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Biden, il 72% degli statunitensi non lo considera in grado di fare il capo dello Stato

Un sondaggio della Cbs affonda il presidente. Cresce la pressione perché ritiri la sua candidatura al secondo mandato ma i familiari fanno muro

Cresce all’interno dell’opinione pubblica statunitense lo scontro sull’opportunità di un passo indietro – ovvero di un ritiro – del presidente uscente Joe Biden, dalla sua corsa per la rielezione alla Casa Bianca. Mancano 4 mesi al voto per le presidenziali e la strada del ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Usa sembra spianata senza più ostacoli. Ma è davvero così? 

Una cosa è certa: per molti di coloro che non vogliono Trump di nuovo a dirigere le sorti della superpotenza dell’Occidente la candidatura di Joe Biden appare inadeguata e anacronistica. Un sondaggio dell’emittente Tv statunitense Cbs News indica come il 72% degli elettori americani ritiene che Bidennon disponga della salute mentale e cognitiva necessaria” a servire come capo dello Stato.

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Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Foto Ansa/Epa Stan Gilliland

Biden, cosa ne pensano gli americani

Ma non basta, perché una percentuale analoga afferma che il presidente proprio non dovrebbe portare avanti la propria candidatura per un secondo mandato alla Casa Bianca. I risultati del sondaggio realizzato dalla Cbs News si sovrappongono alle indiscrezioni sulla candidatura di Biden, tra voci che lo vogliono prossimo al ritiro e chi nega categoricamente una tale eventualità. Cbs News mette in evidenza i dubbi e le preoccupazioni degli elettori dopo il dibattito tv tra Biden e Trump dello scorso 27 giugno, dibattito che ha causato forte preoccupazione tra i democratici alla luce delle evidenti difficoltà esibite da Joe Biden.

Già il 9 giugno, nell’ambito di un analogo sondaggio, il 65% degli elettori registrati aveva espresso dubbi in merito all’idoneità di Biden a servire come presidente. Il dibattito della scorsa settimana ha alimentato ulteriormente questi timori, che ora sono condivisi da quasi i due terzi dell’elettorato statunitense. Per quanto riguarda invece l’ex presidente Trump, il 49% degli intervistati lo giudica mentalmente inadeguato a servire come presidente, mentre il 50% esprime il parere contrario.

La presunta riunione di Camp David

Secondo il New York Times, però, la famiglia Biden si sarebbe riunita a Camp David, in Florida, per esortarlo a restare in corsa e a continuare a combattere. Ciò non toglie che in privato esponenti del suo entourage abbiano espresso esasperazione per come lo staff lo ha preparato al dibattito, per lui rivelatosi disastroso, con Trump. Una delle voci più forti che hanno implorato Biden di resistere alle pressioni di chi vorrebbe un suo ritiro a favore di un altro candidato è stato suo figlio Hunter, al quale il presidente si è rivolto a lungo per un consiglio. A metà giugno Hunter Biden ha ricevuto un verdetto di colpevolezza da un tribunale del Delaware per possesso illegale di armi da fuoco e rischia 25 anni di carcere.

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La governatrice dello Stato del Michigan, Gretchen Whitmer, 52 anni, data fra i papabili a sostituire in corsa Biden se il presidente si ritirasse dalla battaglia contro Trump per la Casa Bianca. Foto Ansa/Epa Gian Ehrenzeller

I dilemmi del partito Democratico

In ogni caso, al momento, la Casa Bianca e i più stretti alleati del presidente negano che Joe Biden intenda ritirarsi dalla corsa alle elezioni presidenziali del 5 novembre. Senza di lui, pensano in molti, i maggiorenti del Partito Democratico rischierebbero di dilaniarsi a vicenda sulla scelta del candidato successore, favorendo la vittoria di Trump.

Nello specifico, poi, la riunione della famiglia a Camp David non sarebbe assolutamente collegata a una decisione sul futuro della campagna elettorale. O per valutare un abbandono prima della convention nazionale del Partito Democratico, in programma all’inizio di agosto. In un messaggio pubblicato su X, il vicedirettore della campagna di Biden, Rob Flaherty, ha definito l’indiscrezione “ca….te inventate dalla stampa al 100%“. Ma il sondaggio della Cbs appare invece piuttosto attendibile. Ed è difficile che alti dirigenti democratici, come Gavin Newsom, governatore della California, o Gretchen Whitmer, governatrice del Michigan, non li tengano nella dovuta considerazione. Anche perché potrebbero essere loro gli aspiranti candidati al posto di Joe Biden.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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