Beppe Convertini: “Lampedusa è il prossimo luogo che vorrei visitare”
Il noto conduttore racconta in esclusiva a VelvetMAG il suo nuovo libro Il Paese azzurro
Duecento pagine di racconti, aneddoti, consigli, per scoprire o riscoprire le Eolie e Ischia, Maratea e la Versilia, le Cinque Terre, la Laguna veneta e altri splendidi scenari. Appunti di viaggio nel segno del mare, linfa vitale del nostro Paese. Il Paese azzurro, il nuovo volume di Beppe Convertini apprezzato conduttore, attore, autore radiofonico e televisivo, edito da Rai Libri, racconta i suoi viaggi alla scoperta del mare e delle coste più belle d’Italia. Il libro prende per mano con garbo e facilità il lettore in un’avventura lunga migliaia di chilometri. Luoghi custodi di tradizioni e antichi mestieri: tessitrici; maestri d’ascia: carpentieri navali specializzati nella costruzione degli scafi in legno; pescatori di moeche, i granchietti della laguna veneziana.
L’itinerario prende il via dalle Eolie: “Alicudi è l’isola selvaggia, Salina quella più verde, Lipari il centro abitato più grande, Stromboli l’isola di Iddu, come gli abitanti hanno ribattezzato il vulcano. Panarea è la più mondana, Filicudi la più raffinata e Vulcano è caratterizzata dalle fumarole di zolfo“, afferma Convertini. In Puglia, invece, a bordo di una barca a vela esplora le Isole Cheradi e il Golfo di Taranto. Al Nord il tour prevede, fra le altre, una tappa a Comacchio. Non manca la Liguria con il golfo dei Poeti e Lerici. L’ultimo capitolo della guida è dedicato agli splendori della Laguna Veneta. Beppe Convertini racconta il suo nuovo volume in un’intervista esclusiva a VelvetMAG.
Beppe Convertini, intervista esclusiva VelvetMAG
Dopo Paesi Miei narra nuovamente della natura, questa volta del mare. In questi anni di innumerevoli viaggi per i programmi Rai quale luogo le è rimasto maggiormente impresso?
Girando in lungo e in largo l’Italia e le isole con Linea Verde, Storie di mare e tanti altri programmi di territorio ho davvero scoperto posti speciali, unici al mondo, che ho nel mio cuore. E’ difficile sceglierne uno perchè chiaramente sono tantissimi. In questo ultimo libro Il Paese Azzurro parlo di Taranto, la mia provincia, che ho vissuto sin da bambino quando ammiravo il mare davvero unico.
Andavo lì la domenica con il mio padrino di battesimo e con la sua famiglia ed è stata un’emozione incredibile poter girare alcune puntate in questo luogo, ma soprattutto scoprirne altri. Taranto è una città meravigliosa con le Isole Cheradi dove ho avvistato due balenotteri e anche un gruppo di delfini che nuotavano al largo e ancora il Duomo del 1100 con la bellezza delle tradizioni degli usi e costumi, le magnificenze storiche, culturali, paesaggistiche, ma anche tante bontà culinarie grazie alla cucina così variegata.
Dal Nord, al Centro, al Sud, c’è un aneddoto in particolare che che l’ha colpita nei suoi giri per l’Italia?
A Procida dove ho scoperto la spiaggia del film Il Postino. Quest’anno il capolavoro di Massimo Troisi festeggia trent’anni e verrà celebrato al Procida Film Fest. Qui ho ammirato la villa dove ha vissuto Elsa Morante, location che ha dato vita al suo libro L’isola di Arturo. L’attaccamento che hanno i procidani per la loro isola è eccezionale, è un amore infinito verso questa località così selvaggia, straordinaria con le case colorate bellissime. Gli edifici sono così pittoreschi perché i pescatori quando vanno in mare possono riconoscerli al largo. Ci sono tante storie straordinarie in queste località che mi hanno molto emozionato.
Quali delle persone che ha incontrato le è rimasta più nel cuore?
Mi ha colpito Elena a Cariati in Calabria con una storia davvero speciale. Lei è la prima di tredici figli, il giorno che l’ho intervistata era il suo compleanno, tutti erano lì per festeggiarla. Questa signora è stata per tutta la vita una tessitrice, di generazione poiché la nonna, la mamma, la bisnonna facevano questo mestiere. I suoi manufatti sono delle vere e proprie opere d’arte, la sua casa è piena di centrini, copriletto, maglie. Elena mi ha spiegato come insegna l’arte di tessitura a tutte le ragazze, organizza persino degli incontri con i giovani.
Sono rimasto affascinato dal rapporto che ha questa donna con suo marito, un ex pescatore. Lui quel giorno che l’ho conosciuta le portava la torta che le recapitava la loro figlia da Mantova e le chiedeva un bacio. Elena scherzando diceva: “Sì vabbè vuoi un bacio, ma la torta è di tua figlia!”. E’ stato molto piacevole l’incontro con questa coppia locale, quando sono arrivato nella loro abitazione la donna aveva appena raccolto i pomodori per fare la salsa. Insomma una bella storia di provincia, autentica, generosa e laboriosa qual è la provincia italiana.
Il suo libro è dedicato alla sua famiglia con cui ha uno splendido rapporto. Ritiene che il suo lavoro le abbia però sottratto qualcosa a livello personale?
Ho dedicato il mio primo libro ai miei genitori Grazia e Donato. Il secondo volume è rivolto alle mie sorelle Maria e Anna, ai miei quattro nipoti ed ai sei pronipoti. Il lavoro mi porta sicuramente lontano dai miei cari che sono a Martina Franca. Ho perso dei momenti speciali anche se cerco di esserci, sicuramente a Natale non sono mai mancato, a Pasqua, così come alle varie feste familiari e ai matrimoni. Durante le vacanze estive porto mia madre ogni anno, da ben vent’anni, a Le Cale d’Otranto.
Il viaggio che vorrebbe ancora intraprendere; dove e con chi?
Mi piacerebbe molto andare a Lampedusa, l’isola dell’accoglienza, qui ci sono persone straordinarie che hanno accolto e salvato tanta gente che è scappata dalla guerra e dalle avversità.
Tra i suoi prossimi impegni cosa l’aspetta?
Quest’estate tutti i week end condurrò un programma radiofonico su Rai Radio2, Estate in musica, dalle 16,00 alle 19:30, un viaggio davvero speciale nella nostra Italia. Inoltre andrò in giro per tutta la Penisola a presentare il mio libro e mi fermerò qualche giorno come sempre con la mia famiglia a Le Cale d’Otranto.
Quando viaggia cosa non deve mai mancare nella sua valigia?
Un libro, un jeans o una t-shirt, una tuta, un paio di scarpe da ginnastica, ma soprattutto l’immagine di mio padre e un crocifisso, sono cattolico praticante, papà e Gesù mi vegliano dall’alto e sono fondamentali per la mia vita.