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Sinner shock: si ritira dalle Olimpiadi

Una tonsillite, dopo la febbre dei giorni scorsi che lo aveva costretto al rinvio della partenza per Parigi, lo mette ko. Al suo posto Andrea Vavassori

A poche ore dal via ufficiale, l’Italia perde una punta i diamante in vista delle Olimpiadi di Francia: Jannik Sinner, che aveva ritardato la partenza per via di uno stato febbrile, ha annunciato il suo definitivo forfait. Il motivo? Una brutta tonsillite. “Sono amareggiato di informarvi che purtroppo non potrò partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi” ha scritto sui suoi social il tennista numero 1 al mondo.

Dopo una buona settimana di allenamento sulla terra, continua il post di Sinner, “ho cominciato a non sentirmi bene. Ho trascorso un paio di giorni a riposo e all’esito della visita il medico ha riscontrato una tonsillite e mi ha fortemente sconsigliato di giocare. Perdermi i Giochi è una grandissima delusione visto che era uno dei miei obiettivi principali per questa stagione. Non vedevo l’ora di avere l’onore di rappresentare il mio paese in questo evento importantissimo. Un grande in bocca al lupo a tutti gli atleti italiani che supporterò da casa. Forza Italia“.

Jannik Sinner perde la possibilità di partecipare alle Olimpiadi
Foto X @TheTennisLetter

Olimpiadi addio

Al suo posto nel tabellone principale ci sarà Andrea Vavassori. Il termine ultimo per l’iscrizione dei tennisti scadeva l’8 luglio. Per questo motivo Sinner può essere sostituito solo da un tennista che già fa parte del contingente azzurro. Non è un rapporto fortunato quello di Sinner con la rassegna a 5 Cerchi, visto che anche a Tokyo 2020 il campione altoatesino aveva dato forfait.

Nessun problema fisico quella volta, ma una scelta (dolorosa) dettata dal fatto di doversi concentrare sulla propria crescita in un momento in cui non stava giocando il suo miglior tennis. A posteriori una decisione saggia, visto tre anni dopo il nostro Jannik è numero 1 al mondo e ha vinto gli Australian Open a inizio anno. Questa volta, invece, è la tonsillite a metterlo ko, per la disperazione dell’intero movimento olimpico che da Sinner si aspettava almeno una medaglia. A questo punto se ne riparlerà tra 4 anni, a Los Angeles 2028. Ma la botta per tutti gli appassionati è arrivata e non sarà così facile smaltirla.

Sinner, numero uno al mondo

La prima giornata perfetta della vita per Jannik Sinner resterà invece per sempre il 4 giugno 2024, anche se ci saranno altre giornate perfette. Per la prima volta in semifinale del Roland Garros, dopo aver battuto in tre set il bulgaro Dimitrov, ma soprattutto numero uno al mondo in pectore dopo il ritiro di Djokovic.

Simone Bolelli e Andrea Vavassori ai Giochi Olimpici di Parigi
Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Foto X @ItaliaTeam_it

Traguardi storici per il tennista azzurro, visibilmente emozionato e commosso nel momento in cui a fine partita gli era stata comunicata la notizia dall’intervistatore ufficiale del Roland Garros, Fabrice Santoro: “Cosa posso dire? È il sogno di tutti diventare il numero uno, ma sapere che Djokovic è stato costretto a ritirarsi è un dispiacere. Gli auguro di recuperare presto. È un momento speciale per me, sono felicissimo di condividerlo con tutti quelli che mi stanno guardano, specie in Italia. Ma grazie anche a voi (riferimento al pubblico parigino, n.d.r.) e soprattutto al mio team, a chi mi segue quotidianamente“.

Adesso c’è da smaltire una forte battuta d’arresto, che però non arriva da un indebolimento del gioco di Sinner bensì da una vera e proprio sfortuna. Che, in quanto tale, si spera soltanto passeggera.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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