Iris van Herpen ha creato il suo primo abito da sposa che unisce tradizione couture ed elementi high-tech: ha proposto il suo primo wedding dress stampato in 3D.
Dopo la mostra a Parigi dedicata alla sua arte, Iris van Herpen torna a stupire. Questa volta realizzando il suo primo abito da sposa in 3D. La sua proposta di moda, del resto, è una fusione di tradizione e tecnologia, per cui non dovrebbe stupire l’ennesimo tentativo glam con il supporto della stampa 3D. Ad indossarlo per il suo grande giorno l’avvocato Mariana Pavani.
Una vera e propria creazione high-tech, quella proposta da Iris van Herpen, probabilmente la prima di tante che ha così inaugurato un nuovo filone della sua casa di moda. Certo, non si tratta del primo esperimento in 3D. Iris van Herpen ne aveva dato un assaggio già nel 2010, quando la stampa 3D non era ancora così affermata ed utilizzata come oggi. Qualcuno forse ricorderà la sua creazione rigida che ricordava la sovrapposizione di conchiglie, soprattutto perché è stato uno dei capi presenti alla sua mostra di Parigi. Con quest’abito da sposa, però, dimenticate la spigolosità. Iris van Herpen si è superata, proponendo una delicatezza degna del grande giorno.
Iris van Herpen propone il suo primo abito da sposa stampato in 3D
Un abito dai tratti futuristici è quello proposto da Iris van Herpen. Non a caso è stato realizzato con il supporto high-tech. Si tratta di un modello realizzato su misura, il primissimo stampato in 3D dal brand e creato per Mariana Pavani. Di una delicatezza definita ultraterrena, l’abito ha richiesto numerose prove di persona per lavorarlo al meglio. Come specifica il brand, il processo è partito con una scansione 3D del corpo della sposa così da poter realizzare su misura il modello. Con una base plissè realizzata a mano, è stato accostato ad un tessuto delicato stampato in 3D realizzato presso una struttura specializzata di Parigi.
“Per Mariana volevamo esprimere il suo amore per la natura, l’arte e la sua femminilità spingendoci oltre i confini. Entrambi riteniamo che la moda sia una forma d’arte e quindi lei osa davvero esprimersi per rendere il suo matrimonio un’esperienza irripetibile“, scrive il brand via Instagram. “La fluidità scultorea del suo abito da sposa fonde perfettamente la tradizionale lavorazione Couture con tecniche radicali rivolte al futuro“. Il processo di realizzazione è durato circa 600 ore in totale, di cui 41 ore soltanto per stampare l’abito. Nessun dettaglio è stato tralasciato. Oltre all’estetica, impeccabile, Iris van Herpen si è accertata che l’abito fosse anche comodo e giusto per il corpo della sposa.
La realizzazione di quest’abito è un perfetto equilibrio. Da un lato punta alle tecniche della couture tradizionale con la plissettatura, il drappeggio e le perline; dall’altro, invece, aggiunge elementi innovativi come la stampa del silicone e il taglio laser. Secondo la stilista, la stampa 3D è sicuramente complicata ma non impossibile. “È un processo molto complicato. Sì, devi acquisire familiarità, ma una volta capito, non penso che sia molto più difficile di alcuni dei metodi di lavoro più tradizionali“, è il suo commento a WWD.