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Militanti di CasaPound aggrediscono un giornalista, la condanna di Meloni

Grave episodio a Torino. La premier afferma che "l'attenzione del Governo è massima" ma gli episodi di violenza stanno aumentando

Andrea Joly, giornalista de La Stampa, ha denunciato di essere stato aggredito davanti a un locale di Torino, la sera del 20 luglio, da una decina di militanti neofascisti di CasaPound. Il cronista passava davanti al circolo ‘Asso di Bastoni’, mentre era in corso una festa. Dall’interno sarebbero uscite alcune persone. Dopo avergli chiesto chi fosse, gli hanno intimato di consegnare il telefonino con quale stava effettuando riprese. Poi lo hanno minacciato e lo hanno colpito ripetutamente a calci, facendolo cadere a terra, mentre tentava di allontanarsi.

Sull’accaduto la Digos ha avviato accertamenti. Ci sarebbero già due indagati: si tratterebbe di militanti di CasaPound. Per loro, sottolinea La Stampa, si profila una denuncia per lesioni personali. Con l’aggravante del reato commesso “per agevolare l’attività di organizzazioni, associazioni, movimento o gruppi” che abbiano tra i loro scopi “la discriminazione o l’odio etnico, nazionale, razziale o religioso“.

La Stampa giornalista aggredito
Fermo immagine dal video pubblicato da “La Stampa”, che documenta l’aggressione ai danni del giornalista Andrea Joly. Foto Ansa/La Stampa

Cosa è successo al giornalista

Fuori dal locale, come riporta il quotidiano La Stampa, era in corso una festa di CasaPound con fumogeni e fuochi d’artificio. Il giornalista passando di lì avrebbe iniziato a riprendere i festeggiamenti con un telefonino. Per questo motivo sarebbe stato avvicinato, aggredito e colpito a calci mentre tentava di allontanarsi.

Un video pubblicato da La Stampa documenta l’aggressione. In tre persone circondano il giornalista, lo colpiscono e poi lo trascinano a terra. A quel punto si avvicina un quarto personaggio, dalla testa rasata. Lo prende a calci mentre da una finestra si sente l’urlo “Lasciatelo!.

Meloni: “Aggressione inaccettabile

La premier Giorgia Meloni ha parlato di “aggressione inaccettabile“. Secondo la presidente del Consiglio si è trattato di “un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile. L’attenzione del Governo è massima. Ho chiesto al ministro dell’Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso“.

Giorgia Meloni ha condannato l'aggressione al giornalista della Stampa Andrea Joly
La premier Giorgia Melon. Foto Ansa/Filippo Attili

Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha dichiarato: “Esprimiamo solidarietà al giornalista che è stato aggredito da alcune persone vicine a CasaPound mentre cercava di documentare un evento che le vedeva protagoniste. Episodi di violenza e di vile aggressione come questo, di cui mi auguro vengano accertate al più presto le responsabilità, non devono avere spazio nella nostra città. Non possono essere tollerati: tutte le forze politiche devono condannarli con fermezza”. 

La replica del circolo

I responsabili del circolo Asso di Bastoni hanno fornito la loro versione dei fatti: alcune persone del locale avrebbero visto una persona fare foto e video e quando gli hanno chiesto chi fosse “non si è identificato come giornalista ma, anzi, ha spintonato dei ragazzi creando un battibecco“, hanno fatto sapere. In quel momento era in corso una festa per i 16 anni del circolo. “Perché mai – hanno detto dall’Asso di Bastoni – i nostri tesserati dovrebbero aggredire un giornalista quando sono sempre stati invitati e ospitati, e abbiamo sempre accettato reportage di qualunque testata giornalistica?“. Adesso però sarà la magistratura a chiarire che cosa è accaduto. Il video che La Stampa ha pubblicato non lascia adito a dubbi: Il giornalista Andrea Joly è stato aggredito in modo violento e brutale da più persone che si sono accanite contro un uomo solo.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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