Targhe Tenco: da Diodato a Bevegnù, foto Ansa - VelvetMag
L’assegnazione delle Targhe Tenco quest’anno ha visto numerosi colpi di scena e inaspettati risultati. Tra conferme, come quella di Simona Molinari, e novità. Anche Diodato ha ottenuto il riconoscimento di Migliore canzone. Le premiazioni avverranno sul palco dell’Ariston.
La lista dei riconoscimenti per le Targhe Tenco è stata resa pubblica, tra sorprese e conferme. Anche se già si hanno i risultati però le premiazioni avverranno il prossimo 17 e 19 ottobre direttamente sul palco dell’Ariston. Tra i premiati anche Diodato e Simona Molinari e tanti altri artisti del panorama musicale italiano che quest’anno si sono contraddistinti per i loro progetti musicali.
Nel bel mezzo dell’estate, com’è consuetudine ogni anno, sono giunti i risultati delle premiazioni delle Targhe Tenco. Si tratta del riconoscimento intitolato al cantautore Luigi Tenco, che viene assegnato dal 1984 ai migliori dischi dell’anno di canzone d’autore pubblicati nel corso dell’anno. Le opere vengono votate da una giuria di circa trecento esperti e giornalisti scelti dal Club Tenco.
Il riconoscimento di Miglior album in assoluto quest’anno è andato a Paolo Benvegnù con il disco È inutile parlare d’amore. Il cantautore corona così la sua carriera, contraddistinguendosi sempre per il suo essere alternativo, indipendente e, non in ultimo, intellettuale. L’artista ha visto fino alla fine un testa a testa con Vasco Brondi, Daniele Silvestri e Calcutta, il cui album Relax era già stato definito alla sua uscita uno dei migliori dischi dell’anno. Eppure, ha finito per uscirne fuori a mani vuote. Il Miglior album in dialetto, invece, è spettato a Assamanù di Setak. Una categoria, in realtà che quest’anno ha scaturito parecchie polemiche per l’esclusione di Piotta. Un passo indietro a lui c’erano anche Davide Van De Sfroos con Manoglia ed Eleonora Bordonaro con Roda.
La Miglior canzone singola è finita agli autori del brano La mia terra di Diodato, che ha fatto il pieno di preferenze in fase di votazione. L’artista ha espresso tutta la sua gratitudine alla giuria attraverso i suoi social. L’unico che aveva sfiorato vicino a lui la vittoria è stato il brano L’oceano di Paolo Benvegnù in collaborazione con Brunori Sas. La lista di riconoscimenti è proseguita con il Miglior album opera prima con la vittoria di Elisa Ridolfi con l’album Curami l’anima. Un risultato abbastanza inaspettato considerando i pochi numeri che ha collezionato il disco in termini di ascolti.
Il Miglior album di interprete spetta, invece, a Simona Molinari con Hasta Siempre Mercedes. Non è la prima volta che l’artista riceve tale riconoscimento, nel 2022 sempre nella stessa categoria la cantante aveva trionfato con Petali. Riceve il titolo di Miglior album a progetto il produttore di Sarò Franco – Canzoni inedite di Califano, il progetto che ha recuperato una serie di scritti inediti del cantante romano riproposti poi in musica da artisti di un centro livelli, nonché colleghi dell’artista, come Patty Pravo, Amedeo Minghi e Tiromancino.
Quest’anno la rassegna musicale ha anche festeggiato il suo 50esimo anniversario dall’istituzione della premiazione. Per l’occasione la giuria consegnerà anche il Premio Tenco, che verrà assegnato alla carriera di coloro che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore a livello mondiale.
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