Grande successo per la conferenza stampa sulla salute dell’osso che si è tenuta presso la magica cornice della Curia Iulia. In presentazione un interessante studio sulla salute dell’osso dal Medioevo ai giorni nostri.
L’analisi morfologica microstrutturale tra campioni ossei della Domus Tiberiana è stata messa a confronto con i campioni dell’epoca moderna. Da ciò è emerso che i carichi eccessivi nell’antichità hanno dato lo sviluppo di precoce artrosi. L’osteoporosi nell’epoca moderna deriva per errati stili di vita tra cui la sedentarietà.
La salute dell’osso: gli studi osservano la presenza dell’artrosi già nel 1200 a.C.
La Fondazione Aila per la lotta all’artrosi ed osteoporosi, presieduta dal professore Francesco Bove, in occasione del 23° premio AILA “Progetto Donna”, del 27 giugno 2024 al Tempio di Venere nel Parco archeologico del Colosseo, ha promosso uno studio sulla microstruttura dell’osso, in collaborazione con il Parco archeologico del Colosseo, diretto da Alfonsina Russo. A presiedere alla conferenza anche i professori Giuseppe Familiari e Michela Relucenti del Dipartimento di Scienze Anatomiche ed istologiche dell’apparato locomotore dell’Università La Sapienza.
Lo studio ha avuto lo scopo di osservare la presenza di artrosi e/o osteoporosi in ossa antiche rinvenute durante gli scavi condotti dal Parco archeologico del Colosseo nella Domus Tiberiana (2020-2021) e datate intorno al 1200 a .C.
L’utilizzo del microscopio elettronico per la ricerca
Data la fragilità dei campioni è stata utilizzata una apparecchiatura innovativa, il microscopio elettronico a scansione a pressione variabile (VP-SEM) equipaggiato con sonda EDX. Tale strumento ha consentito di osservare i campioni di osso con una metodica non distruttiva, permettendone l’osservazione allo stato naturale, senza alcuna procedura di preparazione che li modificasse in modo permanente. Oltre all’analisi morfologica microstrutturale la sonda EDX ha consentito la microanalisi degli elementi chimici del campione, aggiungendo un dato composizionale
I risultati dello studio sulla salute dell’osso hanno evidenziato, anche in soggetti giovani, degenerazione artrosiche dovute a stress biomeccanico. Sono risultati assenti invece i caratteristici segni micromorfologici dell’osteoporosi, come dimostrato per confronto con campioni di collo femore dell’epoca moderna forniti dalla Fondazione AILA.
Lo studio sulla salute dell’osso: le persone soggette a carichi eccessivi riportano problematiche
Pertanto l’analisi condotta ha rilevato che le persone erano soggette a carichi di lavoro eccessivi in rapporto alla costituzione fisica e all’età. Tale osservazione condotta dallo studio sulla salute dell’osso lascia spazio a considerazioni di carattere sociale sulle condizioni di lavoro di donne e bambini, sostenute da rilievi scientifici della struttura e microarchitettura dell’osso.
I professori Familiari e Relucenti hanno illustrato la metodica dello studio e i risultati ottenuti mostrando immagini sensazionali con slides comprensibili anche per il grande pubblico, aprendo un dibattito guidato dal professor Francesco Bove sui cambiamenti di salute dell’osso con le migliorate condizioni di vita e alimentari, e dei maggiori rischi dovuti alla sedentarietà della vita moderna. Presenti all’evento anche il creativo Michele Spanò e lo stilista e scrittore Massimo Bomba.