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Perfetti Sconosciuti: Spiegazione del Finale

L'ultima sequenza emblematica nasconde un messaggio ben più profondo: ecco quale

Perfetti Sconosciuti è un film italiano del 2016 diretto da Paolo Genovese, che ha ricevuto grande apprezzamento sia dal pubblico che dalla critica per la sua trama intrigante e il finale sorprendente. In questo articolo, esploreremo in dettaglio il significato del finale del film.

Sin dal suo debutto, Perfetti Sconosciuti ha riscosso un enorme successo, venendo candidato a nove David di Donatello e conquistandone due (Miglior Film e Miglior Sceneggiatura). Il film vanta un cast ristretto e selezionato, composto da Marco Giallini, Kasia Smutniak, Anna Foglietta, Valerio Mastandrea, Edoardo Leo, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston e un cameo di Benedetta Porcaroli.

Perfetti Sconosciuti film finale
Il vero significato del finale di “Perfetti Sconosciuti” (Credits: ANSA) – VelvetMag

Il Gioco dei Telefoni

La trama di ‘Perfetti Sconosciuti‘ ruota attorno a un gruppo di amici che si riuniscono per una cena. Durante la serata, la padrona di casa, Eva, propone un gioco: tutti devono mettere i loro telefoni sul tavolo e condividere con gli altri ogni messaggio, email o chiamata ricevuta. Questo semplice gioco diventa presto una sorta di bomba a orologeria che svela segreti e menzogne, mettendo a nudo le vere identità dei personaggi.

I Segreti Rivelati

Man mano che il gioco prosegue, emergono verità scomode. Si scopre che Rocco ha una relazione extraconiugale, che Carlotta ha inviato foto compromettenti e che Cosimo ha un’amante. Le tensioni aumentano e le relazioni tra i personaggi si deteriorano rapidamente. Il gioco dei telefoni mette in luce quanto poco conosciamo davvero delle persone a noi più vicine.

Il Colpo di Scena Finale

Il colpo di scena finale del film è quello che ha lasciato il pubblico a bocca aperta. Dopo una serie di rivelazioni devastanti, si scopre che tutto ciò che abbiamo visto non è mai accaduto. I personaggi, infatti, decidono di non partecipare al gioco e la cena si svolge senza intoppi. Questo finale lascia aperte diverse interpretazioni sul significato del film.

Perfetti Sconosciuti Kasia Smutniak e Anna Foglietta
Kasia Smutniak e Anna Foglietta in una scena di “Perfetti Sconosciuti” (Credits: ANSA) – VelvetMag

Interpretazione del Finale

Il finale di ‘Perfetti Sconosciuti‘ può essere interpretato in vari modi. Una delle letture più comuni è che il film rappresenti una sorta di ‘what if‘ (cosa sarebbe successo se…). Questa scelta narrativa mette in evidenza la fragilità delle relazioni umane e il sottile equilibrio su cui si basano. Se i personaggi avessero veramente partecipato al gioco, le loro vite sarebbero state distrutte. La decisione di non partecipare rappresenta una sorta di sollievo e un ritorno alla normalità.

La Morale del Film

Perfetti Sconosciuti‘ pone l’accento sulla privacy e sulla fiducia nelle relazioni. Il gioco dei telefoni, pur essendo una proposta innocente, si rivela un esperimento sociale estremo che mette in luce la natura umana e la nostra tendenza a mantenere segreti anche nei confronti delle persone a noi più vicine. Il film suggerisce che forse è meglio non conoscere tutti i dettagli della vita degli altri, poiché la verità può essere dolorosa e distruttiva.

Perfetti Sconosciuti‘ è un film che fa riflettere sul valore della privacy e della fiducia nelle relazioni umane. Il suo finale sorprendente invita lo spettatore a considerare le implicazioni delle proprie azioni e delle proprie scelte. In un mondo sempre più connesso e trasparente, il film di Paolo Genovese ci ricorda l’importanza di preservare un po’ di mistero e riservatezza nelle nostre vite. Un tema universale, che ha permesso al lungometraggio nostrano di conquistare un importante primato: si tratta, infatti, del film con il maggior numero di remake esistenti.

Lorenzo Cosimi

Cinema e tv

Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

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