Il G7 dei capi di Stato e di Governo al via nel mega resort di Borgo Egnazia (Brindisi), fino al 15 giugno. Vi partecipano i leader dei Sette Grandi: Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Germania, Francia, Italia e Giappone. Il vertice si tiene periodicamente e questa volta tocca al Governo italiano l’ospitalità e la presidenza del summit. Dal 2014 non partecipa più la Russia (era il G8), a seguito dell’annessione della Crimea. Proprio il sostegno all’Ucraina è al centro del dibattito a Borgo Egnazia in queste ore.  

Sul dossier Kiev, così come su quello di Gaza, il consenso tra i Sette sembra unanime. Anche sulla decisione di adoperare gli asset di Mosca posti sotto sequestro in due anni di guerra, come forma di sanzione per l’invasione russa. Adoperarli al fine di finanziare nuovi aiuti militari al Governo di Zelensky. È invece sul diritto all’aborto che lo scontro s’infiamma. Secondo fonti europee, nell’ultima bozza della dichiarazione finale del vertice di Borgo Egnazia è scomparso il punto nel quale i Sette sottolineavano l’importanza di garantire “un accesso effettivo e sicuro all’aborto“.

Foto X @lb_ua

Sul tavolo il tema dell’aborto

Il riferimento doveva rafforzare – come chiedevano soprattutto Francia e Canada – il comunicato finale del G7 di Hiroshima di un anno fa, in cui si parlava invece di “accesso legale e sicuro“. Fonti della presidenza italiana hanno poi precisato che gli sherpa – i funzionari che in concreto effettuano le trattative e redigono i documenti del vertice – al lavoro in Puglia già da lunedì, stanno ancora trattando e che “tutto quello che entrerà nel documento conclusivo sarà un punto di caduta finale frutto dei negoziati“.

Nessuno dei partecipanti al G7 ha chiesto di “eliminare” il punto sull’aborto dalla bozza, nel quale resta invece il riferimento al gender equality. Ma il protrarsi di trattative dimostra per lo meno una differenza di sensibilità politiche sul tema. Con l’Italia di Giorgia Meloni che ha deciso di rafforzare l’apertura dei consultori alle associazioni Pro Vita, e la Francia di Emmanuel Macron – ora alle prese con la sua più grave crisi politica – che a marzo ha invece inserito, con un sì bipartisan, il diritto all’aborto in Costituzione. Mentre Joe Biden ha fatto della libertà di scelta delle donne, minacciata da Donald Trump, uno dei terreni di battaglia della campagna elettorale in vista del voto di novembre per le presidenziali.

Il clima, l’Africa, l’Ucraina, Gaza

Giorgia Meloni accoglierà a breve tutti i leader del G7, prima della foto di famiglia che aprirà i lavori. La prima sessione, in tarda mattina del 13 giugno, sarà dedicata all’Africa, al clima e allo sviluppo. Fitta l’agenda di incontri, anche bilaterali, per una 3 giorni dove domineranno le guerre: dal sostegno all’Ucraina alla posizione dei Grandi sul Medio Oriente.

La situazione a Gaza sarà il tema della seconda sessione di lavori, mentre la terza sarà dedicata a Kiev, alla presenza di Volodymyr Zelensky. Gli Stati Uniti auspicano di chiudere subito l’accordo tra i Sette sull’uso dei profitti degli asset russi congelati per finanziare la guerra, mentre nella bilaterale tra Zelensky e Joe Biden sarà in ballo l’accordo sulla sicurezza Usa-Ucraina. Nel pomeriggio è in programma un evento G7 su Partnership for global infrastructure and investment. A sera la cena offerta dal presidente Sergio Mattarella al Castello Svevo di Brindisi.

I leader del G7 rimarranno nel Brindisino fino al 15 giugno. Foto X @RaniMukherjeeS

La bozza di dichiarazione finale circolata sui media ribadisce inoltre l’appoggio dei Sette alla roadmap per Gaza delineata da Biden. Ora forte anche del sostegno del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Il G7 chiederà ad Hamas di accettare l’accordo di cessate il fuoco e a Israele di allentare l’escalation di una “offensiva militare su vasta scala” a Rafah, in linea con le indicazioni della Corte internazionale di giustizia dell’Aja.

Papa Francesco al G7

Molti gli incontri bilaterali a Borgo Egnazia, a cominciare da quello di Meloni con Biden venerdì 14 giugno. Il presidente degli Stati Uniti, il primo cattolico dopo John Fitzgerald Kennedy, vedrà lo stesso giorno anche il Papa, nella prima assoluta di un Pontefice al G7. Francesco è l’ospite d’onore della sessione dedicata all’Intelligenza Artificiale, tema voluto dalla premier non senza suscitare la sorpresa di alcuni partner che lo giudicavano prematuro. Voci, bozze, indiscrezioni continueranno a rincorrersi fino all’ultimo giorno, trovando poi conferma o smentita in un testo scritto nero su bianco che Giorgia Meloni spiegherà nella conferenza stampa finale di sabato mattina 15 giugno.