6 rischi causati da caldo eccessivo e afa: come prevenire
Le ondate di calore possono portare conseguenze non trascurabili che è meglio evitare
L’estate e le sue belle giornate, a volte, possono sfociare in ondate di caldo e afa. In questo caso è bene saper gestire la situazione ed evitare i rischi più comuni con conseguenze, tutt’altro, che trascurabili.
Caldo e afa possono essere nemici dell’organismo, soprattutto quando si mostrano eccessivi e prolungati. A soffrire sono i soggetti più fragili, sicuramente, ma non sono da escludere conseguenze importanti anche sulle persone più sane. A tal proposito è bene chiarire quali siano i rischi più comuni e soprattutto come riuscire a prevenirli ed evitarli. A fare il punto sulla situazione anche gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale.
I disturbi “sconosciuti” causati da caldo e afa
In Italia il grande caldo potrebbe toccare a luglio anche i 40°C, il che può trasformarsi in un serio problema per anziani, bambini, persone con patologie e, in certi casi, anche nelle persone più sane. Secondo uno studio cinese pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, ad esempio, la qualità del sonno peggiora al di sopra del 36°C. Caldo e afa, infatti, provocano disagi termici al corpo che si protraggono anche durante la notte. A tal proposito, vale la pena chiarire che un sonno insufficiente è in grado di compromettere il sistema immunitario e la funzione cognitiva. Lo stesso studio, inoltre, avrebbe dimostrato dei cambiamenti anche nell’assunzione di cibo.
Con le alte temperature, infatti, si sarebbe registrata una riduzione dell’appetito all’ora di pranzo e un allungamento del tempo di durata di pranzo e cena, rispetto alla prima colazione. Difatti, la regolazione dell’assunzione di cibo è attuata dalla termoregolazione. Si tratta, sia nel caso del sonno che nel caso del cibo, di situazioni alterate che potrebbero sfociare in patologie. Anche a fronte di quanto detto fino ad ora, la Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale) ha realizzato una guida su come difendersi da caldo e afa. Tra i disturbi segnalati dai medici ci sono, in particolare: insolazione, crampi, edema, congestione, disidratazione e colpo di calore.
Il rischi più comuni e come prevenirli
Nel dettaglio, l’insolazione può determinare eritemi o ustioni anche accompagnate da sintomi simili al colpo di calore. I crampi, invece, sono dolori fisici causati dalla perdita di sodio dovuta alla sudorazione e ad una conseguente modificazione dell’equilibrio idrico-salino. L’edema è causato da una ritenzione di liquidi in gambe e piedi, dovuta ad una prolungata vasodilatazione periferica. Per quanto riguarda la congestione, generata dall’assunzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, si manifesta con dolore toracico inteso e sudorazione. La disidratazione si presenta con sete, palpitazione, debolezza, vertigini, mucose asciutte e abbassamento della pressione. Ed infine, il colpo di calore. Quest’ultimo rischio si verifica quando si compromette la fisiologica capacità di termoregolazione e si può manifestare con sintomi vari, via via più gravi. Dal mal di testa si passa alla nausea e al vomito fino ad arrivare a stati confusionali e di ansia.
Dopo aver spiegato i sei rischi più comuni derivati da caldo e afa, gli esperti di Sima suggeriscono di evitare di esporsi al caldo e al sole diretto. Altro accorgimento è il ricambio d’aria e la ventilazione naturale a cui si aggiunge un mantenimento delle stanze fresche, schermando le finestre esposte al sole. Per mantenere la casa fresca, inoltre, è consigliato chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante la sera o la notte. Bagni e docce frequenti e con acqua tiepida servono a regolare il calore del corpo. Così come sorreggono una corretta idratazione almeno 3 litri di acqua al giorno e l’assunzione di cibi con molta acqua come frutta e verdura. Non dimenticare di usare creme solari e gli occhiali da sole, ed infine, meglio evitare anche attività sportiva all’aperto nelle ore con più caldo e afa.