Palio di Siena 4 luglio 2024: vince inattesa l’Onda
La prima carriera dell'anno vede trionfare la contrada di Malborghetto
Il Palio di Siena del 4 luglio 2024 si colora dei colori dell’Onda. Come in molti avevano predetto vista la dominante bianco-azzurrina del colore del mantello/palio della Madonna di Provenzano nel drappellone di Giovanni Gasparro. A trionfare è stato Tabacco, il cavallo andato in sorte di Malborghetto, guidato da Carlo Sanna, alla terza vittoria in carriera.
La storia del Palio doppiamente rimandato del 4 luglio 2024 la scrivono “alla zitta” – come direbbero i senesi, cioè senza vantarsi, n. d. r. – la contrada dell’Onda con Brigante su Tabacco. Una carriera così anomala che è durata due giorni più delle tradizionali 96 ore di sempre. Il protagonista assoluto è stato Carlo Sanna, detto Brigante. Una corsa dove ricorre il numero 3: la terza vittoria del fantino sardo in carriera (la prima proprio nell’Onda con Porto Alabe nel 2017; la seconda nell’Oca lo scorso anno scosso su Zio Frac); alla terza volta che il barbero è toccato in sorte al popolo di Malborghetto, uscito a sorte come terza contrada lo scorso 26 di maggio. E quando un fantino a Siena supera l’asticella del terzo sigillo, non è più solo un caso, ma si candida a sicuro protagonista dei prossimi palii.
Palio 4 luglio 2024: l’Onda domina dopo una mossa lunga due giorni
La lunghissima mossa di questo Palio – praticamente iniziata alle 19 del 2 luglio e sospesa per pioggia fino a questa sera 4 luglio – ha smentito ogni previsione. Non ha favorito né l’atteso Montone, né direttamente almeno l’Oca. Che aveva a cavallo il “re della piazza” del momento Giovanni Atzeni, detto Tittia.
Ma ripartiamo con ordine. Nonostante la grande particolarità di questa carriera fosse l’annullamento dell’effetto attesa/sorpresa dell’ordine ai canapi – che era noto da 48 ore con l’arrivo della busta il 2 luglio, dando modo alle dirigenze di gestire tutti gli accordi possibili – la mossa è durata un’ora questa sera, senza particolari problemi tra le rivali. Poi non ha visto la tradizionale fiancata di forza della rincorsa a dare la via alla corsa stessa. Confermando le incertezze nel ruolo di Andrea Coghe, detto Tempesta su Zenios nella Lupa.
Fantini al canape: si vince anche “dalla parte alta”
Sorpresi i grandi favoriti nella parte bassa del canape: per i primi tre in ordine di chiamata dal mossiere Bartolo Ambrosione, la corsa è finita alla seconda curva di San Martino. Dopo un tentativo di recupero, proprio Jonathan Bartoletti detto Scompiglio su Ungaros nel Valdimontone cade rovinosamente facendo terminare la corsa della Pantera con Enrico Bruschelli, detto Bellocchio su Viso d’Angelo e della rivale di Via dei Servi, il Nicchio, con Elias Mannucci detto Turbine su Akida. Sulla carta la quarta posizione doveva essere fortunata per la Giraffa con la coppia doppiamente esordiente di Ardeglina e Gabriele Puligheddu detto Granito, che ha pagato non poco l’emozione di un palio difficile, stritolato tra le due coppie di rivali al canape.
Nella parte centrale è andata in scena anche l’altra rivalità tranquilla tra Leocorno – più nervoso al canape, ma migliore nella corsa con Sebastiano Murtas detto Grandine su Ares Elce – e Civetta uscita di scena per prima al primo San Martino con la caduta di Federico Guglielmi detto Tamurè su Criptha. Tranquillo alla mossa e capace di disputare una buona carriera d’esordio Mattia Chiavassa detto Tambani nel Bruco su Brivido Sardo.
Ma è nella parte alta che si compie la strategia vittoriosa di questa carriera: l’ottavo posto del Tittia con al fianco al nono l’amico Brigante. Una rapida chiacchierata tra i due durante le uscite dai canapi è stata sufficiente a gestire al meglio le incertezze della mossa. Il resto l’ha fatta la prontezza di Giovanni Atzeni, che “scappa primo” e ci resta per tutto il primo giro. Poi forse l’unico appunto è scegliere le traiettorie esterne, rispetto a quelle interne, più corte, chirurgiche del Sanna. Possibili con un cavallo “esperto, preciso, come Porto Alabe: un cavallo d’oro“, come lo ha definito Leonardo Scelfo, il barbaresco vittorioso dell’Onda.
Appuntamento a domenica per sapere chi correrà il Palio d’Agosto
Ora mentre il popolo dell’Onda festeggerà da questa notte fino a fine settembre il trionfo sul Campo di luglio, si guarda al ravvicinatissimo appuntamento di domenica. L’estrazione a sorte delle 3 contrade che correranno il Palio di Mezz’Agosto. Molte le contrade che hanno corso anche di luglio in cerca di riscatto: Lupa, Valdimontone, Nicchio, Leocorno e Civetta. A cui aggiungere la Selva e proprio l’ultima neonata alla vittoria: l’Onda. Unica a poter tentare il “cappotto“. Cosa in cui ha dimostrato di essere assai abile proprio il Tittìa, che ne vanta già 3 personali da fantino – nel 2013, nel 2019 e nel 2022 – su 10 palii vinti. E aspetta di sicuro il riscatto per raggiungere Aceto a quota 14 trionfi. Domenica 7 luglio si ricomincia, aggiungendo ogni volta un pezzo di storia, di questi 17 popoli, della “immortale” città di Siena e della sua Festa.