Cavalli, come fanno a dormire in piedi?

Osservare le particolarità degli animali è sicuramente qualcosa di estremamente affascinante. I cavalli, per esempio. Qualcuno si sarà chiesto come facciano a dormire in piedi. Interessante, allora, trovare la risposta a questo quesito.

Tra le peculiarità che riguardano gli animali, quella di dormire in piedi contraddistingue specialmente gli equini. Si tratta, soprattutto se vista dall’ottica degli esseri umani, di una postura quanto meno insolita. Eppure esiste, ovviamente, una spiegazione bene precisa che dipende, in questo caso, dalla natura dei legamenti dei cavalli utile a mantenere il controllo degli arti con uno sforzo minimo. In maniera particolare, le fasce muscolari presenti nelle zampe di questi animali sono strutturate in modo da bilanciare i movimenti delle articolazioni. Questo permette loro di reggere il peso del cavallo e mantenerlo in equilibro durante il sonno. Tuttavia, altra domanda che in molti si porranno sarà relativa al perché questi animali dormano in tale posizione.

Come dormono i cavalli

Prima di capire perché i cavalli dormono in piedi, vale la pena di specificare che in realtà essi non assumono sempre questa posizione. Il meccanismo descritto in apertura, infatti, riguarda solo il sonno ‘leggero’. Infatti, quando gli equini raggiungono la fase REM hanno bisogno di stare distesi. Il sonno profondo priva i muscoli di tonicità ed è quindi impossibile restare alzati. Dormire in piedi, abitudine comune a molti erbivori, è anche una questione legata alla sopravvivenza. Si tratta di un condizione legata specialmente alle prede di grosse dimensioni. I cavalli, infatti, non potendosi rifugiare in tane o cunicoli, sono costretti a dormire all’aperto e questo li espone maggiormente agli attacchi dei predatori. Di conseguenza, se una situazione di pericolo destasse il riposo del cavallo, quest’ultimo sarebbe subito in grado di partire al galoppo.

In generale, è interessante notare che un cavallo può dormire in posizione eretta per il 30% del tempo, un altro per il 60%. Spesso, succede che gli animali che stazionano durante la fase di sonno ‘leggero’, ad un certo punto si sdraiano ed entrano subito in fase REM. Questa fase non dura più di 30 minuti al giorno. Si tratta di una fase molto particolare nei cavalli, perché può prevedere anche movimenti incondizionati  come spasmi, ammiccamenti, movimenti oculari rapidi, contrazioni delle orecchie e dilatazione delle narici, legati tutti ad un sonno agitato.

L’importanza di sdraiarsi

Questi 30 minuti di decubito al giorno, nonostante non siano molti, sono indispensabili in quanto servono al cavallo per raggiungere la fase REM, fondamentale per mantenere l’equilibrio fisico e mentale. Altro aspetto interessante da notare è inerente al fatto che, essendo delle prede, i cavalli si sdraiano solo quando si sentono al sicuro. Tale atteggiamento, dunque, soprattutto in una situazione di allevamento è un metro per valutare il benessere degli animali.

Un cavallo che si sdraia spesso si sentirà particolarmente a suo agio, al contrario di un esemplare che si sdrai poco o mai. Tuttavia, in questo ultimo caso è bene accertarsi che il cavallo non soffra di disturbi fisici. Infatti, un animale di grossa taglia come il cavallo potrebbe non scegliere di non coricarsi perché sente dolore. In tal senso, è bene sapere che le malattie croniche articolari, ad esempio, o il dolore addominale possono renderlo restio a sdraiarsi. Alla luce di quanto detto, dunque, si può capire come anche il modo di dormire può essere una chiave di lettura essenziale al rapporto con l’animale.