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Aprilia, retata antimafia: in manette anche il sindaco

Lanfranco Principi è ai domiciliari. Arrestate altre 24 persone. Molte le imputazioni, a vario titolo: dallo smercio di droga a usura e lesioni

Una vasta operazione antimafia delle forze dell’ordine ha colpito duro al mattino del 3 luglio, portando all’arresto di 25 persone fra cui Lanfranco Principi, sindaco di Aprilia (Latina) eletto un anno fa con l’appoggio del Centrodestra. Estorsioni, usura, reati contro la pubblica amministrazione e traffico di sostanze stupefacenti sono i reati contestati a vario titolo ai destinatari delle misure cautelari. Persone per lo più aderenti, secondo le accuse, a un’associazione mafiosa. 

A effettuare perquisizioni e arresti, su richiesta della Dda e su ordinanza del Gip di Roma, sono stati gli uomini e le donne della Direzione investigativa antimafia e del Comando provinciale del Carabinieri di Latina. Nel corso delle indagini, cominciate nel marzo 2018, gli investigatori hanno raccolto “elementi gravemente indiziari” in ordine alla esistenza di “un’associazione mafiosa operante nel territorio di Aprilia e comuni limitrofi“. Un gruppo criminale che si avvarrebbe “della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, avente come finalità quella di commettere più delitti“.

Mafia Aprilia arrestato anche il sindaco
Foto X @MediasetTgcom24

Le ipotesi di reato

Fra questi il traffico di sostanza stupefacente, l’estorsione aggravata, la rapina, le lesioni e la minaccia. Tutti elementi utili ad imporsi sul territorio e a ottenere il sostentamento per gli affiliati detenuti. C’è poi l’ipotesi di usura ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria nei confronti di commercianti e imprenditori per somme di denaro cospicue. E infine la detenzione e il porto abusivo di armi.

La presunta associazione mafiosa di Aprilia aveva come obiettivo, stando sempre alle indagini, quello di “acquisire in modo diretto e indiretto la gestione e comunque il controllo di attività economiche, di appalti e servizi pubblici e ostacolare il libero esercizio del voto“.

Arrestato il sindaco di Aprilia

Come detto sopra c’è anche il sindaco di Aprilia tra le 25 persone finite in manette durante la maxi operazione dei carabinieri in provincia di Latina. Si tratta di Lanfranco Principi, in carica dal 31 luglio 2023. Al mattino del 3 luglio il primo cittadino ha ricevuto l’ordinanza di custodia cautelare del gip di Roma su richiesta della Dda. Ordinanza eseguita dalla Dia e dai carabinieri del comando provinciale dei di Latina. Nell’abitazione di Principi le forze dell’ordine hanno effettuato una perquisizione, secondo quanto riporta l’Agi. L’agenzia di stampa informa inoltre che il sindaco di Aprilia si trova adesso agli arresti domiciliari.

Lanfranco Principi Aprilia Latina arrestato
Lanfranco Principi, sindaco di Aprilia. Foto X @TgLa7

La vicenda di Aprilia richiama ancora una volta l’attenzione dell’opinione pubblica sul territorio di Latina: una parte del Lazio che appare vulnerabile al dominio criminale. Di questi giorni, infatti, gli ultimi sviluppi della vicenda giudiziaria che segue l’atroce morte di Satnam Singh, il bracciante indiano di 31 anni, deceduto il 19 giugno dopo che il suo datore di lavoro italiano lo aveva abbandonato senza chiamare i soccorsi, a seguito di un gravissimo infortunio sul lavoro avvenuto due giorni prima.

Martedì 2 luglio, per una coincidenza il giorno prima della retata antimafia ad Aprilia, Antonello Lovato, datore di lavoro di Satnam Singh, è finito agli arresti con l’accusa di omicidio doloso con con  dolo eventuale. Un’imputazione ben più grave di quella di omicidio colposo, già pesante, ascrittagli finora dalla procura di Latina. Lovato avrebbe assunto un comportamento “disumano“, afferma il Gip, tale di costituire concausa della morte del suo operaio ferito.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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