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Davide Rivalta porta due Leoni al Parco della biodiversità di Noto

Lo scultore bolognese di fama internazionale approda all'oasi agro culturale

Davide Rivalta, artista bolognese contemporaneo e di fama internazionale, approda al Parco dell’anima di Noto. Venerdì 19 luglio lo scultore presenta due opere in bronzo di una delle sue serie più celebri, ovvero quella dei Leoni.

Dalle ore 19.00 del 19 luglio esposte al Parco dell’anima di Noto due celebri opere dello scultore bolognese Davide Rivalta. Appartenenti alla serie Leoni, le sculture in bronzo saranno esposte nell’oasi agro culturale fondata da Alessia Montani e Luigi Grasso con M’AMA.ART e AVASIM-MAMA.SEEDS, nei terreni dello Zahir Country House e dell’antica masseria La Corte del Sole.

Davide Rivalta
Davide Rivalta, Leone, 2017, Bronzo, 290 x 110 x 160 h cm, 682 kg @Foto Crediti Ufficio Stampa Parco dell’anima – VelvetMag

Davide Rivalta e le sue opere

Artista di fama internazionale, Davide Rivalta è noto, soprattutto, per le sue opere che rappresentano animali veri in stato di cattività, e quindi sradicati da loro ambiente naturale. Si tratta di creature incontrate dallo stesso artista e fotografate. L’intento dello scultore è quello di ridonare una sorta di ‘libertà‘, nonché dignità, a questi animali, collocando la loro riproduzione scultorea (spesso in bronzo) nell’ambiente antropizzato. E dunque le opere si trovano in luoghi pubblici come parchi e piazze, ma anche musei e siti istituzionali. Qui arrivano gorilla, leoni, aquile, rinoceronti, bufale e cavalli che si riappropriano così dello “spazio che l’essere umano ha loro sottratto“, come scrive una nota stampa ufficiale.

In particolare, i Leoni riproducono due grossi felini fotografati dall’artista al Centro di Tutela e Recupero della Fauna Selvatica del Monte Adone, in provincia di Bologna, sua città d’origine. I leoni protagonisti delle sculture sono ritratti in pose familiari. Il materiale utilizzato è il bronzo e il peso delle sculture è di 560 e 682 chilogrammi ciascuno. I leoni di Davide Rivalta sono distanti dall’immaginario archetipico del leone, visto come simbolo di forza.

I leoni

Si tratta, piuttosto, di animali a grandezza naturale, “apparentemente immobilizzati dalla pesantezza materica, come in ozio ma vigili“. I Leoni fanno parte della serie che l’artista ha realizzato nel 2017 e i cui esemplari si trovano a Roma. E possibile ammirarli, infatti, sulle scalinate della GNAM – Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma o davanti la sede centrale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel Piazzale di Porta Pia. Altri si trovano nel Cortile d’Onore del Palazzo del Quirinale e in diverse sedi istituzionali di prestigio e collezioni private.

Davide Rivalta, Leone
Davide Rivalta, Leone, 2017, Bronzo, 290 x 95 x 170 h cm, 560 kg @Foto Crediti Ufficio Stampa Parco dell’anima – VelvetMag

La mostra di Davide Rivalta continua la ricerca nel campo dell’arte contemporanea del Parco dell’anima. Quest’ultimo che vuole offrire al territorio importanti occasioni di rilancio nel segno della cultura. Aspetto che conferma la vocazione all’innovazione e l’attenzione ai temi ambientali, attraverso l’opera di artisti stati scelti per avere fatto di queste tematiche il centro della propria ricerca.

Note sull’artista

Davide Rivalta vive a Bologna, dove è nato nel 1974. Le tecniche di lavoro che predilige sono la scultura, il disegno e la pittura. Sue opere sono in permanenza a Ravenna (Palazzo di Giustizia, Autorità Portuale, Sant’Apollinare in Classe) e Neuchâtel (Bibliothèque publique et universitaire, Collégiale, Place Pury). Altre si trovano a Roma (Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo del Quirinale e Palazzo Borromeo), Firenze, (Teatro del Maggio Musicale Fiorentino) e Mougins (Chapelle Notre-Dame de Vie).

Lo scultore bolognese ha esposto in centri e istituzioni artistiche e museali. Tra questi anche il Künstlerhaus Palais Thurn und Taxis, Bregenz 2006 e Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea, Roma nel 2016, 2017, 2019, 2022 e 2023. Poi ancora al  Forte di Belvedere, Firenze, 2019. Ha partecipato alla prima Aichi Triennale, Arts and Cities, a Nagoya, 2010, e alla XXII Triennale di Milano, 2019.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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