Niveo a due anni da ‘Amici’: “Pensarmi senza musica è inimmaginabile”

Abbiamo conosciuto Niveo nel corso di Amici ’22. Il percorso del cantante all’interno del talent show è stato il trampolino di lancio per una carriera che gli sta regalando parecchie soddisfazioni. Adesso l’artista ha messo in atto una grande rivoluzione ed è pronto a mostrare un nuovo sé.

A un mese dall’uscita del suo nuovo singolo, Mi ami solo d’estate, Niveo può dirsi cambiato e maturato, nella sua musica, ma anche nella vita. L’artista non immagina una vita senza musica, ormai diventata linfa vitale nel suo percorso. E mentre attende quel che verrà, cavalca l’onda del successo mettendosi all’opera con il suo primo vero album.

Il suo desiderio di diventare un cantante è sempre stato in lui, ma solo nel periodo del lockdown ha iniziato a crederci di più, decidendo di darsi una possibilità concreta. Non a caso, solo dopo due anni decide di tentare i casting di Amici ’22, riuscendo ad entrare nella classe di Canale 5. Seppur la vittoria sia stata un sogno distante, l’esperienza è stata un vero e proprio trampolino di lancio per la carriera di Niveo. Dopo Scarabocchi, sono arrivati anche Sui sedili della Metro e Passo dopo passo. Ma è stato il brano Non mi va ad anticipare l’uscita del suo primo EP, Scarabocchi.

Un percorso scandito anche da importanti riconoscimenti, come il Premio Lunezia Generazione Z, ricevuto appena un anno fa per il brano Nuvole. Niveo non si ferma e continua a sperimentare e conoscere la sua voce e allargare i propri orizzonti, in vista dell’uscita del suo nuovo album, per cui non si è dato ancora scadenze certe. Nel frattempo, che il suo percorso prosegue a gonfie vele, noi di VelvetMAG abbiamo voluto incontrarlo per una chiacchierata per tirare le somme della sua giovane carriera, ponendo lo sguardo anche verso il futuro.

Intervista di Niveo a VelvetMAG

Ti sei avvicinato alla musica nel periodo del lockdown. Cosa ti ha ispirato a dedicarti a questa nuova passione? Prima d’allora c’era mai stato un episodio che ti aveva fatto ipotizzare una carriera come cantante?

Il sogno di fare il cantante è nato anni prima del lockdown. Ho iniziato ad innamorarmi della musica da piccolo, fischiettando ogni melodia che mi venisse in mente. Da qui, il nomignolo “Fischietto” con cui mi chiamava mio padre. Attorno ai 12 anni ho cominciato a cantare timidamente le mie canzoni preferite chiudendomi in camera e mettendo le versioni karaoke che trovavo su YouTube. Durante la pandemia qualcosa in me è cambiato, il ragazzino sempre solare e sorridente ha sentito la necessità di sfogare la solitudine forzata dal lockdown e la costante sensazione di non sentirsi realmente amato scrivendo canzoni. Iniziai a suonare la chitarra da autodidatta e contemporaneamente a scrivere i miei
primi testi. Proprio in quel periodo è nata la mia prima vera canzone Nuvole grazie alla quale ho avuto l’enorme onore di ricevere un riconoscimento nazionale del valore musical-letterario, il Premio Lunezia Generazione Z!

Perché proprio Niveo?

Il mio obiettivo era di trovare un nome che rimandasse a una caratteristica che mi contraddistingue fin da piccolissimo: i capelli bianchi. Ne ho tantissimi, ovunque io vada mi viene chiesto se sono naturali o se ho fatto una tinta. “Niveo” infatti vuol dire bianco come la neve.

Grazie alla partecipazione ad Amici nel 2022 hai ottenuto certamente più popolarità, senza contare il successo di Scarabocchi. Qual è stata la qualità che il pubblico, secondo te, ha maggiormente apprezzato della tua musica?

Credo che la qualità maggiormente apprezzata dal pubblico riguardo la mia musica sia stata la spontaneità. Nella mia vita non ho mai scritto nulla di costruito, infatti riascoltando quelle canzoni adesso sento un’ingenuità e un’immaturità che facevano sicuramente parte di me e sulle quali ho e continuo a lavorare molto. Questo però non cambia il legame che ho con alcune di quelle canzoni!

Non ti sei mai fermato dal produrre nuova musica, affiancandoti nei live anche ad artisti di un certo calibro. Cosa hai potuto imparare dai “big”?

Una delle lezioni più importanti che ho imparato osservando con attenzione i “Big” è di non smettere mai di studiare e di imparare cose nuove, solo così si può migliorare per lottare e raggiungere i propri sogni. Per esempio il pubblico che mi ha conosciuto ad Amici non ha mai scoperto il mio vero timbro vocale, io stesso lo nascondevo inconsciamente cantando con una impostazione sbagliata, da circa 9 mesi ho iniziato a studiare canto seriamente riuscendo a far uscire fuori tutte le sfumature della mia voce. In questo percorso sono stato affiancato dal mio vocal coach Massimo Guidi che ringrazio tanto per l’enorme lavoro che stiamo facendo.

Adesso la tua musica è cambiata ed è diventata più matura e consapevole. E tu sei cresciuto con lei? In cosa ti senti cambiato?

In primis sono cresciuto e cambiato io e in conseguenza la mia musica, soprattutto nei testi. Negli ultimi 6 mesi sono cambiate tantissime cose nella mia vita. Mi sono trasferito a Milano per studiare composizione arrangiamento e produzione. Ho iniziato a lavorare sulle canzoni che comporranno il mio prossimo disco con il mio nuovo manager, Massimiliano Longo che mi ha aiutato a trovare una nuova direzione artistica che ha portato alla firma del contratto discografico con ADA/WARNER MUSIC. Tutti questi cambiamenti non solo mi hanno permesso di crescere umanamente e musicalmente, ma anche a mettere ordine alle priorità della mia vita.

Gli ultimi mesi hanno visto l’uscita di tanti singoli. C’è un album in itinere?

Conto di pubblicare altri due singoli entro la fine dell’anno, queste canzoni insieme ad alcuni dei 20 e più brani già scritti in questi mesi andranno a comporre la tracklist del mio primo vero disco. Sono entusiasta e molto fiero del lavoro che stiamo svolgendo giorno dopo giorno, ho tantissime cose da raccontare e soprattutto la voglia di condividere i chiaroscuri che si agitano dentro me. Proprio per questo non ci siamo dati scadenze per l’uscita. Credo che un disco debba uscire nel momento in cui la tua esigenza di farti ascoltare avrà raggiunto il pubblico giusto che sarà pronto a farlo.

Come ti immagini da qui a dieci anni?

Faccio fatica ad immaginare come sarò domani, figuriamoci tra 10 anni! Faccio ancora fatica ad accettare di non essere più un teenager! Di sicuro, mi auguro di essere in una casa sommersa di musica e di fogli sparsi sul tavolo scarabocchiati con i testi di nuove canzoni. Sicuramente, avrò ancora una grande fame di musica perché pensarmi senza è inimmaginabile.