistono solo notizie…”. Ora il principio di questa estate 2024, di questo giugno sarà di sicuro bella densa di notizie. In primis in merito come detto al futuro assetto politico europeo, che uscirà dalle urne e potrebbe pesare non poco anche per il fronte aperto sul conflitto russo-ucraino. Il Vecchio Continente è spaccato tra l’intervento diretto e l’attendismo, con un ruolo della NATO mai così centrale dalla fine della Guerra Fredda. Ed anche qui torna la tartaruga benissimo per ritrarre le perplessità anche solo militari, l’atteggiamento di chi sta lavorando per evitare l’allargamento del conflitto.
A ciò si aggiungono i massacri e la violenza che arrivano dall’altra guerra che sta mettendo a fuoco uno dei territori perennemente abituato ad essere teatro dei più vari conflitti: oggi quello arabo-palestinese. Con la paura che quest’estate porti anche qui un allargamento ad est con la Repubblica Iraniana. Che in scena è scesa già, sia in maniera diretta sostenendo le organizzazioni terroristiche, che con l’attacco diretto. Ma oggi è alle prese con una difficile e prossima tornata elettorale dopo l’incidente in cui Raisi ha perso la vita.
La tartaruga come simbolo di speranza
Ogni anno, proprio nell’ultima settimana di maggio, per la precisione il 23, si celebra la Giornata Mondiale delle Tartarughe. Si festeggia dal 1990 quando l’American Tortoise Rescue (ATR), un’organizzazione no-profit impegnata nella protezione di tutte le tartarughe, ne ottenne il riconoscimento. Inquinamento, pesca e caccia, sono le principali cause dello sterminio incontrollato di moltissime specie di questo animale straordinario, che rimanda inevitabilmente alle origini del creato. Una sorta di evoluzione dei dinosauri e perché no, capace di portarsi dietro, anche la magia dei draghi.
Quelle indicate sono chiaramente tutte azioni compiute dall’uomo, come è accaduto per molte cose, e come accade sia per gli scenari di guerra, che nel discorso politico. Forse è il tempo di porvi rimedio invece di dare priorità ad altro, o al solo desiderio di vacanza. Le tartarughe, sono una specie di simbolo del mondo in cui viviamo quando ci urlano: o ci pensate voi e presto, o nessun altro potrà farlo poi. In fondo era Voltaire a sostenere:
Il male ha delle ali e il bene va a passo di tartaruga.