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Sassari, assalto armato al caveau della Mondialpol: auto in fiamme e spari in strada

Un commando di circa 10 persone ha sparso terrore fra la popolazione sparando anche ai carabinieri

Non c’è ancora alcuna traccia del nutrito gruppo di banditi che la sera del 28 giugno hanno seminato il terrore alla periferia di Sassari, in via Caniga, compiendo un assalto con armi da guerra al caveau della Mondialpol. Un commando di circa 10 malviventi ha assaltato la locale sede della società di sicurezza che si occupa delle scorte attorno alle 20.30.

I malviventi sono entrati nella stabilimento della ditta sfondando un muro con la benna di un mezzo meccanico. Hanno sparato all’interno per gettare nel panico le guardie giurate e sono riusciti impossessarsi del denaro custodito nel caveau, dove si stavano preparando i soldi per le pensioni. Poi sono scappati. Per coprirsi la fuga hanno incendiato diverse auto bloccando le vie attorno. E non hanno esitato a sparare contro una gazzella dei carabinieri che li ha incrociati.

Sassari Mondialpol rapina
Foto X @Marce__72

Altri episodi a Sassari

Sei mesi fa un gruppo di banditi aveva preso d’assalto un portavalori a pochi chilometri da Sassari e il bottino era stato di 4 milioni di euro. Con l’assalto del 28 giugno salgono a 3 gli episodi di assalto armato che in meno di 10 anni la sede della Mondialpol della città sarda ha dovuto subire da bande di criminali.

Precedentemente, a inizio di quest’anno come accennato, era avvenuto l’assalto a tre furgoni portavalori della Vigilpol mercoledì 31 gennaio, lungo la strada statale 131, in provincia di Sassari. Si era trattato in realtà soltanto dell’ultimo (fino ad allora) dei colpi di questo genere compiuto sulle strade di tutta Italia.

Secondo una prima ricostruzione, a commettere in quell’occasione l’attacco era stato un commando formato da almeno 10 persone armate e incappucciate. In pochissimo tempo i banditi erano riusciti a portare via il denaro in contanti da due dei tre blindati bloccati sulla statale, con il bottino che sarebbe di circa 4 milioni di euro. Per trovare un precedente basta tornare indietro allo scorso 4 dicembre, giornata in cui bande di criminali compirono due assalti distinti. Uno sempre in Sardegna e l’altro al confine tra Piemonte e Lombardia, sull’autostrada A4 Torino-Milano all’altezza di Romentino, in provincia di Novara.

Mondialpol Sassari assalto armato 28 giugno 2024
Foto X @Marce__72

I casi di assalto armato in Italia

Secondo il Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria 2023 realizzato da Abi, l’Associazione bancaria italiana, nel decennio tra il 2013 e il 2022, gli episodi di assalti armati compiuti da gruppi di banditi a furgoni portavalori e/o a sedi di società di sicurezza nel nostro Paese sono stati in media 38 ogni anno.

Il conteggio del report, citato da Andrea Falla su da Today.it, coinvolge tre diverse tipologie di rapine: non soltanto gli attacchi ai veicoli, come il caso di Sassari, ma anche i cosiddetti ‘attacchi al marciapiede‘. Ovvero quelli che avvengono durante le fasi di carico e scarico, e quelli alle ‘sale conta‘ dei portavalori.  Nell’intervallo di tempo preso in esame, gli anni peggiori sono stati il 2016, con 45 rapine in totale, e il 2020, con 44 casi (nonostante il Covid), di cui 8 assalti ai veicoli e ben 36 rapine sui marciapiedi. Il 2021 è stato invece l’anno con il minor numero di colpi: soltanto 19, di cui 12 attacchi al marciapiede e 7 ai furgoni. Un trend tornato a salire nel 2022: gli episodi registrati furono 26.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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