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Olimpiadi, l’Italia parte bene e può ancora crescere molto

Al mattino del 28 luglio argento e bronzo per Maldini e Monna nel tiro a segno. Il 27 luglio 2 bronzi e un argento

È cominciato il secondo giorno delle Olimpiadi di Parigi: nel tiro a segno il duo composto da Federico Nilo Maldini e Paolo Monna ha portato a casa una medaglia d’argento e una d’oro. L’Italia è partita bene con già 3 medaglie nella sola prima giornata del 27 luglio. La spedizione azzurra ha conquistato un argento con Filippo Ganna nella cronometro individuale e due bronzi con Luigi Samele nella sciabola e con la 4×100 stile libero maschile in vasca. Bicchiere mezzo pieno, il ghiaccio è rotto, seppur con qualche rimpianto. Ma ora si guarda avanti: il meglio di questa edizione dei Giochi deve ancora venire.

Il medagliere italiano alle Olimpiadi si è acceso con la prova di Filippo Ganna, che ha chiuso al secondo posto alle spalle dell’alieno belga Remco Evenepoel. L’azzurro, sull’asfalto viscido e insidioso per la pioggia, nei 32 chilometri abbondanti ha vissuto due gare diverse: fatica nella prima parte del tracciato, con caratteristiche più tecniche, e poi il ‘decollo’ nella seconda fase. Ha guadagnato su tutti, persino su Evenepoel. E alla fine ha blindato l’argento, nonostante una pericolosa sbandata che lo ha spedito verso le transenne. “È una medaglia pesante ma non come l’oro. Mi rode” ha sintetizzato alla fine della fatica, quando ha ricevuto l’abbraccio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Mattarella Olimpiadi medaglie Italia
Mattarella con Luigi Samele. Foto Ansa/Quirinale

Olimpiadi l’eterno Samele

Il sabato italiano è proseguito con il bronzo dalla pedana della scherma. Nella sciabola maschile, il tricolore sale sul podio con il veterano Luigi Samele, 37 anni e una carriera lunghissima alle spalle. L’azzurro, nella finale per il terzo posto, ha domato l’egiziano Ziad Elsissy per 15-12 in una sfida equilibrata e vinta con talento e grinta.

Samele si è così rialzato dopo la sconfitta choc in semifinale contro il coreano Sanguk Oh. L’atleta italiano era partito bene, scappando fino al 3-0 ma poi si è spento. L’asiatico è stato una macchina, ha messo a segno un break di 11-1 e ha chiuso 15-4. Samele ha però recuperato energie e fiducia per la finale di consolazione, ed è arrivato il bronzo. Applausi, dunque, da tutta l’Italia e seconda medaglia individuale consecutiva per il foggiano alle Olimpiadi.

Olimpiadi tiro a segno pistola 10 metri
Pistola ad aria 10 metri: Paolo Monna (a sinistra) vince il bronzo e Federico Nilo Maldini (a destra) porta a casa un bell’argento. Oro al cinese Xie Yu. Foto X @mttEVO

Ho abbracciato il Presidente Mattarella, c’era un tifoso speciale in tribuna. L’ho visto, ho pensato ‘ci resto secco’… È una medaglia che non riesco a spiegare, un’emozione incredibile“, ha detto Samele alla Rai. “Ho vinto 2 medaglie olimpiche in 2 edizioni consecutive, non ci avrei mai creduto da piccolo. Bisogna crederci sempre“.

Italia bene anche nel nuoto

In chiusura di serata del primo giorno delle Olimpiadi, sabato 27 luglio, l’Italia non ha steccato neppure nel nuoto. Ecco infatti che è arrivato l’exploit della 4×100 stile libero maschile che si conferma sul podio dopo l’argento di Tokyo 2020. Il quartetto formato da Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Paolo Conte Bonin e Manuel Frigo ha chiuso in 3’10”70. Gli Usa hanno trionfato in 3’09”29, davanti all’Australia seconda in 3’10”35. La gara dell’Italia, dopo la frazione iniziale di Miressi, decolla con Ceccon che porta gli azzurri in zona podio, fino al secondo posto. Conte Bonin regge al ritorno di Australia e Cina, consentendo a Frigo di chiudere con una frazione eccellente, coronata con la conquista di un bronzo straordinario.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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