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Cricca e i suoi ‘Zero drammi’: «Che ognuno possa vederci quello che vuole»

Il cantante torna dopo un periodo di pausa, necessario per lui, per ritrovare se stesso

Si intitola Zero drammi il nuovo singolo di Cricca, il giovane artista che il pubblico ha conosciuto tra i banchi della scuola di Amici 22. Il brano è su tutte le radio e le piattaforme digitali.

Passare da 0 a 100. In un attimo catapultati nel tunnel del successo che mostra la sua doppia lama e, l’unica cosa da fare, sarebbe quella di fermarsi, prendere le distanze e capire quale sia la direzione più giusta. Giovanni, in arte Cricca torna sulla scena musicale dopo una breve pausa con un singolo che ‘elogia’ quel briciolo di speranza e leggerezza dopo aver vissuto una delusione, un periodo ‘no’, il buio.

Cricca
Cricca. Crediti photo: Giada Pasini – velvetmag

Ma Zero drammi – come i suoi brani e quelli che saranno – lasciano spazio all’ascoltatore e alla sua immaginazione, non a caso, proprio nel corso della nostra intervista, il cantante mi spiega quanto il suo messaggio possa essere libero di interpretazioni: “[…]credo anche quanto in Zero drammi, ognuno possa vederci quello che vuole. L’approccio autentico e genuino di Cricca alla musica gli ha permesso di costruire una connessione speciale con chi lo ascolta, anche grazie ai suoi viaggi, che hanno contribuito ad arricchire il suo bagaglio personale e artistico. Ne parla proprio qui, su VelvetMag.

Cricca in esclusiva a VelvetMAG

Come stai vivendo questo momento dopo un ritorno tanto atteso dai tuoi fan? 

Sono in un momento felice. E’ il ritorno che aspettavano di fare e lo aspettavo tanto anch’io! Poi, sai, l’attesa aumenta il desiderio e quindi, in questi mesi mi sono caricato e con l’uscita del singolo – in un certo senso – liberato e mi sento sereno e tranquillo. Ma sarà anche un po’ l’arrivo dell’estate. Essendo romagnolo e abitando in Riviera, noi ci attiviamo ancora di più durante la bella stagione in quanto – per noi – è un po’ il centro del dell’anno.

Zero drammi è il tuo nuovo singolo. Arriva dopo un periodo in cui hai deciso di ‘staccare la spina’ per un po’ andando via, raggiungendo l’Africa. Il brano è nato nel corso di questo viaggio, o l’Africa – appunto – è tutta un’altra storia?

Il pezzo nasce prima del viaggio in Africa anche se, proprio questo viaggio, ha portato ad una contaminazione al brano stesso. Sicuramente, prendere e staccare la spina è stato utile alla alla mia crescita personale ma anche allo sviluppo del brano, come ti dicevo poco fa. Sì, ho avuto il bisogno di allontanarmi un po’ mesi fa, e l’ho fatto senza troppi pensieri. Con Zero drammi, io sono partito perché avevo bisogno di staccare e l’ho fatto così, senza pensarci troppo. Poi, è chiaro che le cose che ho visto e le cose che ho vissuto lì, hanno dato sviluppo al brano. Il mio ultimo singolo è un brano che è stato sviluppato insieme ad altri cervelli, come quello di Piero Romitelli che ha aiutato la scrittura insieme a Francesco Picciano e prodotto da Enrico Brun con Max Corona e Cristian Bonato. 

Il nuovo brano, per quanto sia stato scritto da più persone, si percepisce quanto sia molto personale.

Io quando parto, scrivo e quando canto le mie canzoni ci metto sempre qualcosa di mio e di cose che ho vissuto. Poi, gli altri mi hanno aiutato a fargli prendere forma. C’è da dire anche che il mio messaggio, non voglio mai imporlo all’ascoltatore, quindi, credo anche quanto in Zero drammi, ognuno possa vederci quello che vuole. 

Cricca con 'Zero drammi'
Cricca con ‘Zero drammi’. Crediti photo: Giada Pasini – velvetmag

Quello che racconto io nel mio ultimo singolo è un amore che purtroppo è finito. I primi versi sono stati scritti così, di getto, usciti in modo naturale. Anche i più grandi amori passano e quindi sai, a vent’anni, uno si fa molte domande interrogandosi sul potere che ha l’amore. E purtroppo l’amore può finire da un giorno all’altro, anche quello che pensavi potesse essere eterno. Ma come si percepisce anche nel brano, lascio uno spiraglio alla spensieratezza di potersi vedere un giorno, chissà, sulla luna oppure in città con un po’ di fortuna. Tutte queste lucciole di speranza che rimangono accese riprendono anche parte del mio carattere, ovvero quello di rimanere leggero e sperare che le cose cambino in meglio.

La musica, come tutto ciò che è arte, può essere terapeutico per chi la fa e per chi la ascolta. In questo recente periodo storico però, soprattutto agli inizi di questa carriera, spesso si decide di mettere un freno a quello che fino a poco tempo fa era la più grande passione. Una distanza – seppur per poco tempo e in questo caso – al mondo della musica. Un altro artista che poco prima del tuo annuncio sui social dove comunicavi che volevi prenderti una pausa, è stato Sangiovanni. Come mai accade?

E’ molto difficile! Io sono arrivato da che facevo le piadine all’Aquafan (Riccione, n.d.r.) ad Amici. Uno sbalzo abbastanza grande e non c’entra che si è pronti a tutto. Il percorso graduale lo favorisco sempre perché se vai da 0 a 100 in così poco tempo, diventa più difficile mantenere quel livello. Se invece il percorso lo costruisci tassello dopo tassello, è più facile mantenerlo in quanto il percorso stesso, è stato di crescita, più lungo, più maturo. 

Lo sbalzo, non a tutti può far bene! Ed è possibile, soprattutto a questa età, andare in crisi. Perché? Beh, perché ci sono delle aspettative su di te sempre più alte, tante esigenze, tante cose da fare. Dei retroscena che non conosci e che se non sei abituato, possono arrivare in modo ‘pesante’. Poi sì, è vero che la musica è terapeutica, ma se si smette per il pubblico, non significa che si smette anche per se stessi. Io sono favorevole alla pausa per riflettere e capire se questa vita è quella che si vuole fare.

Cricca, il Festival di Sanremo è diventato negli ultimi anni non solo una delle ricerche che Google Trends segnala in alto, ma anche uno dei palchi che in molti vorrebbero calcare. Ci sarà presto un Sanremo anche per te? O meglio, è presente in te, l’idea di voler raggiungere il palco del Teatro Ariston?

Io Teresa, ti direi “ma magari”. Sto lavorando per questo. E’ uno dei miei più grandi sogni, ma anche lì è difficile. Non bisogna crearsi troppe aspettative e dire “se non ci vado ci rimango male”. Io cerco di scrivere la mia miglior canzone, il mio miglior testo e poi provare a proporlo. Poi, se mi prendono, sarò la persona più felice sulla terra e, se sarà il contrario, ci riproverò l’anno dopo. E’ la mia filosofia. 

Non è trascorso molto tempo da quando eri un allievo nella scuola di Amici e questo, è uno dei momenti in cui si vive l’adrenalina dei casting per poter accedere alla nuova edizione. Cosa consiglieresti tu, da ex allievo della scuola di Canale 5, a coloro che attualmente sono impegnati nei casting?

Di buttarsi al 100% in tutte le cose che dovranno affrontare in quella scuola e di godersi il percorso che è la cosa più importante. E’ un po’ come ho detto prima per me, non importa il risultato o dove si arriva, in che fase (serale o pomeridiano) ma bisogna godersi tutto, dal primo momento all’ultimo, ed essere grati perché l’opportunità di essere in quella scuola è da prendere e custodire nel cuore. 

Cricca, come ultima domanda vorrei chiedersi se, Zero drammi è l’anteprima di quello che sarà – magari – il tuo prossimo album. 

E’ presto ancora per dirlo, ma non sarà l’ultimo mio lavoro. Ci sarà qualcos’altro ed è ancora in lavorazione.

Teresa Comberiati

Spettacolo, Tv & Cronaca Rosa

Calabrese, a vent’anni si trasferisce a Roma dove attualmente vive. Amante della fotografia quanto della scrittura, negli anni ha lavorato nel campo della comunicazione collaborando con diverse testate locali in qualità di fotografa e articolista durante la 71ª e 75ª Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica. Ha già scritto il suo primo romanzo intitolato Il muscolo dell’anima. Colonna portante del blog di VelvetMAG dedicato alla cronaca rosa e alle celebrities www.velvetgossip.it, di cui redige ogni mese la Rassegna Gossip.

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