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Bagnoli, patto fra Meloni e De Luca per la rinascita dell’ex area Italsider

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Il 15 luglio 2024, Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, e Vincenzo De Luca, governatore della Campania, si sono incontrati a Bagnoli per firmare un importante protocollo d’intesa per la riqualificazione della zona. Non è mancato un siparietto. “Sono il civile De Luca, le rinnovo il mio benvenuto a Napoli”, è stato l’esordio del presidente della Regione Campania, con la presidente del Consiglio che si è limitata a ringraziare. 

Il Protocollo di Intesa

La frase di De Luca è una risposta a quanto gli fu detto dalla presidente del Consiglio a Caivano. In occasione dell’inaugurazione del centro sportivo ‘Pino Daniele’, la premier citò l’insulto che lo stesso De Luca le aveva rivolto a febbraio in Transatlantico. Adesso la questione, almeno dal punto di vista mediatico, sembra appianata.

Meloni De Luca protocollo per Bagnoli Meloni De Luca protocollo per Bagnoli
Foto Ansa/Ciro Fusco

Il protocollo per la rinascita dell’ex area metallurgica di Bagnoli, che è stato siglato il 15 luglio, è stato firmato anche dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Si tratta di un’intesa che prevede un investimento di 1,2 miliardi di euro destinati alla bonifica e al rilancio dell’area ex Italsider di Bagnoli. Questo progetto mira a trasformare una delle aree più degradate di Napoli in un polo turistico e culturale, creando fino a 10mila nuovi posti di lavoro. Meloni ha dichiarato che questo investimento rappresenta “l’opera di risanamento più ambiziosa d’Europa” e ha sottolineato l’importanza di un approccio concreto e non assistenzialista per il Sud.

Meloni e De Luca

Nonostante le tensioni passate tra i due leader politici, l’evento ha visto un clima di collaborazione e cordialità. De Luca ha accolto Meloni con una battuta, presentandosi come “il civile De Luca“, mentre la premier ha risposto con un sorriso e una stretta di mano, invitandolo sul palco per una foto insieme. Questo gesto simbolico ha voluto dimostrare la volontà di superare le divergenze per il bene comune della Campania. Almeno sulla carta. Poi si vedrà, all’atto pratico, che cosa accadrà.

L’incontro fra Meloni e De Luca non è stato privo di tensioni. Un corteo di protesta ha attraversato il centro di Napoli, criticando le politiche del governo e chiedendo maggiore trasparenza e partecipazione nei processi decisionali riguardanti la riqualificazione di Bagnoli. La polizia è intervenuta per garantire la sicurezza durante la manifestazione, ma non sono stati riportati incidenti significativi.

Corteo per contestare la firma dell’intesa per Bagnoli. Foto Ansa/Ciro Fusco

Il futuro di Bagnoli

Il progetto di Bagnoli rappresenta una grande opportunità per la città di Napoli e per l’intera regione Campania. L’auspicio è che non si tratti dell’ennesima ‘cattedrale nel deserto’, che poi non si realizza. Il piano di riqualificazione include la creazione di nuovi spazi verdi, strutture culturali e sportive, e infrastrutture per il turismo. Meloni ha sottolineato che “le cose possono cambiare” e che questo progetto è una dimostrazione concreta dell’impegno del Governo per il rilancio del Sud Italia.

L’incontro tra Giorgia Meloni e Vincenzo De Luca a Bagnoli ha dunque segnato un passo importante verso la rinascita di una delle aree più problematiche di Napoli. Tuttavia le proteste dei cittadini evidenziano la necessità di un dialogo continuo e trasparente con la comunità locale per garantire che i progetti di riqualificazione rispondano davvero alle esigenze del territorio.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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