Introduzione: “4×4” è un film argentino del 2019 diretto da Mariano Cohn e interpretato da Peter Lanzani, Dady Brieva e Luis Brandoni. Questo thriller psicologico cattura l’attenzione del pubblico fin dai primi minuti e si sviluppa in un crescendo di tensione e colpi di scena.

Ambientato quasi interamente all’interno di un’auto, “4×4” esplora temi di giustizia, vendetta e sopravvivenza in un contesto urbano che riflette le complessità sociali e morali dell’Argentina contemporanea.

Tutto sul claustrofobico thriller “4×4” – VelvetMag

Trama

La trama di “4×4” ruota attorno a Ciro, un giovane ladruncolo interpretato da Peter Lanzani, che decide di rubare una lussuosa SUV parcheggiata in una strada di Buenos Aires. Dopo essere entrato nel veicolo, Ciro scopre rapidamente che è intrappolato all’interno: l’auto è stata trasformata in una sorta di prigione tecnologica con vetri antiproiettile e un sistema di sicurezza impenetrabile.

Il proprietario dell’auto, interpretato da Dady Brieva, è un medico che ha subito numerosi furti in passato e ha deciso di prendere misure estreme per proteggere la sua proprietà. Attraverso un sistema di comunicazione all’interno del veicolo, il medico inizia a interagire con Ciro, mettendo in discussione le sue scelte e costringendolo a riflettere sulle conseguenze delle sue azioni.

Temi e Messaggi

“4×4” affronta temi profondi e complessi, mettendo in luce le dinamiche di potere e giustizia in una società segnata dalla disuguaglianza e dal crimine. Il film solleva interrogativi morali sulla legittimità della vendetta e sull’idea di giustizia fai-da-te. Il personaggio del medico rappresenta una figura di autorità che prende la legge nelle proprie mani, sfidando le convenzioni etiche e legali.

Il protagonista, Ciro, è un personaggio che suscita sia empatia che disapprovazione. La sua lotta per la sopravvivenza all’interno della SUV diventa una metafora delle condizioni di vita di molte persone nelle grandi città, dove la marginalizzazione e la criminalità sono all’ordine del giorno.

The ‘Venezia 78’ jury member Mariano Cohn, poses during a photocall at the 79th annual Venice Film Festival, in Venice, Italy, 31 August 2022. The festival runs from 31 August to 10 September 2022. ANSA/CLAUDIO ONORATI (regista di “4×4”) – VelvetMag

Recitazione e Regia

La performance di Peter Lanzani è notevole, riuscendo a trasmettere un’ampia gamma di emozioni, dalla paura alla rabbia, fino alla disperazione. La sua interpretazione riesce a mantenere alta la tensione per tutta la durata del film, rendendo credibile e avvincente la trasformazione del suo personaggio.

Dady Brieva, nel ruolo del medico vendicativo, offre una performance altrettanto convincente. La sua voce calma e razionale, che contrasta con le azioni estreme che compie, aggiunge un ulteriore strato di complessità al personaggio, rendendolo allo stesso tempo minaccioso e riflessivo.

La regia di Mariano Cohn è efficace e innovativa. L’ambientazione limitata all’interno dell’auto potrebbe sembrare una restrizione, ma Cohn riesce a utilizzare lo spazio in modo creativo, sfruttando ogni angolo della SUV per creare suspense e mantenere l’attenzione dello spettatore. La fotografia e il montaggio contribuiscono a creare un’atmosfera claustrofobica e opprimente, che rispecchia la trappola in cui Ciro si trova intrappolato.

Critica e Ricezione

“4×4” ha ricevuto recensioni generalmente positive dalla critica. Il film è stato apprezzato per la sua originalità, la tensione costante e le eccellenti interpretazioni degli attori principali. Alcuni critici hanno elogiato il film per la sua capacità di affrontare temi sociali complessi attraverso una trama avvincente e ben costruita.

Tuttavia, il film ha anche suscitato dibattito per il suo approccio alla giustizia e alla moralità. Alcuni spettatori hanno criticato il messaggio implicito della pellicola, ritenendo che possa giustificare comportamenti estremi in risposta alla criminalità. Altri, invece, hanno apprezzato la provocazione e il coraggio del film nel sollevare questioni difficili e attuali.

“4×4” è un thriller avvincente che riesce a mantenere alta la tensione e a stimolare la riflessione su temi di grande rilevanza sociale. Con una regia innovativa e performance potenti, il film di Mariano Cohn rappresenta un contributo significativo al panorama cinematografico argentino e internazionale. Se da un lato intrattiene, dall’altro provoca e invita lo spettatore a interrogarsi sulle complesse dinamiche di giustizia e moralità nella società contemporanea.