Giovanni Raspini approda per la prima volta sulla copertina di VelvetMAG in questo luglio 2024 con la sua ultima collezione Superstones. Che trova ispirazione dalla terra, dalla materia, questa volta non nobile, spesso dura, ma che riesce a tramutare, quasi alchemicamente in gioiello: che si fa bellezza. A tratti anche animalesca.

L’importanza della materia, anche dura che si fa gioiello, bellezza. Riesce nel governare e far suo, riesce a rendere creativo anche questo ossimoro Giovanni Raspini con Superstones. La mostra – che ha come claim Gioielli dal cuore della Terra ha visto trenta creazioni uniche approdare a Roma, dopo l’inaugurazione a Milano, nella Coffee House di Palazzo Colonna a Roma. Dove la nostra collaboratrice Elena Parmegiani ha incontrato proprio Raspini: la loro lunga chiacchierata la troverete domani in esclusiva su VelvetMAG e su tutti i nostri canali social.

Da sinistra: il direttore di VelvetMAG Angela Oliva. In copertina uno scatto della collezione Superstones di Giovanni Raspini – Photo Credits: Amedeo Buhler

Giovanni Raspini con Superstones l’ispirazione è la terra

Trenta gioielli unici nati dalla creatività di Giovanni Raspini che ha tratto ispirazione dal contatto con minerali semipreziosi, dalle forme naturali spesso particolari, che hanno necessitato evidentemente un’azione doppia: da un lato la lavorazione, dall’altro e spesso il giusto abbinamento di materiali per divenire gioiello. La commistione con il bronzo, l’apporto delle elegantissime dorature. E poi l’argento elemento distintivo delle creazioni Raspini per le tante texture: “dal nero profondo, al lucido, al bianco più lampante, fino al massimo con l’argento lucidato”.

Due scatti della collezione Superstones di Giovanni Raspini – Photo Credits: Amedeo Buhler

Come ci spiegherà in esclusiva domani proprio su VelvetMAG. Tutte lavorazioni capaci di accogliere un minerale che non solo si presenta, ma spesso è crudo, grezzo, ma che aveva delle potenzialità per divenire prezioso. Senza perdere la carica, tipica dello stile animalier, quasi il mood sottostante la materia di questa collezione, e che crea una linea di continuità con il passato grazie alla “pelle del coccodrillo, alle squame del serpente, ai gusci delle tartarughe, ai coralli”. Quello che Raspini definisce un “modellato plastico capace di diventare organico, e di essere un elemento distintivo della maison. Che sfoggia nel 2024 anche una nuova testimonial: Matilde Gioli.

Il 2024 la collezione viaggia tra Milano, Roma e Catania… fino alla Cina

Lo scorso anno era stata la Puglia l’approdo della collezione di Giovanni Raspini, che quest’anno ha virato verso la Sicilia. Dopo aver toccato la Fonderia Napoleonica a Milano e la settecentesca Coffee House di Palazzo Colonna a Roma, il viaggio si è concluso a Palazzo Biscari. Si torna come nella Capitale in un capolavoro dell’architettura barocca, in cui il creativo porta il suo mondo e mood artigiano. Orgoglioso sempre della sua toscanità, della sua tradizione che si innesta ogni volta nel territorio sottostante. E solo con questo approccio poteva essere possibile approdare in Cina. Sbarcando su Tmall, tra le piattaforme più influenti e popolari per gli utenti del Paese del Dragone. Un’inizio supportati da un distributore locale.