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Biden si ritira? “No, sono pronto a fare campagna in Texas e Georgia”

Malgrado le ultime pessime performance psicofisiche e il contagio da Covid, il presidente ricandidato dei democratici non intende mollare

Nonostante le crescenti pressioni, e le insistenti voci di una sua possibile imminente rinuncia alla corsa alla Casa Bianca, il presidente Usa Joe Biden non appare intenzionato a cedere. E si prepara, una volta concluso l’isolamento per il Covid nella sua casa al mare in Delaware, a tornare a fare campagna elettorale per le elezioni 2024. Con una puntata in Georgia e Texas nei prossimi giorni.

Lo rivela il ben informato portale di politica Axios, che cita fonti vicine al capo della Casa Bianca. A quanto sembra si sta consumando una frattura non da poco all’interno dello schieramento avverso a Donald Trump e ai repubblicani. Ai democratici che insistono per il passo indietro, Biden manda a dire che non vede l’ora di dimostrare che si sbagliano.

Biden elezioni americane
Foto Ansa/Caroline Brehman

Pressioni su Biden

Con dichiarazioni pubbliche e private, la manager della campagna elettorale di Biden, Jen O’Malley Dillon, continua a insistere sul fatto che il presidente rimarrà in corsa. “Non state a sentire le tv all news“, ha ammonito. Bastasse questo tutto potrebbe presto risolversi ma le cose, a parere di Axios, non stanno così. Fuori dalla ‘bolla’ dei fedelissimi di Biden, infatti, continuano a crescere il numero e il volume delle richieste da parte dei dirigenti e dei militanti del Partito Democratico affinché il loro candidato alla Casa Bianca si tolga di mezzo. E lasci spazio a chi potrebbe avere maggiori possibilità di vincere le presidenziali del 5 novembre prossimo.

Nomi? Michelle Obama (che però al momento non vuole candidarsi); Kamala Harris, la vicepresidente; Gavin Newsom, governatore della California. Che però ha paura di bruciarsi politicamente in caso di sconfitta. “Credo che il presidente Biden debba mettere fine alla sua campagna“, ha dichiarato il senatore Sherrod Brown, uno degli ultimi ad unirsi alla lista di chi ha pubblicamente chiesto il passo indietro del capo della Casa Bianca. Privatamente, stando a quanto rivelato dai media, ammonimenti in questo senso sono arrivati dai massimi vertici del partito al Congresso.

Jill Biden elezioni Usa
La first lady Jill Biden. Foto Ansa/Epa Erik S. Minore

Jill Biden, l’ombra del presidente

Il punto è che i più importanti finanziatori della campagna di Biden – grandi industriali, magnati di corporation – cominciano a chiudere i rubinetti del denaro. Ed è anche per questo che mentre in patria crescono le pressioni per una rinuncia alla candidatura, la first lady Jill si prepara a volare a Parigi. In Francia, oltre a partecipare alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici il 26 luglio, sarà l’ospite d’onore di un ricevimento di raccolta di fondi per la campagna del marito. Se ‘Parigi val bene una messa’ allo stesso modo val bene che si attraversi l’Atlantico pur di raggranellare qualche decina di migliaia di dollari.

A organizzare la serata è stato, fra gli altri, un ex ambasciatore americano presso l’Unione europea. Per partecipare all’evento, gli expatriates americani pagheranno tra i 500 e 25mila dollari a posto. Dal momento che solo i cittadini americani possono fare donazioni a campagne elettorali, i biglietti potranno essere acquistati solo presentando un passaporto Usa. In questo momento delicato e difficilissimo per Biden, che per di più è isolato a casa a causa del Covid, la moglie Jill si sta confermando la sua più stretta consigliera e fiera paladina, con una forte influenza sulle scelte dalla sua campagna.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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