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Soldati russi carne da cannone in Ucraina: ogni giorno 1000 fra morti e feriti

Lo sostiene il New York Times che precisa come però Mosca stia reclutando ogni mese fra i 25mila e i 30mila militari da inviare al fronte

Il mese di maggio 2024, il 27° di ininterrotta guerra russa e inutile strage in Ucraina, è già nella storia come un periodo ‘tritacarne’ per i soldati di Putin. Secondo le agenzie di intelligence statunitensi, britanniche e di altri Paesi occidentali ci sono stati una media di oltre 1000 militari feriti o uccisi ogni giorno. Ma come scrive il New York Times, citando funzionari statunitensi, date le perdite molto ingenti, Mosca sta reclutando dai 25mila ai 30mila nuovi soldati ogni mese. Più o meno tanti quanti stanno uscendo dal campo di battaglia.

È per questa ragione che il Cremlino dell’autocrate guerrafondaio può continuare a inviare ondate di truppe – vera e propria ‘carne da cannone‘ – contro le difese ucraine. Nella speranza di sopraffarle e sfondare le trincee. È uno stile di guerra che rievoca il passato della Seconda Guerra Mondiale e che gli stessi soldati russi di oggi paragonano all’essere messi in un tritacarne. Con gli ufficiali di comando apparentemente inconsapevoli del fatto che stanno mandando a morire giovani soldati di fanteria, molti dei quali senza esperienza.

Russia soldati guerra Ucraina
Foto X @KyivIndependent

Ucraina, russi falcidiati

A volte questo approccio si è rivelato efficace e ha portato l’esercito russo a vittorie come quelle ad Avdiivka e Bakhmut, nell’Ucraina orientale. Ma al prezzo di stragi di migliaia e migliaia di uomini. I dirigenti ucraini e occidentali affermano che queste tattiche hanno avuto meno successo questa primavera, quando la Russia ha cercato di conquistare terreno vicino alla città di Kharkiv. Mosca ha raggiunto un obiettivo fondamentale: creare una zona cuscinetto lungo il confine. Tuttavia l’attacco non ha minacciato Kharkiv e alla fine è stato fermato dalle difese ucraine.

Il presidente Putin e Mosca hanno davvero provato a fare grandi progressi, a sfondare le linee del fronte questa primavera” ha detto il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg al New York Times. “Ci hanno provato e hanno fallito. Hanno fatto piccoli progressi e stanno pagando un prezzo molto alto“.

Gli scontri del mese scorso hanno decimato la città di Vovchansk, a circa 40 miglia da Kharkiv, dove ucraini e russi sono impegnati in una dura battaglia per il controllo. Soldati russi hanno affermato via Telegram che stanno subendo perdite elevate. Alcuni dicono che i loro ranghi vengono falcidiati da droni, mitragliatrici e sbarramenti di artiglieria.

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Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg (a sinistra) parla con il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin (a destra). Foto Ansa/Epa Olivier Hoslet

Morti e feriti almeno 350mila russi

Così tante vittime hanno determinato la decisione della Russia di inviare nuove reclute in Ucraina in tempi brevi. Il che significa che i soldati al fronte sono scarsamente addestrati. I droni onnipresenti, inoltre, hanno reso facile per entrambe le parti individuare e colpire le forze nemiche. E le mine e le bombe a grappolo rendono il movimento in campo aperto un’impresa quasi suicida.

Secondo il Segretario alla Difesa americano, Lloyd J. Austin III, da quando Putin ha lanciato un’invasione su vasta scala, il 24 febbraio 2022, almeno 350mila soldati russi sono stati uccisi o feriti. Invece, sulla base di stime britanniche, si valuta che il numero dei russi uccisi o feriti in Ucraina dopo oltre 2 anni di guerra sia superiore a 500mila. Le stime statunitensi delle vittime della guerra si basano su immagini satellitari, intercettazioni di comunicazioni, social media e dispacci dei giornalisti. Nonché su resoconti ufficiali di Russia e Ucraina.

Stime difficili sulle vittime dell’Ucraina

Stime affidabili sulle vittime dell’Ucraina sono più difficili da ottenere. Gli ucraini custodiscono segretamente i numeri reali di soldati e civili morti e/o feriti. Diversi funzionari Usa lamentano di non aver ricevuto resoconti accurati. Il presidente ucraino Zelensky ha affermato che nei primi due anni di guerra hanno perso la vita 31mila soldati ucraini, ma si tratta di una cifra poco credibile. È invece possibile che i morti e i feriti siano centinaia di migliaia. Da parte sua Putin ha offerto un presunto “piano di pace” all’Ucraina, a condizioni al momento irricevibili per Kiev. E il massacro non si ferma.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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