Ciotole di cani e gatti, ogni quanto si lavano?

Quando si parla del benessere dei propri animali niente deve essere lasciato al caso, anche sapere quando lavare le ciotole di cani e gatti. A tal proposito, sarebbe arrivato persino uno studio a spiegare le modalità e tempistiche utile per questa accortezza igienica.

Prendersi cura di un animale domestico significa, senza dubbio, prestare attenzione ad ogni aspetto della sua salute e del suo benessere. A tal proposito, quando si parla di ciotole di cani e gatti, non si fa riferimento solo al cibo e all’acqua, ma anche alla pulizia e alle condizioni in cui esigono di essere tenuti i contenitori degli alimenti di cui si cibano i pet.

Lo studio sulla pulizia delle ciotole di cani e gatti

Il benessere di un animale passa, inevitabilmente, anche dall’igiene. Per questo motivo la pulizia delle ciotole di cani e gatti non può essere un argomento da trascurare. A tal proposito si è interrogato, sulla frequenza del lavaggio dei contenitori citati, anche uno studio. Se infatti rispetto alla corretta alimentazione di Fido e Micio non mancano ricerche approfondite, in merito a questo tipo di accortezza igienica non esistevano fino ad ora molte risposte. A parlarne scientificamente per la prima volta è uno studio che arriva dalla North Carolina State University condotto dalla dottoressa Emily Luisana ed un esperto team di ricerca.

I ricercatori si sono concentrati su come le ciotole di cane e gatti possano trasformarsi in un veicolo di batteri per gli animali. Difatti, un’indagine avrebbe delineato alcuni dati allarmanti ed è per questo che una corretta educazione in questo campo risulta tutt’altro che superflua. In base allo studio è emerso che il 18% delle persone lava le ciotole ogni tre mesi o di più, il 22% le pulisce una volta a settimana e solo il 12% una volta al giorno. Tuttavia, è importante capire che conoscere la frequenza corretta con la quale lavare le ciotole garantisce il benessere degli animali, ma anche dei loro proprietari.

L’importanza della pulizia

Se la pulizia non avviene con una certa frequenza, gli animali rischiano di contrarre batteri quali l’escherichia coli e la salmonella. Inoltre, particolare attenzione merita la ciotola dell’acqua nella quale, soprattutto durante il periodo estivo, i batteri possono proliferare con più ‘forza’. E se le ciotole devono essere sempre pulite, anche l’ambiente che le circonda non può essere da meno. Per comprendere l’importanza di quanto detto fino ad ora, dopo lo studio pubblicato dalla North Carolina State University, la Food and Drug Administration ha dettato delle linee guida.

Dunque, proprio in simil modo delle stoviglie utilizzate dagli umani, anche le ciotole di cani e gatti hanno bisogno di essere pulite bene dopo ogni utilizzo. I residui di cibo si devono rimuovere con detergente per i piatti e una spugna o in alternativa possono essere messe anche in lavastoviglie (solo le ciotole sono adatte a questo tipo di lavaggio). Infine, dopo ogni lavaggio le ciotole devono essere asciugate bene con un panno. E per chi sceglie di volerle disinfettare al 100% esistono in commercio disinfettanti veterinari adatti a questo utilizzo.