Melbourne: l’attacco a Re Carlo
La statua di Giorgio V è stata vandalizzata per mandare un messaggio al Sovrano
Re Carlo III non sembra godere di ampio favore in Australia. Come riportato dal Daily Mail, una statua di re Giorgio V è stata decapitata a Melbourne da vandali che hanno dedicato l’attacco all’attuale Re. Il gesto si è verificato a pochi mesi dalla sua visita in Australia con la regina Camilla. Gli antimonarchici hanno filmato la decapitazione e l’hanno pubblicata online con la colonna sonora di God Save the Queen dei Sex Pistols.
L’attacco alla statua di re Giorgio V non è l’unico nel suo genere. Nelle ultime settimane, infatti, gli assalti ai monumenti reali e di epoca coloniale continuano in Australia e nel Commonwealth, compreso il Canada. L’attacco è avvenuto il 10 giugno, mentre l’Australia godeva di un giorno festivo per celebrare il compleanno ufficiale dell’attuale re, che cade sempre il secondo lunedì di giugno. I filmati condivisi sui social mostrano i vandali che tagliano la testa della statua di Giorgio V e la ricoprono di vernice rossa prima di spruzzare le parole: “La colonia cadrà“. Si tratta di una frase già usata dall’Antifa e dai gruppi di estrema sinistra nei precedenti attacchi.
Il video dell’atto vandalico termina quando il gruppo fa una panoramica sulla testa di Giorgio V a terra e la didascalia “Buon compleanno figlio di p*****a. La statua danneggiata si trova nel Kings Domain, un grande parco a Melbourne, sulla riva sud dello Yarra. La polizia di Victoria sta indagando. Ma il gruppo WACA (Whistleblowers, Activists and Communities Alliance) ha già rivendicato il gesto. In un Tweet WACA ha dichiarato: ”Ci è stato inviato un augurio di compleanno per Sua Maestà. Palestina libera. Dal fiume al mare“. L’attacco è avvenuto nel contesto di un’ondata di attacchi contro le statue australiane di grandi figure britanniche come la regina Vittoria e il capitano Cook nell’ultimo anno.
Re Carlo III affronta l’ennesimo atto vandalico in Australia
L’Australia rappresenta uno dei capisaldi del Commonwealth. Per questo motivo alcune fonti affermano che re Carlo III “non vede l’ora” di recarsi lì in visita, dal momento che le cure contro il cancro procedono per il meglio. Negli ultimi tempi, infatti, l’aria rivoluzionaria si è diffusa in tutto il continente. Simili atti di vandalismo sono avvenuti anche in altre parti dell’ex impero britannico. Nel 2021 persino la statua dell’amata regina Elisabetta II è stata rovesciata in Canada. Da un recente sondaggio è emerso che gli australiani ritengono che il loro Paese non sia mai stato così diviso. Questa divisione è stata attribuita al primo ministro di sinistra della Nazione, Anthony Albanese. Finora il Re ha effettuato 15 visite ufficiali in Australia. Gli ultimi tre viaggi sono avvenuti in compagnia della moglie Camilla.
Il viaggio proposto quest’anno in ottobre lo metterà al livello di sua madre, Elisabetta II, che ha visitato il Paese 16 volte. Il re, 75 anni, spera di andare anche in Nuova Zelanda e Samoa. Intanto si assiste a un numero crescente di attacchi da parte della sinistra in Australia contro le statue legate alla Gran Bretagna, compresi i monumenti reali. Molti attribuiscono la colpa alla politica di Albanese, che ha indetto un referendum sulla possibilità che l’Australia diventi una repubblica. Ma la sconfitta del referendum ha congelato quei piani per il futuro. Victoria e altri stati australiani, dunque, di recente hanno celebrato un giorno festivo per il compleanno di re Carlo. Buona parte del Paese, dunque, è vicino alla Famiglia Reale. Ma gli atti vandalici hanno interessato anche altre statue-simbolo.
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