La proposta che quest’anno l’Accademia Koefia ha voluto proporre ai propri studenti, e portare in scena con una suggestiva sfilata a Piazza del Campidoglio, è un lavoro di immedesimazione nella figura del migrante, della poesia viaggio e dell’approdo in una nuova terra, (metafora anche del cambiamento di vita che molti di loro fanno in questa fase della loro vita).
Cosa porto con me nella valigia del mio viaggio? Cosa cucio, per non perderlo, nell’abito della mia fuga? Come vorrei essere accolto? Cosa potrei disegnare del mio guardaroba necessario a un nuovo approdo? Ognuno si muove e migra per ragioni diverse, ognuno arriva in luoghi altri, ma poi come inizia la nuova vita? Cosa si porta dietro? Cosa diventa necessario e indispensabile? E qual è il souvenir che traghettiamo dalla vita vecchia, in quella nuova? Queste sono le domande a cui i ragazzi hanno cercato di rispondere con stoffa e sogni in passerella.
La prestigiosa istituzione di moda capitolina vanta ben settant’anni di attività. E’ dal 1951 infatti che Accademia Koefia insegna ai giovani i segreti dell’Alta Moda, del processo produttivo di progettazione e di realizzazione di abiti e collezioni. Il prestigio della scuola e le competenze sviluppate permettono agli studenti di Koefia d’inserirsi numerosi nel mondo del lavoro presso prestigiosi brand e maison entro un anno dal diploma.
Il final work dell’Accademia Koefia illumina Piazza del Campidoglio
Quali tracce di memoria ci portiamo dentro e riproduciamo nelle nostre creazioni? Cosa rimane dentro di noi dell’infanzia, dei luoghi, dei gesti, del colore di un abito di nostra nonna o del fruscio della stoffa della gonna di nostra madre? I ragazzi dell’Accademia Koefia si interrogano su questa tematica. Tracce che rimangono con noi e che poi riemergono con urgenza nel momento della creazione di un abito e che guidano il disegno e la sua realizzazione. Oppure cosa portiamo con noi nel momento della partenza, della fuga verso una nuova vita. E se arriviamo a destinazione, sotto le cicatrici e le fatiche del viaggio, cosa è restato della casa che abbiamo lasciato?
Se ci consideriamo tutti dei migranti, se ci spostiamo per fuga necessaria, per avere un futuro, per studio, per lavoro o per amore, avviene sempre uno strappo con le origini e una proiezione in un futuro imponderabile. E dopo lo scompiglio iniziale, a volte lacerante, cosa resta in noi? E, quando recuperiamo le tracce dei ricordi, come possono comunicare con il nostro presente, in quello spazio di contaminazione che inevitabilmente si crea e che ci spinge a integrare e integrarci?
La migrazione di Yves Saint Laurent, Elsa Schiaparelli e Antonio Marras
La migrazione, se va a buon fine, dovrebbe portare a un dialogo tra noi, il nostro passato e il luogo che abbiamo raggiunto. E nel caso di uno stilista, quanto la provenienza influenza il suo lavoro? Yves Saint Laurent nato ad Oran (Algeria) e migrato a Parigi, ricordava le suggestioni lasciate dal ricordo della madre in abiti eleganti, quando andava ai balli o al teatro, attraverso l’utilizzo del rossetto rosso (“ses lèvres sont plus rouge” cit. YSL, “Une biographie”) e del cuore con rubini e diamanti da portare al collo, che faceva indossare solo quattro volte l’anno alle sue modelle preferite. Elsa Schiaparelli nata a Roma e anch’essa migrata a Parigi, scongiurava il ricordo della guerra attraverso la creazione di borse che ricordavano gli ordigni bellici. Antonio Marras ha fatto della ricerca storica delle trame e dei tessuti della tradizione sarda, sua terra natia, il tratto distintivo del suo lavoro creativo.
E chissà cosa porteranno gli allievi di Accademia Koefia, con alle spalle provenienze diverse, nella loro prima collezione, al termine del percorso triennale che segnerà una nuova partenza, quella per il futuro? L’azienda Imatex ha messo ancora una volta gratuitamente a disposizione degli studenti dell’Accademia Koefia un notevole metraggio di denim. Beste, Lieaneaesse, Omniapiega, Barbagli, Galeotti Piume hanno supportato gli alunni con la condivisione di tessuti, materiali e lavorazioni.
Gli studenti che hanno presentato le creazioni a Piazza del Campidoglio
In passerella i giovani stilisti: Isabella Andreade, Alessandra Arena, Silvia Belli, Rudra Dey, Greta Fumi, Alice Battisti, Matilde Bazzucchi, Yukino Becker, Beatrice Cafarotti, Gloria Cerrito, Giovanni Delija, Sara Francola, Desireé Lavagna, Martina Liantonio, Yiyi Liu, Yacopo Lucci, Beatrice Napoletano, Alessia Nicolò, Octavio Augusto Macedo, Rafaela Mancino Malo, Claudia Manoni, Laura Mariani, Giulia Mazzotta, Nicole Milanesi, Sofia Pavan, Anna Perri, Alice Petrivelli, Victora Pokora, Marco Principato, Federica Puglia, Francesca Reghelini, Ghada Hayat Salgado, Davide Scipione, Chiara Tamburo, Sanjana Vadarevu, Kuo Yuan, Sofia Zurzolo. Gli Spettinati ha curato le acconciature, Accademia del Trucco il make up, Carlo De Rossi il sound design.