Giraffe, abili menti matematiche: lo conferma uno studio
Il mondo animale continua a sorprendere per le sue incredibili capacità
Un recente studio avrebbe attribuito alle giraffe delle nuove competenze eccezionali. Parrebbe, infatti, che le loro menti siano abili a fare calcoli in momenti precisi e importanti anche alla sopravvivenza.
Che gli animali siano dotati di abilità e competenze straordinarie non dovrebbe essere ormai un mistero, eppure non ci stanchiamo di restare stupiti difronte a caratteristiche che si ritengono solo ed esclusiva prerogativa umana. Questi, ad esempio, i campi della logica, della statistica o della matematica. Ebbene, un recente studio sarebbe in grado di smentire anche la più radicata convinzione. Infatti, pare che le menti delle giraffe siano particolarmente abili nei calcoli e questo li aiuterebbe a scegliere il cibo preferito.
La funzione cognitiva nelle giraffe
Il talento delle giraffe per la matematica è spiegato in uno studio pubblicato su Scientific Reports. Secondo la ricerca, appunto, questi erbivori dal collo lungo sarebbero in grado di fare veri e propri calcoli, dimostrando quindi abilità statistiche più sofisticate di quanto si potesse pensare. Nel concreto, per esempio, possono riuscire a capire quale decisione devono prendere per avere maggiori probabilità di ricevere una ricompensa, in termini di cibo preferito (dunque carote). Questo perché pare siano particolarmente abili a compiere calcoli statistici di base.
Per chi non lo ricordasse, avere la capacità di fare calcoli statistici vuol dire possedere una funzione cognitiva altamente sviluppata. Tale funzione cognitiva, fino ad oggi, si trovava solo nei primati e in una specie di pappagalli. A tal proposito, uno studio pubblicato su Pnas dai ricercatori della Harvard Medical School e della Yale University School of Medicine dimostrava come tre macachi rhesus (Macaca mulatta) fossero in grado di abbinare diversi valori a differenti formule. Basandosi anche sui dati precedenti ottenuti studiando altri animali (primati ad esempio), l’indagine sulle giraffe ha coinvolto 4 esemplari dello zoo di Barcellona. Nello specifico, due maschi e due femmine. Agli esemplari studiati è stato proposto di scegliere tra due bastoncini di verdure.
I risultati dello studio
Le verdure, tenute in un pugno chiuso, erano carote (le preferite dalle giraffe) e zucchine (le meno preferite dalle giraffe). Queste erano state estratte da contenitori trasparenti contenenti proporzioni diverse di verdure. Mentre le giraffe potevano vedere la quantità delle diverse verdure in ogni contenitore, non potevano osservare quale verdura i ricercatori gli offrissero. Dopo diversi esperimenti, i ricercatori hanno osservato che, in almeno 17 prove su 20, gli animali si trovavano in grado di selezionare il contenitore nel quale erano posizionate più carote.
Inoltre, i ricercatori hanno specificato che, nella selezione, le giraffe non potessero usare altre informazioni o il supporto di altri sensi come, per esempio, l’olfatto. Dunque, come suggeriscono i risultati dello studio, le giraffe sembrano risultare capaci di ragionamenti statistici al pari di alcuni primati. E, partendo dal presupposto che le giraffe possiedono un cervello relativamente piccolo, lo studio conclude: “Un cervello grande potrebbe non essere un prerequisito per abilità statistiche complesse e la capacità di fare calcoli statistici potrebbe essere più diffusa nel regno animale di quanto si pensasse in precedenza“. Dunque, un’ulteriore conferma del variegato e sviluppato mondo animale con le sue affascinati peculiarità.